CLaire D ha pubblicato il proprio nuovo album, “Voglio vivere così”: un disco pieno di sentimenti, influenze ma soprattutto di canzoni ricche d’intensità. L’abbiamo intervistata.
Voglio Vivere così è il tuo nuovo album. È una fotografia del momento oppure sono canzoni accumulate nel corso del tempo?
“Quest’album è indubbiamente una fotografia del momento, nonostante alcuni brani siano stati generati diverso tempo fa. E’ figlio di una profonda considerazione che affiora dall’osservazione della società di oggi, una società “liquida” come saggiamente definita dal sociologo Zygmunt Bauman , in cui si sono in qualche modo smarriti i confini di quelli che un tempo sono stati i valori indissolubili. In questo groviglio confuso, in cui conta apparire il disco inneggia alla necessità di essere. “
“Essere in contatto con il mondo reale, fatto di relazioni vere, di alchimie che nascono dalla frequentazione costante, dal perpetuare riti quotidiani di grande pregnanza, seppur nella loro semplicità, avvalorandone gli insegnamenti, senza cadere mai nella routine incolore. Di fronte agli innumerevoli scenari che si palesano ogni giorno io mi domando costantemente come voglio vivere, come voglio spendere il mio tempo di vita e ogni volta mi rispondo dicendo , pensando, cantando, che voglio vivere con il mare dentro , cogliendone la sua profondità per non restare mai in superficie in tutto ciò che faccio, per emulare la sua immensità, affinchè il mio cuore possa amare ed appassionarsi sempre, innamorarsi, emozionarsi e non porre mai dei limiti alle possibilità che ognuno di noi ha di esprimersi. E’ un mantra, per chi come me ha bisogno di lasciarsi bagnare dagli eventi per viverli davvero.”
Qual è la canzone del disco alla quale sei più legata?
“Le amo tutte indistintamente! Goccia di Luce mi emoziona moltissimo perché è un omaggio ai miei figli ed un inno al miracolo della nascita, ma ultimamente VOLUBILE è quella che mi rappresenta maggiormente, forse perché sento bisogno di leggerezza dopo un periodo storico così complesso come quello che stiamo vivendo. Volubile mette a nudo la mia essenza mutevole, incline al cambiamento, fa riaffiorare quella voglia bambina che guarda con entusiasmo alle cose ma al contempo è la confessione di una donna matura che desidera attardarsi, crogiolarsi in un atto di libertà creativa ritagliandola, gelosamente, da ogni singolo giorno apparentemente uguale altri.“
Qual è la più difficile da cantare?
“La difficoltà di cantare un brano è direttamente proporzionale alle emozioni che questo evoca. Fammi sentire in un sogno è forse il brano che più mi commuove e che pertanto diventa difficile da sostenere. E’ stato scritto per una persona con una grave malattia degenerativa che di volta in volta l’ha allontanata dai suoi cari, dai ricordi, dai momenti di condivisione. E’ un dolore immenso lasciare andare una persona che ami, soprattutto quanto è ancora fisicamente accanto a te ma lontanissima al contempo. Questo brano è una poesia ed una preghiera insieme, la descrizione di un incontro, di un dialogo, che è poi un monologo, avvenuto entro le stanze di un desiderio così grande da diventare il desiderio di tutte quelle persone che vorrebbero avere ancora la possibilità di parlare, di toccare, viverne un’altra che però è ormai distante, ineffabile, irraggiungibile.“
Se dovessi scegliere un artista con cui duettare, chi sarebbe?
“Sarebbero tre in realtà: Noa, Fiorella Mannoia e Tosca. Apprezzo moltissimo il pathos che trasuda dalla loro musica, dalle loro interpretazioni ed inoltre sono donne che si adoperano per i diritti di altre donne, per l’uguaglianza,per dare voce a chi non ne ha, favorendo lo scambio arricchente tra culture differenti. Asservire il proprio talento per ad una causa votata al bene comune ritengo sia ormai doveroso oltre che lodevole.”
Hai suonato live durante l’estate. C’è stato un episodio che ti ha emozionato particolarmente durante le tue performance?
“Ci sono stati più momenti a dire il vero. Il primo mi ha dato modo di dedicare uno dei brani del disco ad uno degli organizzatori stessi di un evento tenutosi a Taormina, persona amabile che in virtù della pregnanza di questo brano mi ha confessato di aver “ritrovato la voglia di sorridere alla vita” dopo un periodo di grande difficoltà. Cantare quel brano, quella sera, nella mia terra d’origine , ha assunto un valore del tutto nuovo, emozionalmente unico. Altro momento davvero particolare è stato quello in cui ho potuto constatare quanto alto sia stato il gradimento della mia performance in quanto durante una serata ha cominciato ad imperversare un vento davvero fastidioso, ho valutato l’idea, per un attimo, di dover essere costretta a smettere di esibirmi, ho pensato: ” Adesso scappano tutti …giustamente” e invece con grande e graditissima sorpresa ho notato che nessuno dei presenti ha rinunciato all’ascolto dei miei brani. Nonostante le condizioni avverse sono rimasti tutti fino alla fine, hanno chiesto tre bis e hanno pure ballato!!! Emozione indescrivibile.“