Musica

Phil Collins: “Charlie Watts lo metto fra i 5 migliori batteristi di sempre”

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Prima di diventare il frontman dei Genesis e un cantante solista di successo, Phil Collins era il batterista della band. Anche dopo essere diventato un cantante, ha continuato a comporre e a suonare lo strumento durante la sua carriera in studio e dal vivo.

In un’intervista radiofonica risalente al 2016 con BBC 6 Radio, Phil Collins ha parlato dei 5 batteristi che gli piacciono di più, spiegando le ragioni della sua scelta. Nell’elenco figura anche Charlie Watts.

RINGO STARR

‘È difficile da spiegare a qualcuno che non fosse davvero giovane all’epoca, ma Ringo ha letteralmente incorniciato la mia vita. Quelle canzoni, il suono di quei dischi… mi stupivano e mi impressionavano. ‘Tomorrow Never Knows’, ‘Day In Life’, ascoltate bene le parti di batteria. Sono sempre stato un convinto sostenitore di Ringo, mentre molte persone non ne hanno visto il clamore.Ma quello che ha fatto Ringo… ha fatto emergere la batteria dal retro, e ha fatto sì che la gente la ascoltasse con attenzione. Voglio dire, quando dici “Oh, amo questa canzone”, a volte dovresti pensare “Ascolta cosa sta succedendo al ritmo”. Ad esempio prendiamo “All My Loving”, che è un tipo di canzone difficile da suonare. Sembra un facile shuffle, ma suonarlo correttamente non è affatto agevole. Con Ringo la batteria si stava muovendo, stava davvero illuminando la scena.’

KEITH MOON

‘Penso che uno dei brani classici del rock di tutti i tempi sia ‘Won’t Get Fooled Again’. Ricordo di averli visti in TV, sono stati trasmessi dal campo di Charlton Football e ho visto Keith con questo nastro adesivo intorno alla testa e con le sue cuffie, sai, fa male toglierselo se sei abbastanza sciocco da mettertelo. Nel modo in cui suonava, non c’era nulla di ortodosso.Avevo chiesto a Pete Townshend se potevo unirmi agli Who, dopo la morte di Keith. Stavo facendo una session con Pete e ho detto ‘Sai, se stai cercando un nuovo drummer, mi piacerebbe farlo’, ma avevano già chiesto a Kenny Jones, un gran batterista. Avrei lasciato i Genesis per gli Who.’

JOHN BONHAM

‘Ho visto John Bonham suonare al Marquee Club con Tim Rose, che era un cantante americano che aveva fatto questa versione di successo di “Morning Dew”. Era in tour, e aveva questo ragazzone alla batteria. Ero andato per Tim Rose, ma quando ho visto Bonham, ho pensato che non avevo mai sentito niente del genere.Suonava la grancassa meglio di chiunque altro abbia mai visto, e a quel punto mi sono convertito in suo fan. Così ho iniziato a seguirlo ovunque fosse per suonare in una band. La volta successiva che lo vidi fu con i Led Zeppelin, quando ancora si chiamavano The New Yardbirds. I primi Zeppelin erano qualcosa da vedere, perché nessuno suonava come loro.’

BUDDY RICH

‘Penso che sia il più grande batterista di tutti i tempi. Puoi dire quello che vuoi su Buddy, molte persone hanno detto delle cattiverie. L’ho incontrato una volta. All’epoca ascoltavo The Beatles e The Who, e tutte le pop star, ma stavo anche scoprendo il jazz delle big band.Mi sono imbattuto in questo medley di West Side Story di Buddy Rich nel 1965, ed è tuttora un’opera incredibile. Se non l’hai mai sentito, dovresti farlo. Buddy è al top della forma per tutto il tempo. Ho pensato che un giorno volevo fare anche io qualcosa di simile, ed è per questo che ho creato la mia Big Band.’

CHARLIE WATTS

‘Charlie ha un retroterra jazz. Quando ho portato in tour la big band nel 1998, gli Stones suonavano e vivevano a Parigi. Watts mi ha chiamato e mi ha detto “Stasera suonerai allo spettacolo della big band, e mi piacerebbe venire”, gli ho risposto ‘Vieni, sei il benvenuto’. Ha richiamato poco prima che dovessimo lasciare lo stage, e ha detto ‘Non posso lasciare i miei vestiti, sono appena arrivati ​​e devo piegare tutto correttamente’ e io ho detto ‘Ok’. Questo è uno aspetto curioso di Charlie Watts. Si è sempre presentato come il più elegante fra i batteristi.’

— Onda Musicale

Tags: Phil Collins/John Bonham/Ringo Starr/Keith Moon/Charlie Watts
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