Era la mattina del 26 ottobre 1969 e nei sobborghi di Londra stava per accadere qualcosa di straordinario. Due ragazzi, rispettivamente di 17 e 22 anni, stavano scrivendo un capolavoro senza rendersene pienamente conto, seduti al tavolo davanti ai fornelli.
Chissà in quanti avrebbero voluto poter ascoltare Sir Elton John al piano comporla per la prima volta! Sicuramente in molti a cuore aperto avrebbero fatto entrare tutto l’amore che trapelava. Altri, trasportati all’improvviso in un mondo migliore in cui tutto è possibile lo avrebbero osservato emozionati – proprio come sua nonna nel film Rocketman. E in quanti avrebbero desiderato di essere al posto di Bernie Taupin ed essere guardati con tutto l’amore possibile sentendosi dedicare Your Song?
Se il testo può sembrare semplice e ingenuo, è perché a scriverlo è un diciassettenne. Taupin è un diciassettenne che non si è ancora mai innamorato davvero e scrive di sogni romantici ancora irrealizzati. “Bernie è un tipo sentimentale e scrive molto raramente. I suoi testi parlano sempre di questioni personali e lo so perché lo conosco bene, sia dentro che fuori. Per esempio, quando si presentò con il testo di Your Song, conoscevo la ragazza di cui parlava. Sembravano innamorati, così curai particolarmente la musica, una ballata dolce, come per non risvegliarli dal torpore amoroso nel quale erano immersi”. Così si esprime Elton John a proposito del suo paroliere. In soli venti minuti, come spesso accade per i suoi capolavori, tra parole buttate giù su un foglio macchiato di tè (unica bozza, andata all’asta, ora proprietà di un collezionista americano che l’ha pagata 237.500 dollari, circa 215mila euro) e note del pianoforte prende forma Your Song.
Contenuta nel secondo album di John Elton John del 1970 – prodotto da Gus Dudgeon e inciso dal vivo con l’orchestra utilizzando svariati session men – la celebre ballad arriva al successo prima alle radio e negli Stati Uniti, grazie ai concerti di John al Troubadour di Los Angeles. In Inghilterra uscirà solo l’anno dopo ma diventerà leggendaria, influenzando artisti di fama mondiale. Musicalmente si tratta di una classica ballata sinfonica in cui il pianoforte di Elton apre e chiude il brano. E dire che nessuno ci aveva scommesso più di tanto: era il 1970, l’anno di Let It Be, Bridge Over Troubled Water e Led Zeppelin II e in pochi avrebbero puntato su quel ragazzo di 23 anni alla ricerca di una seconda possibilità dopo un esordio passato quasi del tutto inosservato. Invece, all’inizio di quel secondo album si materializza l’improbabile “YS”, una melodia dolce e accattivante ulteriormente impreziosita dalla maestria degli archi il cui arrangiamento è opera di Paul Buckmaster, violoncellista, compositore e arrangiatore tra i più richiesti in quel periodo.
Votata come la canzone favorita di Sir Elton Hercules John, è anche il brano più suonato del suo repertorio – ben 2030 volte! Tra le cover più famose, quella di Ellie Goulding al matrimonio reale, quella di Al Jarreau del 1976 oppure quella di Rod Stewart – perfino Mina ne realizzò un’improbabile cover in italiano dal titolo Picnic nel 1973! John Lennon, che poi sarebbe diventato amico del musicista inglese disse a Rolling Stone : “Elton John è stata la prima novità interessante che ho sentito dopo i Beatles C’era qualcosa nella voce che era di gran lunga migliore rispetto a tutte le altre voci inglesi”. Mentre il settimanale musicale Melody Maker titolava “Dylan digs Elton!”, riferendosi a Bob, che nella prima tournée Usa era andato a vedere dal vivo il cantautore che tutti citavano come “il nuovo messia del rock”.
“Ora non potrei mai scrivere di nuovo quella canzone, né emularla, perché le canzoni che scrivo adesso parlano dell’amore che proviene da persone della mia età che, di solito, hanno a che fare con matrimoni interrotti e su dive collocare i figli. Devi scrivere in base al momento particolare della vita in cui ti trovi, e Your Song è esattamente dove mi trovavo all’epoca” Taupin continua la spiegazione con un parallelismo tra Your Song e un altro famoso brano di Elton John, Sacrifice, il cui testo è sempre scritto da lui “Vedo questa canzone come la faccia di una medaglia, e la sua controparte sarebbe un brano come Sacrifice. Your Song è una canzone che parla di assoluta ingenuità in amore, mentre Sacrifice è completamente l’opposto, cioè la storia di qualcuno che ha visto e fatto tutto, perlomeno di ciò che riguarda l’amore, e ne esce pieno di cicatrici, ma con una concezione realistica riguardo certi aspetti del mondo reale”.
L’attacco è folgorante: “It’s a little bit funny, this feelin’ inside“, ovvero “È piuttosto bizzarra, questa sensazione che mi porto dentro“. Un verso destinato a rimanere, ed essere cantato a ogni concerto. Tra le lacrime di tanti. È una canzone innocente, timida, scritta con parole semplici in cui chiunque può riconoscersi. E quindi arriva dritta al cuore.
Bernie manifesta tutto ciò che prova, ogni sentimento che non riesce a nascondere e che l’amata suscita in lui. È una sensazione nuova, che nasce dal niente ma che pervade. Racconta a se stesso, ma anche alla ragazza, che è ancora un ragazzo e non ha una posizione economica. Non ha nulla da dargli, se non se stesso. Di solito al proprio partner si vorrebbe offrire il meglio, anche materialmente, in modo da poter costruire dei sogni e inseguirli insieme. Ma in questo caso deve fare i conti con la realtà e ammettere la propria inesperienza di vita. Nonostante tutto, è così intensamente innamorato da considerarla anima affine della propria vita.
And you can tell everybody
This is the song
It may be quite simple, but now that it’s done
I hope you don’t mind
I hope you don’t mind
That I put down in the words
How wonderful life is while you’re in the worldI hope you don’t mind
I hope you don’t mind
That I put down in the words
How wonderful life is while you’re in the world
Può una dedica dal sapore un po’ naif e quasi sdolcinato diventare una delle hit d’amore più celebri e conosciute al mondo? Forse sì, specie se è stata scritta con la freschezza e la spontaneità di un adolescente innamorato.