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Ecco 5 curiosità che (forse) non conoscevi su Jon Bon Jovi

Jon Bon Jovi

Ventuno album pubblicati, cinque studio, due live: questo è il resoconto artistico che, finora, hanno apportato i Bon Jovi alla musica rock.

Oscillanti tra il pop rock, il metal rock, l’hair metal e molti altri sottogeneri rock, si sono affermati nel panorama internazionale riscuotendo enorme successo dagli USA al Giappone.

Guidati dall’eclettico Jon Bon Jovi, riscossero successo sin dal 1984 con l’omonimo album Bon Jovi. Vien da sé che l’idea della band fosse stata la sua, e che senza di lui non esisterebbe alcuna reminescenza.

In effetti, il ruolo di Jon Bon Jovi nell’intero operato è molto ampio. Da cantante e a musicista passando per il cinema, il giovane, sin dai primi anni Settanta, tentò di sfondare nella panorama artistico. Apparizioni nei film, tentativi di farsi scrittografare dalle case musicale, errori e ulteriori tentativi furono il mix ideale per la nascita di colui il quale, a buon ragione, possa esser considerato un mito della scena rock.

Ma bando alle ciance. Ecco 5 curiosità che forse non conoscevi del (quasi) italiano Jon Bon Jovi:

  1. il nonno era un emigrato italiano. Siciliano, proveniva da Sciacca, in provincia di Palermo. Fu proprio costui a donare la prima chitarra al giovane John Francis Bonjovi jr, grazie alla quale intraprese abilmente un percorso in una cover band RnB, dando i primi segni di quello che sarebbe poi divenuto in percorso musicale piuttosto noto ai più;
  2. non solo cantante. Tentò ripetute volte di sfondare nel mondo del cinema, rifiutando molte parti minori e ingaggi che, considerando la poca fama e il grosso periodo di disoccupazine che viviva Nuova York all’epoca, gli avrebbero fatto comodo. Nel 1990 partecipò alla produzione di Young Guns II, film che diede di lui quella forte immagine westernripresa in molte sue canzoni;
  3. Richie Sambora è un suo storico amico. L’eccellente chitarrista, tuttavia, a differenza dell’integerrimo Jon che non è particolarmente dedito ad abusare di alcol e sostanze psicotrope, ha un’alcolmania storica che non riesce a curare. Sovente, ha lasciato la band per sparire nel nulla, tagliando i contatti con lo stesso Jon Bon Jovi. Ancor oggi, il frontman della band auspica un suo ritorno e una sua guarigione. Con le dovute eccezioni, la storia di Richie Sambora par simile a quella di Syd Barrett;
  4. La capigliatura cotonata con cui molti lo ricorderanno sin dagli albori musicali è un lascito della sua già eclettica giovinezza. Sin dai 12 anni, inizò a curare i capelli sì da sembrare fuori dagli schemi e particolarmente ribelle. A 13 anni inizia a prendere la chitarra del nonno (vedi punto 1) per imparare a suonarla con apposite lezioni. Fonderà gli Starz, una piccola cover band di pressoché nullo successo;
  5. Non si è sempre fatto chiamare come lo conosciamo. Inizialmente era tal Raze, ma lo pseudonimo non gli garantì alcun successo. La madre, da sempre attenta alla carriera del figlio, gli propose un nome più semplice. E, considerando il successo riscosso, ebbe pienamente ragione.

— Onda Musicale

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