“Domenica mattina” è il nuovo singolo e video di Alessandro Orlando, in arte IlsognodiPrometeo: una storia d’amore dai risvolti pazzoidi che si materializza in un brano dai toni indie ed elettronici.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui.
Ciao Alessandro. Ci presenti il tuo nuovo progetto musicale, IlsognodiPrometeo?
Nasce nel 2020, durante il primo lockdown, volevo cambiare faccia a quello che era il mio precedente progetto , i pezzi sono più elettronici rispetto al primo progetto e sentivo il bisogno di uno spartiacque così ho cambiato il nome.
Perché questo nome?
È un nome che mi girava in testa da molto. Prima usavo il mio cognome, Orlando, poi volevo cambiare genere e volto a quello che avevo fatto prima, e ho pensato a questo nome. Mio nonno mi ha trasmesso da piccolo la passione per la mitologia e Prometeo come figura mi ha sempre coinvolto: ha rubato il fuoco agli Dei, li ha ingannati scambiando le ossa col grasso durante un sacrificio per dar da mangiare agli uomini, è molto furbo (significa “colui che pensa prima”). Un ribelle buono insomma. Chiamarsi Prometeo era un po’ troppo, ma almeno “ilsognodiPrometeo” va bene, uno può sempre sognare in un certo senso…
Come nasce “Domenica mattina”, il tuo nuovo singolo?
È un pezzo che risale a molto tempo fa, anche se ha trovato la luce solo adesso. È la prima canzone che scrissi a 4 mani col chitarrista e amico che mi ha accompagnato sempre da 10 anni a questa parte, Valentino Cervini, in arte UomoScimmia. Parla della fine della mia prima storia d’amore importante. L’abbiamo proposta live in varie versioni durante gli anni, ma sempre molto rock, e volevo vedere come sarebbe uscita se a metterci le mani fosse stato qualcuno di un’estrazione musicale completamente diversa come Safe, il producer che ci ha lavorato.
La storia d’amore narrata nel brano è piuttosto cruenta, non pensi che potrebbe incontrare qualche contestazione in ambito di violenza sulle donne?
Sono contento di questa domanda perché ci ho pensato anche io. Quando l’ho scritta, molti anni fa, volevo essere esagerato, pulp e grottesco al punto da sottolineare quanto fosse surreale, e quanto quello che stavo cantando fosse una “caricatura estremizzata”. Alcune persone però potrebbero persino intenderla sul serio adesso che la cronaca è tristemente molto più piena di questi avvenimenti (in parte forse anche “fortunatamente”, perché vuol dire che c’è più attenzione e sensibilità da parte dei media a questi eventi). In realtà tutt’ora, da un prospettiva personale, mi sembra surreale che si possa prendere sul serio qualcuno che dice che vuole farti a pezzi e metterti in un freezer. Comunque contestualizzando quei versi a tutto il resto della mia produzione è chiaro quanto sia ironico il messaggio. È un po’ come quando un attore recita la parte di un assassino, non è che voglia davvero ammazzare qualcuno. Ma a volte è catartico consentirsi di impazzire tra le parentesi di una canzone.
Ci racconti qualcosa del video?
Fare video e recitare mi è sempre piaciuto. In realtà questo è il primo di tutto i video che ho fatto in cui non ho scritto io il soggetto. All’inizio mi sembrava un po’ troppo semplice come trama (una storia d’amore che finisce) ma devo dire che vedendo il risultato finale credo che renda e funzioni bene con la canzone ed è stato divertente farlo.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho un altro paio di singoli in cantiere che dovrebbero uscire come ilsognodiPrometeo a breve, e poi vorrei portare queste cose dal vivo. In più sto lavorando ad un progetto in inglese di musica elettronica a cui tengo moltissimo e spero che vedrà la luce al più presto.