Cultura ed eventi

Alex Webb, fotografo di un mondo senza confini

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Come non amare la fotografia? Basterebbe guardare le immagini scattate da Alex Webb per capire che una forma d’arte (e di narrazione) come la fotografia è parte fondante del nostro conoscere lasciato al primato dello sguardo e alla sua capacità di comprendere.

I suoi scatti sono una esperienza di vissuti in technicolor che si accendono di caldi contrasti cromatici, entrano nel cuore pulsante delle cose, nelle vie di città e paesi, nelle dinamiche tra persone: rumori, parole, grida, slanci e silenzi che provengono da ogni angolo dell’inquadratura.

È la vita “rubata” degli altri che ci circondano, nostri fratelli e vicini, perché Webb ritrae un mondo nel suo vivo fluire, senza distinzione alcuna, senza dicotomie noi-loro, camminandoci instancabilmente attraverso.

Guardando, pensi che ciò che vedi è il grande sogno di cui tutti siamo parte: la vita che accade e che tutti vogliono vivere.

E allora, ecco i giochi dell’infanzia, il riposo temporaneo di chi è stanco, la concentrazione di chi è immerso nel lavoro, i momenti di svago, mentre si cammina, si sogna, si parla, si osserva, si fugge … tutte le età sono coinvolte.

Alex Webb ritrae la gente che (in) consapevolmente vive, entrando nella complessità dei microcosmi, senza retrocedere davanti alla tentazione di semplificare.

Immagini che parlano di una democrazia della vita, nel suo scorrere, nel suo essere protagonista di quel momento ritratto per sempre.

Webb è di origine californiana, fa parte della grande agenzia fotografica Magnum, espone e lavora (con la compagna Rebecca Norris) in tutto il mondo, senza confini, come la sua fotografia. (vedi il sito)

 

di Clara Lunardelli

— Onda Musicale

Tags: fotografia
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