Ancora pochi giorni per l’attesissimo House of Gucci. La trama ripercorre la vera storia di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci, il loro tumultuoso matrimonio e la lotta per il controllo del marchio.
Ancora pochi giorni di attesa per House of Gucci, il nuovo film di Ridley Scott. La pellicola è l’adattamento cinematografico del libro House of Gucci – Una storia vera di moda, avidità, crimine – scritto da Sara Gay Forden. La trama ripercorre la vera storia di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci, il loro tumultuoso matrimonio che sfocerà in un divorzio seguito dalla morte di Gucci, ucciso da un sicario ingaggiato dalla ex moglie.
Prima di lasciare spazio alla pellicola e alla sua colonna sonora, ricostruiamo la vicenda.
Chi è Patrizia Reggiani?
Patrizia Reggiani Martinelli – il nome per esteso è d’obbligo quando la vittima è illustre – nasce a Vignola, in provincia di Modena, il 2 dicembre 1948. La mamma si chiama Silvana Barbieri e Patrizia non ha mai conosciuto il padre biologico. La signora Barbieri sposerà Ferdinando Reggiani, un imprenditore attivo nel settore trasporti. Ferdinando Reggiani adotterà Patrizia, che acquisirà dunque il cognome Reggiani.
Nel 1970 conosce Maurizio Gucci
Dopo aver iniziato a frequentarsi, i due decidono di trasferirsi a New York. Si sposano nel 1972 e dal matrimonio nascono due figlie, Alessandra e Allegra. Il padre di Gucci, Rodolfo, fin dall’inizio disapprova il matrimonio, definendo Patrizia un’arrampicatrice sociale. Le opinioni a volte sembrano fatte per essere cambiate, e Rodolfo Gucci regala loro un lussuoso attico nell’Olympic Tower a New York.
Scalata per la celebrità
Patrizia Reggiani inizia la scalata dei circoli esclusivi di New York, partecipando a tutti i grandi eventi mondani della Grande Mela. Diventa perfino amica di Jacqueline Kennedy Onassis.
Nel 1982 la Reggiani e Gucci ritornano a Milano
Nel 1985, dopo 13 anni di matrimonio, si separano. Il marito ha conosciuto un’altra, una donna più giovane di Patrizia. Divorziano nel 1994, dopo che Gucci accetta di pagare all’ex-moglie un assegno annuo di 1 milione e mezzo di dollari. Una volta divorziata, Patrizia non potrà più usare il cognome Gucci. Lei farà esattamente l’opposto, sostenendo di sentirsi la più Gucci di tutti.
La mattina del 27 marzo 1995 Maurizio Gucci si sta dirigendo verso l’ufficio della sua nuova società in via Palestro a Milano
Viene raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco esplosi da un killer. Resta ferito anche Giuseppe Onorato, il portinaio del palazzo che ha tentato invano di difenderlo. A quasi due anni di distanza dall’omicidio, il 31 gennaio 1997, dopo una serie d’intercettazioni telefoniche, la Criminalpol arresta Patrizia Reggiani. È accusata di aver assunto un sicario per uccidere l’ex-marito.
Vedova Nera
Parte della stampa italiana la ribattezza la Vedova Nera. Secondo quanto riferito dalla polizia, il movente dell’omicidio è un mix di gelosie e risentimenti nei confronti dell’ex marito. Il sicario si chiama Benedetto Ceraulo, è un indebitatissimo proprietario di una pizzeria: viene ritenuto l’esecutore materiale del delitto attraverso Giuseppina Auriemma, una sedicente maga e sensitiva napoletana ben inserita nell’alta società e amica intima della Reggiani. Durante le fasi delle indagini, sia la Reggiani che Ceraulo negano il loro coinvolgimento nella vicenda, nonostante le prove emerse nelle varie intercettazioni siano schiaccianti.
Colpevole
Nel 1998 è riconosciuta la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci e condannata a 29 anni di carcere. Il Ceraulo è condannato all’ergastolo. La Auriemma, detta Pina, è condannata a 19 anni perché ritenuta l’intermediaria tra la Reggiani e il Ceraulo. Nel 2011 viene offerta a Patrizia Reggiani la possibilità di svolgere un’attività lavorativa in cambio della libertà vigilata. Lei rifiuta declamando la frase: Non ho mai lavorato in vita mia e non inizierò di certo adesso. Nel maggio 2014 è affidata ai servizi sociali. Viene rilasciata nell’ottobre 2016 dopo aver scontato una pena di 18 anni, per buona condotta.
Questa è la storia vera. Veniamo al film e alla colonna sonora House of Gucci
Il cast è quel che si dice stellare: Lady Gaga, Adam Driver, Al Pacino, Jared Leto, Jeremy Irons, Salma Hayek e Reeve Carney nei panni di Tom Ford. La Colonna Sonora sottolinea filologicamente il susseguirsi degli eventi, talvolta in modo quasi didascalico. Finora avete ascoltato soltanto Heart Of Glass e Here Comes The Rain Again, gli iconici e scintillanti pezzi che hanno catalizzato l’attenzione del mainstream attraverso due brevi e super visualizzati trailers.
