Musica

Lo streaming applicato alla musica: come funziona e quali sono le migliori piattaforme

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Negli ultimi anni l’innovazione tecnologica ha fatto sì che grazie alle sue applicazioni sia stato possibile raggiungere obiettivi un tempo impensabili.

Lo streaming digitale, ad esempio, è una delle tecnologie più interessanti degli ultimi tempi soprattutto perché permette di trasmettere dati di qualsiasi genere, in maniera istantanea, e per questo motivo le piattaforme di riproduzione di file audio stanno conoscendo un momento di grande attenzione da parte dei media e una notevole ammirazione da parte degli utenti. Servizi come Spotify o Tidal consentono infatti di ascoltare direttamente sui propri dispositivi i brani musicali desiderati, semplicemente scegliendoli tra i cataloghi delle rispettive app: ecco dunque come funziona esattamente lo streaming e quali sono le sue applicazioni principali, fondamentali per renderlo così importante per gli utenti online.

Streaming online: come funziona e cosa rende possibile grazie ad app e programmi specifici

Tanto per cominciare, lo streaming è una tecnologia che consente di trasmettere dati attraverso una rete grazie alla connessione internet: i file vengono trasmessi in maniera istantanea da una sorgente principale a tutti i dispositivi a essa collegati tramite app o programmi appositi, senza il bisogno di possedere una copia fisica dei prodotti desiderati, che si tratti di brani musicali appena pubblicati o degli ultimi episodi del telefilm del momento, ma anche di partite di calcio o giochi da casinò online. Lo streaming può essere di due tipi: lo streaming in diretta, o live streaming, che caratterizza la trasmissione dei contenuti dal vivo come partite, telegiornali o dirette su Facebook da seguire in tempo reale, oppure “on demand”, su richiesta, la tipologia di streaming alla base di tutti i servizi più popolari del momento (come Spotify per i file audio o Netflix per quelli video), in grado di trasmettere contenuti già conclusi scelti dall’utente tramite specifici cataloghi dedicati.

Le piattaforme di streaming digitale più diffuse: non solo musica

Lo streaming non si applica solamente ai brani musicali contenuti all’interno dei ricchi cataloghi di applicazioni come Spotify, Amazon Prime Music, Tidal o Deezer. Anche nei casinò virtuali, infatti, ne viene fatto un uso massiccio: basti pensare alla possibilità di cimentarsi in numerosi giochi online come la roulette e tutte le sue varianti (roulette europea, roulette americana, roulette sapphire e tante altre) offerte dalle piattaforme dedicate al gioco, per non parlare della possibilità di giocare alla roulette dal vivo grazie al live streaming; mantenendo l’accesso alla piattaforma ma usufruendo di servizi aggiuntivi e molto sofisticati come la possibilità di interagire in diretta con i croupier che mandano avanti la partita.

Come accennato, anche nel campo dell’intrattenimento televisivo lo streaming è uno strumento importantissimo: non solo per quanto riguarda la trasmissione di film e telefilm portata avanti da servizi popolari come Netflix, ma anche per la trasmissione in diretta di partite di calcio e altri incontri sportivi, come accade in Italia per la Serie A trasmessa dalla piattaforma di streaming video dedicata allo sport DAZN.

Spotify, Tidal, SoundCloud e gli altri nomi protagonisti dello streaming musicale

Lo streaming musicale rimane comunque una delle applicazioni più interessanti di questa tecnologia: si parla di piattaforme con milioni di utenti (Spotify ne conta oltre 350 milioni attivi mensilmente, mentre Deezer, sua concorrente, arriva a 16 milioni di utenti), dotate di cataloghi sempre aggiornati e molto forniti, che in molti casi superano i 50 milioni di brani musicali a loro disposizione, grandi nomi inclusi.

L’accesso a queste app può avvenire sia gratuitamente, con funzioni limitate e una qualità audio inferiore, che a pagamento, tramite abbonamenti specifici che danno l’accesso a funzioni premium disponibili solo per gli utenti che non portano avanti un utilizzo gratuito e sporadico dell’app. Quanto alla piattaforma da individuare per i propri ascolti non c’è che l’imbarazzo della scelta: si va dai nomi più gettonati come Spotify e Tidal a quelli più alternativi e indipendenti come SoundCloud, punto di riferimento per chi vuole promuovere la propria musica e più in generale per gli amanti di brani musicali meno commerciali.

Lo streaming ha perciò rappresentato una vera e propria rivoluzione per tutte le piattaforme online che ne fanno utilizzo, ancora di più per quelle incentrate sulla riproduzione di contenuti audio in quanto consente di usufruire di brani e album in maniera istantanea, intuitiva. E soprattutto molto conveniente anche dal punto di vista economico.

— Onda Musicale

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