“Echi e riverberi”
La deviazione sul versante classico con le partiture di ‘Atom Heart Mother’ non rimane senza traccia nella creatività successiva dei Pink Floyd. Anzi, si riverbera sul… ‘Nothing’ iniziale in sala d’incisione, nel 1971, su un ‘niente’ che produce ‘echi’.
‘Echi’lunghi 23 minuti, un’intera facciata di LP come ‘Atom Heart Mother’.
‘Echi’che si sviluppano in una composizione in movimenti – come ‘Atom’ – e “circolare”: si apre e si chiude con lo stesso suono.
‘Echoes’che segna il ritorno dei Pink Floyd nel mainstream chitarra/basso/tastiere/voce/batteria ma con una creatività sulla quale si riverbera la deviazione dell’anno precedente.
‘Echoes’che nasce dal ‘Niente’ e poi cresce e si consolida dal vivo, in risposta ad una urgenza espressiva straripante, ricondotta a fatica nei limiti temporali del 33 giri.
‘Echoes’che è la pietra miliare della creatività Pink Floyd annata 1971 e che entrerà nella storia della band come una delle loro vette artistiche e che, ancora, produrrà altra preziosa arte nell’incontro con il cinema di ‘Live at Pompeii’ e con la danza di Roland Petit, altre vette altissime raggiunte di lì a poco dai Pink Floyd.
Riverberi di ‘Atom’ su ‘Echoes’; riverberi di ‘Echoes’ su altra arte: il vol. 6 di ‘The Early years 1965 -1972’ s’intitola, appunto, ‘Reverber/ation’ e parte dal ‘Niente’, ovvero da ‘Nothing Part 14’, la preziosissima traccia che apre il volume e che apre la carrellata su una delle composizioni più lunghe, più amate, più innovative, più anelate dei Pink Floyd.
CD:
1.Nothing Part 14 (Echoes work in progress) † 7.01
BBC Radio Session, 30 September 1971:
3. One Of These Days† 7.19
5. Echoes† 26.25
DVD/Blu-ray:
9. One of These Days (‘French Windows’) 4.17
Ian Emes animation created July 1972, Birmingham, UK
Audio-only material:
1. Echoes original 4.0 Quad mix 1971 23.35
Carlo Maucioni