Pubblicata nel lontanissimo 1968, dapprima nel Regno Unito e poi negli Stati Uniti d’America, registrata in parte nei mitici Abbey Road Studio, in parte nei Trident, etichettata Apple Records. “Hey Jude” è, senza molte ombre di dubbio, una delle canzoni maggiormente note dei Beatles con cui si consacrarono – dopo averla fondata – nella beat music.
Redatta da Paul McCartney, è generalmente attribuita anche a John Lennon; è uno dei brani del celebre White Album ed è all’ottavo posto dei più belli di sempre secondo la rivista Rolling Stone.
Partiamo anzitutto da tre curiosità, prima di scoprire a chi fosse realmente dedicata.
Non tutti sanno che…
“Hey Jude” ha venduto ben otto milioni di copie, risultando tutt’oggi il singolo di debutto di maggior successo della storia della musica, rock e non. Nel Regno Unito restò al primo posto dei brani più ascoltati per due settimane, salvo poi dover far posto a “Those were the days” di Mary Hopkin. Sin qui nulla di strano, senonché il brano fu scritto proprio da Paul McCartney.
“Hey Jude” dura 7 minuti e 11 secondi. Gli orecchi migliori – oserei “assoluti” ma non vorrei scomodare ne Beethoveen, ne un tizio più stonato d’una campana che andò a Tù sì que vales -, al minuto 2,59, udiranno un leggerissimo “Fucking Hell!” tra i versi “Remember, to let her under your skin / Oh, then you’ll begin”. Sì, è Paul che impreca; e il leggero sibilìo venne lasciato nella registrazione per esplicito volere di Lennon.
A chi era realmente dedicata?
Le ipotesi sono molteplici. Si suol considerare “Hey Jude” come mera ballata romantica intrisa di sentimentalismo anni Settanta. Ma non è proprio così. Il brano venne scritto da Paul per il figlio di John, Julian, sì da aiutarlo nel superamento del divorzio tra la madre Cythia – scrittrice e saggista britannica – e suo padre.
Perché i due divorziarono? È storia nota: John aveva una relazione extraconiugale con “tal” Yoko Ono, conosciuta più come la causa di rottura dei Beatles che per il suo amore verso il vecchio caro Lennon.
Ma Julian Lennon scoprì delle intenzioni di Paul solo vent’anni dopo l’uscita del White Album. Lui e Paul erano molto legati, al punto dal trascorrere ore e ore quotidiane assieme. E qualcuno narra persino che se oggi John Charles Julian Lennon sia un chitarrista e cantautore lo debba proprio al mitico Paul.
Il testo
Hey Jude, don’t make it bad. Take a sad song and make it better. Remember to let her into your heart, Then you can start to make it better. Hey Jude, don’t be afraid. You were made to go out and get her. The minute you let her under your skin, Then you begin to make it better. And anytime you feel the pain, hey Jude, refrain, Don’t carry the world upon your shoulders. For well you know that it’s a fool who plays it cool By making his world a little colder. Hey Jude, don’t let me down. You have found her, now go and get her. Remember to let her into your heart, Then you can start to make it better. So let it out and let it in, hey Jude, begin, You’re waiting for someone to perform with. And don’t you know that it’s just you, hey Jude, you’ll do, The movement you need is on your shoulder. Hey Jude, don’t make it bad. Take a sad song and make it better. Remember to let her under your skin, Then you’ll begin to make it Better better better better better better, oh.Na na na nananana, nannana, hey Jude… (repeat X number of times, fade)
La traduzione
Hey Jude, non peggiorare le cose: prendi una canzone triste e rendila migliore. Ricordati di riporla nel tuo cuore e poi comincia a migliorarla. Hey Jude, non essere dispiaciuto: tu sei fatto per uscire e per stare con lei. Nel momento in cui la lasci penetrare attraverso la tua pelle puoi iniziare a migliorarla. Ed ogni qualvolta provi dolore hey Jude, fermati, non portare il peso del mondo sulle tue spalle. Per quanto tu ben sai che è stupido e che c’è chi ne fa motivo d’orgoglio rendendo il proprio mondo un pò più distaccato. Hey Jude, non deludermi tu l’hai trovata, ora vai e prendila. Ricordati di riporla nel tuo cuore, e poi comincia a migliorarla. Quindi, lasciala uscire ed entrare, hey Jude, incomincia: tu stai aspettando qualcuno con cui esibirti. E non sai che sei proprio tu, hey Jude, tu lo farai: la spinta di cui hai bisogno è sulle tue spalle. Hey Jude, non peggiorare le cose: prendi una canzone triste e rendila migliore. Ricordati di lasciarla nel tuo cuore e poi comincia a migliorarla.
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