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Gli anni 70 inglesi vissuti da Roger Waters tra scioperi e IRA: Pigs (three Different Ones)

Roger Waters
In un momento in cui le idee per il nuovo album erano al minimo e la collaborazione fra i quattro membri dei Pink Floyd andava scemando, Waters propose ai suoi colleghi di osservare con attenzione la situazione economica e sociale in cui l’Inghilterra si trovava in quella seconda metà degli anni Settanta.

La crisi non accennava a terminare, le disuguaglianze tra classi sociali si facevano sempre più marcate, creando una sfiducia dilagante nella popolazione che nel peggiore dei casi culminava in violente tensioni sociali, con continue ondate di scioperi, specie nel settore secondario, che paralizzarono l’intero tessuto produttivo inglese.

In questo contesto sociale, i sentimenti nazionalisti trovarono un consenso sempre maggiore, portando alla nascita di gruppi estremisti come il National Front, nato sul finire degli anni Sessanta ma che vide il picco dei propri consensi nelle elezioni politiche del 1979 raccogliendo 191719 voti.

Su queste basi, Waters fece riflettere i suoi compagni, raccontando loro come tale situazione gli ricordasse un libro a cui era particolarmente legato: The animal farm di Orwell. Waters spiegò agli altri tre membri come il governo Wilson avesse chiaramente distrutto le basi poste dal vecchio modello di welfare, vagamente socialista, di Attlee.

Come ne “La fattoria degli animali”, nell’album Animals (1977) Waters dà voce a tre categorie di animali per parlare della composizione della società che lo circondava: Sheep rappresentava le persone comuni, controllate dai piani alti della società. Questi ultimi erano divisi, nell’album, a loro volta in due gruppi: il primo rappresentato dagli uomini d’affari, coloro che detengono il potere economico, descritto nella canzone Dogs; il secondo gruppo attaccato da Waters è identificabile nella classe politica, perfettamente dipinta in Pigs (Three Different Ones).

In quest’ultimo brano Waters descrive tre diversi tipi di pigs i quali detengono la salute, il potere, la cultura, e controllano che ogni cosa giri in modo da assicurare la supremazia dei potenti. Persone di spicco, quindi, che ingrassano, proprio come i maiali, sulle spalle della società.

Pig stain on your fat chin

What do you hope to find”

[Il tuo mento grasso è ricoperto da macchie da maiale/Cosa speri di trovare?]

Il primo maiale descritto è un potente qualunque, il cui scopo, come detto, è quello di arricchirsi sulle spalle del popolo. Il secondo maiale mostra dei riferimenti a Margaret Thatcher, figura politica che stava emergendo proprio sul finire degli anni Settanta: Waters per parlare della “Lady di ferro” utilizza un geniale intreccio di metalli e leghe:

You like the feel of steel

You’re hot stuff with a hatpin 

And good fun with a handgun

[Ami la sensazione dell’acciaio/Tu, prostituta con la spilla/che si diverte con le pistole]

Il crescendo della pericolosità delle armi date in mano alla Thatcher (Hatpin=Spillone per i capelli utilizzato un tempo dalle prostitute come arma di difesa personale, Handgun=Pistola), mostra lo spavento che Waters provava nei confronti dei conservatori, e come un tale potere nazionalista potesse essere la miccia per nuove guerre.   

L’ultimo maiale del brano è rappresentato di Mary Whitehouse, convinta moralista che si sentiva in dovere di diffondere le sue idee per fermare l’avanzata di peccato che si stava diffondendo in Inghilterra, alla quale Waters si riferisce in maniera diretta:

Hey you, Whitehouse […]

You’re tryin’ to keep our feelings off the street

[Vuoi impedirci di mostrare i sentimenti]

I timori di Waters sull’avanzata dei conservatori, visto il crescente malcontento della società, si dimostrarono fondati: la Thatcher venne eletta primo ministro nelle elezioni dell’inverno 1979, nel cosiddetto winter of discontent. In un periodo di malcontento generale causato dalla parentesi laburista del periodo 1974-1979, il nuovo primo ministro cercò di risollevare la disastrosa situazione economica inglese, sulla quale gravava un’eccessiva inflazione ed un debito pubblico dilagante. Le prime riforme furono dunque di stampo economico, e nel giro di un paio di anni, la situazione finanziaria della Corona sembrò risollevarsi, nonostante i ceti più bassi accusassero la “lady di ferro” di aver aggravato ulteriormente la loro situazione economica. Le critiche al governo conservatore partivano principalmente dai minatori.

Seguirono, infatti, importanti ondate di scioperi che segnarono tutta l’Inghilterra a partire dalla fine degli anni Settanta: tutta la working-class era in piazza per chiedere un aumento del salario di base e condizioni di lavoro migliori.

C’era bisogno, pertanto, di incrementare l’amore verso la patria negli inglesi: nazionalizzare l’Inghilterra fu una delle proposte su cui premeva maggiormente il nuovo primo ministro. Come già accaduto precedentemente nella storia, lottare contro un nemico comune avrebbe accresciuto l’identità nazionale di un popolo, portando in auge quei vecchi spiriti nazionalistici che avevano reso grande l’Inghilterra negli anni d’oro delle grandi espansioni, facendo leva su un revival dell’imperialismo. Questo, insieme ad un potere che si stava dimostrando sempre più tirannico, come dimostrava la gestione della questione irlandese, un forte razzismo ed un crescente sentimento di odio, colpirono duramente Waters, il quale si sentiva sempre più un alieno in un paese per cui suo padre aveva dato la sua stessa vita.

L’ascesa politica della conservatrice Thatcher, infatti, non fece altro che acuire nuovamente le proteste dell’IRA e dei cattolici irlandesi, i quali intrapresero uno sciopero della fame per il riconoscimento dei diritti umani, che portò alla morte di Bobby Sands, uno dei principali attivisti dell’epoca. Proprio l’IRA prese come bersaglio la Thatcher in un tentativo di attentato nel 1984 nell’hotel in cui alloggiava la lady di ferro a Brighton, la quale però riuscì a scampare. La questione portò soltanto un inasprimento delle leggi da parte della corona, che più tardi, nel 1988 emanò la Broadcasting Ban, una legge che vietava la trasmissione via radio delle idee dei separatisti.

In un contesto sociale così frammentato e lontano dalle idee di Waters, le turbe che il bassista si portava dietro sin dall’adolescenza iniziavano a pesare sempre di più nella mente dell’artista, il quale divenne più introspettivo ed isolato. Il muro che aveva iniziato a costruire intorno a lui era ormai talmente alto da azzerare tutto ciò che lo circondava. Un muro che avrebbe terminato di erigere soltanto due anni dopo la pubblicazione di Animals, con l’opera che avrebbe messo a nudo in maniera netta le paure e i sentimenti del genio dei Pink Floyd: The Wall.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, Roger Waters, Animals
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