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Edgar, capitato all’improvviso nella tenuta di Napoleone e Lafayette, viene aggredito dai due cani perché è un intruso.
L’imboscata butta male per il maggiordomo, costretto a battere in ritirata dopo aver lasciato sul campo tutti i suoi oggetti, tra cui il cesto con i gattini. Nel frattempo, nella villetta di città, Adelaide, il topolino Groviera e la cavalla Frou-Frou si accorgono della sparizione di Duchessa e dei suoi cuccioli.
Il maggiordomo, rientrato in fretta e furia a casa, crede di aver portato a compimento il suo piano. E’ così sicuro della buona riuscita dell’impresa che si tradisce mostrando tutto fiero a Frou-Frou la copia del giornale in cui si annuncia l’avvenuta sparizione della famiglia felina. La cavalla, e il topolino che è lì presente, comprendono la gravità di ciò che è successo. Edgar invece rendendosi conto che in un’eventuale indagine gli oggetti dimenticati in campagna potrebbero rappresentare delle prove a suo carico, decide quindi di fiondarsi sul posto per recuperarli.
Nel frattempo Duchessa cerca di capire dove si trova, dato che il paesaggio che la circonda non assomiglia affatto alle eleganti vie del quartiere della Ville Lumière in cui vive. Non tutto è perduto, dato che la seducente gatta fa la conoscenza del simpatico e sfrontato Romeo, un gattone romano dal pelo rosso, lo sguardo vispo e la parlantina sciolta di uno che sa il fatto suo e che è abituato a cavarsela in ogni situazione (nella versione originale è l’irlandese Abraham de Lacy Giuseppe Casey Thomas O’Malley). Con l’aiuto di Romeo Duchessa e i micetti tentano di tornare a casa salendo su un camioncino del latte di passaggio, ma l’autista li scaraventa giù dal mezzo in malo modo. Qualche attimo dopo Minou scivola nell’acqua di un fiume, nei pressi del quale si trova la cesta in vimini utilizzata dagli stessi felini come alloggio di fortuna, ma grazie al pronto intervento di Romeo riesce a salvarsi. Pochi attimi dopo sulla scena compaiono Adelina e Guendalina Bla Bla (Abigail e Amelia Gabble nella versione originale), due oche inglesi sorelle che si offrono, di buon cuore, di scortare Duchessa e i micetti sani e salvi fino a Parigi. Una volta giunti nella Capitale francese Adelina e Guendalina incappano in Reginaldo, un loro zio ubriacone che in passato ha rischiato di finire nella pentola di qualche ristorante: l’aspetto trasandato del personaggio risalta dal fatto che egli indossa una sciarpa lercia ed un cappello sfondato, mentre l’andatura – com’è prevedibile – è oscillante.
A Parigi Duchessa entra in intimità con Romeo, il quale decide quindi di condurla sui tetti della città per una passeggiata inusuale, ma comunque molto romantica(la scena si svolge di sera, quindi c’è pure la luna che dipinge delicatamente le tegole dei palazzi). Dopo tanto camminare i due arrivano nel covo di quest’ultimo, la mansarda di un palazzo abbandonato e fatiscente. Romeo non vive da solo, in quanto a fargli compagnia ci sono i suoi amici musicisti, una jazz-band capitanata da Scat Cat (il suo strumento è la tromba, quindi si tratta di un chiaro riferimento al Grande Louis Armstrong). Finita l’esibizione degli scatenati jazzisti, Duchessa e Romeo restano finalmente soli, potendo quindi godersi un momento di intimità al chiaro di luna. Parlano a lungo: Duchessa vorrebbe stare con Romeo, lo ammette chiaramente, ma non può venire meno alla fedeltà che la lega a Madame Adelaide. Lui, sconsolato, se ne va ramingo per conto suo.
Tutto sembra perduto, quando Groviera lo raggiunge, tutto trafelato, per chiedergli aiuto: Edgar è riuscito a riacciuffare Duchessa e i suoi cuccioli, li ha messi in un sacco che poi ha tentato di nascondere in quel baule che – nelle sue intenzioni – dovrebbe essere spedito sino a Timbuctu. Romeo, senza perdersi d’animo, chiama a raccolta i suoi soci e corre in aiuto di Duchessa: in un momento di azione concitata, e grazie al contributo di Frou-Frou, il gruppo riesce ad avere ragione del disonesto maggiordomo, il quale viene impacchettato per bene, chiuso nel baule e spedito nella remota città africana
Dopo molte avventure, giunge il lieto fine: Duchessa e i suoi gattini sono finalmente salvi. Nessuno potrà più far loro del male. Ma c’è una novità: Romeo, distintosi nel salvataggio della famigliola, viene adottato da Casa Bonfamille, diventandone a tutti gli effetti un membro. Ad ulteriore coronamento del lieto fine, il fatto che Romeo diventi anch’esso un erede di Adelaide, la quale oltretutto ha rivisto il testamento stabilendo di dare alla luce una casa in cui troveranno alloggio tutti i gatti randagi della città francese. Dopo essersi lasciati alle spalle le disavventure, è il momento di festeggiare: quale miglior modo di farlo se non con la strepitosa e sgangherata band di Scat-Cat?