Musica

I Måneskin non deludono mai: grande prestazione (anche) al Global Citizen Live

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Fan il delirio a Parigi — uno dei palchi dei cinque continenti coinvolti per il Global Citizen Live — per il concerto che i Måneskin hanno tenuto nella capitale francese: la band romana ha dominato la scena per oltre venti minuti, conquistando un pubblico in visibilio e chiudendo la performance con “Zitti e buoni” cantata in italiano in mondovisione.

E’ stato uno dei momenti culminanti della prima parte del Global Live, la manifestazione che ha messo in campo i grandi della musica per richiamare l’attenzione del mondo sulla lotta ai cambiamenti climatici, che è proseguita con dirette web fino alle 19 di domenica 26 settembre. Da Champ de Mars a Parigi si sono esibiti anche Ed Sheeran, Elton John, i Black Eyed Peas, Christine and the Queens, Doja Cat; ospiti speciali Angélique Kidjo, Charlie Puth e Fatma Said.

L’evento parte di un’irripetibile giornata all’insegna dell’unità tra i popoli di tutti i continenti, trasmessa nell’arco di 24 ore in tutto il mondo su Apple Music, Apple TV App, YouTube e Twitter e sul sito di Global Citizen Live: oltre 150 mila spettatori in presenza ed almeno 1 miliardo di telespettatori collegati via web ai quattro angoli del Pianeta.

Lo hanno ribattezzato il concerto più grande del mondo

Ventiquattr’ore ininterrotte di musica rock, pop, rap, soul dai palchi di tutti e cinque i continenti. Folla anche al Central Park di New York per Jennifer Lopez e naturalmente per i Coldplay, Billie Eilish, Camila Cabello, Lizzo, Meek Mill, Shawn Mendes e le speciali performance degli ospiti Alessia Cara, Burna Boy, Cyndi Lauper, Jon Batiste e Lang Lang. I Green Day si sono esibiti da Los Angeles, Keith Urban e Ricky Martin da diverse location di Las Vegas. A Londra sul palco i Duran Duran, Kylie Minogue, Nile Rodgers e Chic e Rag’n’Bone Man. A Lagos, in Nigeria, Femi Kuti, Davido, Tiwa Savage e Made Kuti. A Rio De Janeiro Alok, Mart’nália, Criolo e Liniker. Direttamente dalla foresta Amazzonica, le popolazioni indigene del Brasile, rappresentate dal Capo Mapu degli Huni Kuin, Aldeia Mutum degli Yawanawa, e Owera (Kunumi MC) dei Guaranì del Brasile sono giunte sul palco insieme ad Alok per l’anteprima di un progetto di collaborazione che sarà vetrina per la cultura indigena.

Come Live Aid, contro fame e povertà

Il mega festival si propone di chiedere non solo più attenzione al surriscaldamento globale, ma anche la fine della povertà estrema entro il 2030, avviando al contempo una grande raccolta di fondi per assistere le popolazioni dei Paesi più bisognosi, delle terre in carestia, delle vaste aree del mondo dove l’effetto serra sta provocando sconvolgimenti tali da spingere milioni di persone a diventare profughi climatici, migranti in cerca di un clima migliore. Sono trascorsi 36 anni da quando, nel 1985, Bob Geldof organizzò il primo Live Aid mondiale per aiutare i popoli in difficoltà e combattere la fame nel mondo, e lo spirito di allora sembra rivivere in centinaia di migliaia di giovani che sono giunti sotto i palchi di mezzo mondo per seguire il Global Citizen Live.

Bocelli dalla Toscana

Il super concerto mondiale del fine settimana del 25 e 26 settembre ha visto alternarsi centinaia di big della musica davanti a oltre 150 mila spettatori in presenza ed almeno 1 miliardo di telespettatori collegati ai quattro angoli del pianeta (le dirette su Sky e su YouTube, ma anche su Twitter, Apple TV, Apple Music e sul Sito ufficiale del Global Citizen Live). Numeri da far impallidire persino il mitico ‘juke box globale’ del Live Aid dell’85, appunto. Ad esibirsi tra New York, Londra, Parigi, Los Angeles, Rio de Janeiro, Sidney, Lagos, Seul e Mumbai artisti del calibro di Elton John, Stevie Wonder, Ed Sheeran, Coldplay, Jennifer Lopez, Demi Lovato, Duran Duran. E infine, per l’Italia, oltre ai Måneskin — in collegamento dal Champ de Mars nella capitale francese — il concerto di Andrea Bocelli dalla Toscana. Per chi si fosse perso una parte del concerto globale, Sky Nature ne riproporrà gli highlights martedì 28 alle 18.15.

Uno sforzo congiunto

Global Citizen è una Ong che si presenta come «movimento di cittadini impegnati». È l’idea di Hugh Evans, un australiano descritto come un «prodigio nel mondo della filantropia» dal New York Times. Global Citizen è abituato ai grandi eventi, come il suo «Vax Live» a Los Angeles in primavera, un concerto a favore della vaccinazione contro il Covid-19 (e contro la disinformazione). Alla organizzazione e promozione del Global Citizen Live per il clima hanno partecipato, in uno sforzo congiunto, più di 70 artisti in 15 città diverse, da Parigi a New York, a Seul Rio de Janeiro.

L’evento per chiedere la fine della povertà entro il 2030 e raccogliere fondi per i Paesi più bisognosi è stato sostenuto da 35 governi e da importanti organizzazioni che promuovono azioni positive fra cui: 1t.org, American Forests, The Asia Society, Ban Ki Moon Center, Center for Environmental Peacebuilding, Climate Neutral, Coalition for Epidemic Preparedness Innovation, Conservation International, COVID-19 Therapeutics Accelerator, Education Cannot Wait, GAVI, Vaccine Alliance, Global Solidarity Fund, Green Climate Fund, Global Polio Eradication Initiative, Global Financing Facility for Women, Children and Adolescents, International Fund for Agricultural Development, International Rescue Committee, LISC, Namati, Nigeria Solidarity Support Fund (NSSF), One Acre Fund, Outright Action International, Paris Peace Forum, The Pathfinders, Re:Wild, Rotary International, Seadream Family Foundation, Sheth Sangreal Foundation, Shining Hope for Communities (SHOFCO), Slum2School Africa, South African Education Project, The Foundation for Innovative New Diagnostics, The Global Fund (per combattere la TB, AIDS, Malaria), UNICEF, UNICEF Australia, UNITAID, UNFPA, Women at Risk International Foundation (WARIF), World Food Programme, World Health Organization, World Health Organization Foundation.

(fonte: link)

— Onda Musicale

Tags: Maneskin
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