Vi presentiamo in anteprima tutti gli altri pezzi e le scene in cui sono collocati
Cominciamo con La Ragazza Dal Maglione
Brano del 1962 firmato da Pino Donaggio: la musica scorre sui titoli del film ed anche quando Patrizia sfila davanti ai lavoratori dell’azienda di autotrasporti del padre adottivo, nella scena iniziale. Si prosegue con On The Radio, gemma del 1979 firmata Donna Summer-Giorgio Moroder: l’ascolterete nella scena in cui Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci stanno partecipando ad una festa in costume.
Disco Fever, pezzone in salsa disco-dance firmato Chuck Witherspoon, Rufus Merryweather e Sonny Jackson: suonerà in un’altra scena in cui Maurizio e Patricia ballano insieme.
Sono Bugiarda, l’intramontabile hit di Caterina Caselli, nella scena del primo giorno di lavoro nell’azienda di autotrasporti.
Libiamo ne’ lieti calici, la celebre aria in tempo di valzer del primo atto della Traviata di Giuseppe Verdi allieterà l’atmosfera durante una scena hot in cui Patrizia e Maurizio giocano in ufficio.
Faith: il successo del 1987 di George Michael vi farà vibrare ancora durante il matrimonio di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci.
Proseguendo si arriva a:
Una Notte Speciale: l’avvolgente voce di Alice vi accompagnerà mentre Aldo Gucci – Al Pacino sta uscendo da un negozio. Ritornerai, ascolterete il capolavoro di Bruno Lauzi quando Patrizia, Maurizio e Aldo Gucci arrivano insieme ad un appuntamento. Here Comes The Rain Again, la voce enigmatica di Annie Lennox darà più forza a Patrizia mentre comunica al marito di essere incinta.
Si incomincia a fare sul serio
I Feel Love: la canzone di Donna Summer è probabilmente una delle più famose degli ultimi cinquant’anni. L’ascolterete nella scena in cui Aldo Gucci mostra a Maurizio il suo nuovo ufficio.
Cuidado: chi l’ha detto che l’Hip hop non debba avere classe? Notate come poggia bene la canzone di Funky nella scena in cui Patrizia scopre che stanno vendendo Gucci tarocchi.
Blue Monday dei New Order farà da sottofondo ad una sfilata milanese.
Ed ancora
I’ve Got Your Number di Bobby Short: ascolterete questo pezzo old fashion mentre Paolo e Aldo Gucci sono al telefono. Ed anche durante l’arresto di Aldo Gucci, accusato di evasione fiscale negli USA. Una grande atmosfera ve la regalerà Walter Murphy con A Fifth of Beethoven durante una scena tutta incentrata su Paolo Gucci.Il successo natalizio di Andy Williams, It’s The Most Wonderful Time of the Year, suonerà durante la scena in cui Maurizio Gucci incontra Paola Franchi (Camille Cottin) e mentre stanno sciando.
Sarà difficile rimanere seduti e fermi al proprio posto
Quando arriverà Heart Of Glass. La canzone più famosa di Blondie apparirà nella scena in cui Aldo e Paolo Gucci si incontrano in un aeroporto.
Siamo nel pieno della colonna sonora di House of Gucci. La sensualità di Manha De Carnaval di Ron Carter avvolgerà Maurizio Gucci e Paola Franchi mentre ballano sulle sue note. Non mancherete di osservare come Largo al factotum, magistralmente eseguita dalla Royal Philharmonic Orchestra, calzerà alla perfezione per sottolineare il momento in cui il manager Domenico De Sole (Jack Huston) parlerà a Patrizia Reggiani.
Meraviglie senza tempo
La profetica Ashes To Ashes di David Bowie farà da sottofondo ad un servizio fotografico di Maurizio Gucci.
L’ipnotica How Gee dei Black Machine, durante una sfilata di Gucci e Tom Ford. Madame Butterfly: arie pucciniane per Patrizia Reggiani durante un bagno super confortevole e per Maurizio Gucci, durante il pranzo.
Gran finale
Baby Can I Hold You Tonight: Tracy Chapman insieme a Luciano Pavarotti e l’Orchestra Sinfonica Italiana. I rimpianti di tutta una vita racchiusi in una canzone soltanto: Patrizia Reggiani sta chiudendo l’armadio. E poi, ancora, nei titoli di coda.
Ancora pochi giorni di attesa
A pochi giorni dall’uscita al cinema (annunciata per il 16 dicembre) i discendenti di Aldo Gucci hanno reso nota una lettera in cui annunciano di pensare ad azioni legali contro la pellicola diretta da Ridley Scott, ritenuta lesiva della loro dignità. “Sconcertante”: così viene definita la rappresentazione che Lady Gaga ha fatto della donna condannata come mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, “dipinta come una vittima che cercava di sopravvivere in una cultura aziendale maschile e maschilista”. Sono ben pochi i film basati su una ricostruzione storica di fatti ed eventi ancora freschi nella nostra memoria che non abbiano scontentato nessuno. House of Gucci sembra fatto apposta per confermare questa regola.
La parola a voi
Se ci avete seguito fin qui, probabilmente amerete questo film. Vi lascerete trasportare da una colonna sonora ricca di successi intramontabili. Forse tra voi ci sono degli esperti. Fosse dipeso da voi, per la colonna sonora di House of Gucci, avreste fatto delle scelte diverse?
Quale canzone, secondo voi, non doveva mancare nella colonna sonora di House of Gucci?