Musica

Sound Project: grande attesa per il ritorno del sound dei Pink Floyd a Trento

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Sound Project nascono a Rimini nel 2006 e sono una delle più apprezzate band italiane tributo ai Pink Floyd, la leggendaria formazione britannica che ha incantato più di una generazione con la propria musica.

Le immagini ed i ricordi del magico concerto dello scorso mese di febbraio all’Auditorium Santa Chiara di Trento sono ancora ben impresse nella memoria di chi è riuscito a trovare il biglietto. Ancora una volta i trentino hanno dimostrato di sapere rispondere alla grande a proposte musicali di grande qualità. E i Sound Project di qualità ne hanno da vendere. (leggi l’articolo)

A distanza di otto mesi la band ha deciso di ritornare nella nostra città il 29 ottobre, per riproporre un concerto completamente nuovo nei contenuti, che si ispira ad una delle tournèe più belle mai fatte dalla band britannica: “Delicate Sound of Thunder“. 

Il concerto dei Sound Project a Trento, si ispirerà infatti alla suggestiva esibizione di Venezia avvenuta il 15 luglio 1989. (leggi l’articolo)

“Il ritorno a Trento è stato fortemente voluto dal gruppo – ci racconta Luca Marzaloni, percussionista e cantante – per omaggiare e ringraziare il pubblico trentino per l’affetto e il calore dimostratoci non solo la sera del concerto, ma durante tutti questi mesi. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi e richieste di un ritorno al Santa Chiara e non potevamo che accontentare i nostri sostenitori. E’ stata poi una serata molto particolare per noi quella di febbraio, era il primo concerto della nuova formazione e per me è stato l’esordio alle percussioni, era la prima volta a Trento… per cui il ritorno significa per noi rivivere emozioni uniche.”

Roger Waters, così come David Gilmour e il grande Richard Wright che purtroppo non è più con noi… sono state le veri menti geniali dei Pink Floyd. Anche dopo la separazione hanno continuato a produrre grande musica perché nella loro indole. Sicuramente anche la nuova opera di Roger Waters – prosegue Marzaloni – conterrà al suo interno vecchi sapori floydiani che non potranno che appassionare tutti noi. E’ stato veramente un grande peccato non aver più potuto riascoltare dopo The Final Cut, opere create dalla collaborazione dei due geni… La melodia di David e la forza di Roger erano un connubio fantastico e nelle loro opere individuali, seppur di grandissimo livello, devo dire che a volte si sente la mancanza l’uno e dell’altro.”

Abbiamo contattato anche Luca Pesaresi, il virtuoso chitarrista mancino della band, al quale abbiamo rivolto alcune domande.

Cosa ricordi del concerto di febbraio a Trento?

“Il ricordo del concerto di febbraio è legato alla percezione di aver vissuto quasi un sogno, – ci racconta Luca – la fiducia che il pubblico ci ha dimostrato, il teatro gremito, il calore e l’entusiasmo con il quale ci hanno accompagnato durante lo svolgimento del concerto pezzo dopo pezzo….la magia di sentirsi a casa anche quando si è lontani qualche centinaio di chilometri.”

Puoi darci qualche piccola anticipazione sul nuovo show?

“Durante la preparazione di ogni concerto, alle innumerevoli riunioni di gruppo, ci chiediamo sempre “cosa possiamo fare in più questa volta?”….diciamo che in questo concerto abbiamo posto qualche ulteriore attenzione allo spettacolo – prosegue il chitarrista – e alla setlist per cercare di trasformare il teatro in un luogo in cui un “floydiano” possa sentirsi trasportato dalle emozioni.”

Un tuo pensiero sul tour di Gilmour appena concluso?

“Ho avuto la fortuna di partecipare ad un solo concerto del tour di Gilmour e il pensiero che ne è scaturito è la consapevolezza che, a prescindere dai suoi nuovi lavori che possono più o meno piacere e dalle sterminate discussioni e considerazioni su chi possa essere veramente depositario della firma “Pink Floyd”, la sua musica rappresenta la storia di una passione che è stata in grado di rapire emotivamente migliaia di persone in ogni angolo del pianeta, un tour che è stata la lampante dimostrazione della sua “immortalità” artistica……tanta ammirazione.”

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

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— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/David Gilmour/Delicate sound of thunder/Sound Project/Luca Marzaloni
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