Dopo aver vinto il Festival di Sanremo i Maneskin trionfano anche all’Eurovision Song Contest 2021 con il brano “Zitti e buoni”. Una vittoria sul filo di lana ottenuta grazie al televoto, che ha rovesciato la classifica delle giuria di qualità, che vedeva in testa la Svizzera seguita dalla Francia e solo al quinto posto l’Italia.
I Maneskin trionafano e riportano il prestigioso premio in Italia dopo 31 anni: sono i terzi artisti italiani a vincere la competizione europea dopo Gigliola Cinquetti nel 1964 e Toto Cutugno nel 1990.
Un successo sul filo di lana
Una vittoria che sembrava sfumata dopo i voti assegnati dalle giurie di qualità dei vari Paesi. A quel punto era in testa la Svizzera, vera sorpresa, seguita da Francia e Malta. Staccati abbastanza nettamente dai primi due c’era poi il gruppo italiano. Ma il televoto ha ribaltato tutto. La band romana è stata in assoluto la più votata (318 punti, unici a superare quota trecento) e alla fine ha respinto l’ultimo assalto dello svizzero Gjon’s Tears. Per i Maneskin è il trionfo completo, considerando che prima della serata avevano già ricevuto il premio per il miglior testo.
Quello andato in scena all’Ahoy Arena di Rotterdam è stato il classico spettacolo dell’Eurovision, con grande spiegamento di mezzi per scenografie a grandissimo effetto anche se alla fine i primi tre classificati sono tra i pochi che hanno puntato tutto sulla musica con pochi aiuti di contorno. Ora l’organizzazione della prossima edizione spetterà all’Italia.
L’arrivo della notorietà
I Maneskin hanno raggiunto la notorietà nel 2017, in seguito alla partecipazione all’undicesima edizione di X Factor, grazie alla quale, pur essendosi classificati secondi, hanno firmato un contratto con l’etichetta discografica Sony Music, pubblicando l’EP Chosen nello stesso anno. L’album di debutto, “Il ballo della vita”, arriva nell’autunno del 2018 e ne fa parte anche la canzone “Torna a casa”, colonna sonora della prima stagione della popolare serie Netflix “Baby”. Il nome scelto, Maneskin, viene dal danese, lingua d’origine della bassista Victoria e significa “chiaro di luna”.