Molti conosceranno sicuramente gli Yes, portabandiera del progressive rock made in UK, famosi in tutto il mondo per la loro lunga carriera e, rivolgendomi specialmente ai chitarristi, immagino che anche in nome dell’americano Andy Timmons faccia scattare qualche interruttore.
Il biondo chitarrista che sia da solista che con i Danger Danger e le tante collaborazioni, una delle ultime con il batterista Simon Phillips, ha sempre saputo coniugare tecnica e feeling.
Elementi che rendono il suo playing immediatamente riconoscibile come le sue chitarre, per la maggior parte delle Ibanez in stile Fender, che ne hanno fatto un collaboratore estremamente versatile e richiesto da molti artisti diversi tra di loro.
Ma, come avevamo già scritto in precedenza, a volte pochi secondi di una canzone possono far intuire le influenze ed i tributi, più o meno, involontari. Mi spiego meglio.
In “A Night to Remember” quarta traccia di “Ear X – Tacy 2” del 1997. Dopo inizio in stile Joe Satriani, il più ispirato ed intimista, Timmons dà libero sfogo al feeling della canzone ed alla sua tecnica citando gli Yes.
Infatti, tra il 55 secondo ed il primo minuto, possiamo sentire chiaramente l’accenno al giro di “Long Distance Runaround”, brano tratto dallo storico “Fragile” del 1971. Un vero e proprio capolavoro della band albionica e pietra miliare del progressive rock degli anni ’70.
Ovviamente si tratta di pochissimi secondi per una sorta di svista dell’orecchio, ma che non potrà far fare ai fan degli Yes un salto indietro nel tempo ai tempi della storica accoppiata Steve Howe e Jon Anderson.
Invito dunque a reperire i due brani ed a sezionarne attentamente l’ascolto. Sentite anche voi quella leggera somiglianza?
Vanni Versini – Onda Musicale