Il disco della cantautrice canadese uscirà il 25 febbraio via Secret City Records.
Basia Bulat, la cantautrice di Montreal, tra le voci più interessanti della sua generazione, annuncia oggi “The Garden“: il nuovo album, il sesto, dell’artista canadese; per quest’occasione dona una seconda vita ad alcuni brani contenuti nei suoi precedenti cinque album in studio, con straordinari arrangiamenti per quartetto d’archi di Owen Pallett, Paul Frith e Zou Zou Robidoux.
L’uscita digitale è prevista per il 25 febbraio 2022 mentre quella fisica per il 25 marzo, via Secret City Records.
“The Garden”
Nota per suonare dal vivo sia con piccoli ensemble da camera che con orchestre complete, tra cui l’Ottawa National Arts Center Orchestra e la Symphony Nova Scotia, in “The Garden” Bulat per la prima volta decide di registrare queste configurazioni live estremamente affascinanti e inserirle nel disco.
Attraverso le 16 canzoni – prodotte da lei stessa e Mark Lawson (Arcade Fire, Beirut) – rivisita e dà nuova vita ad alcuni dei suoi pezzi più amati, accompagnata da un gruppo selezionato di archi e ai compagni di band Andrew Woods e Ben Whiteley alla chitarra e al basso, rispettivamente, che esaltano ulteriormente la sua voce singolare e il suo modo di scrivere canzoni senza tempo.
Ad accompgnare l’uscita del disco, la pubblicazione della title track arricchita dagli arrangiamenti di Owen Pallet, che ha recentemente collaborato con Taylor Swift, Haim, Arcade Fire e molti altri.
Spiega Bulat:
Nell’ultimo anno, mi sono permessa di rallentare, scavare nella terra; mettere radici e guardare ai ricordi e alle melodie che mi sono tornate in mente dopo tanti anni sulla strada. Quando ho scritto “The Garden” [nel 2016], ero in uno stato mentale distorto; mi ha preso la mano e mi ha calmato. “Non guarderemo indietro, e se non lo facciamo, non ci perderemo.” Mi ha detto di respirare nel momento presente e guardare verso il futuro; durante l’ultimo anno di quiete e riflessione mi ha ricordato di farlo di nuovo, come una meditazione.
I giardini evolvono e cambiano e sono sempre in crescita. Nel mio giardino tornano le piante, alcune potate, altre troppo cresciute; ma non sono mai esattamente le stesse dell’anno prima. L’arrangiamento di Owen per questa canzone descrive in dettaglio tutti i fiori e le spine che svolazzano insieme nel vento. Nuovi germogli e vecchie forme che si conoscono reciprocamente in modi magici. Mi sento molto fortunata a portare questa canzone in un’altra stagione in fiore.
Per Bulat “The Garden” è stata l’occasione per registrare nuovamente alcune canzoni i cui significati sono cambiati rispetto a quando li aveva composti originariamente anni prima: “Adesso canto le canzoni in maniera diversa” ha affermato, “È un dono del tempo”. Durante la registrazione del disco Bulat ha appena scoperto che stava aspettando il suo primo figlio; una canzone può cambiare forma, trasformando nuove foglie e facendo crescere nuovi fiori, nelle stagioni inaspettate della vita.
I riconoscimenti
Basia Bulat vanta tre nomination per JUNO; per tre volte è rientrata nella short list del Polaris Music Prize e una nomination ADISQ. Il suo ultimo album è “Are You in Love?” (2020). Qui il sito web della cantautrice.