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Il 2016 ci ha regalato questi dieci dischi imperdibili

L’anno che sta arrivando tra un anno passerà“. Con questa meravigliose parole Lucio Dalla nel 1979 regalava al mondo intero una delle sue più belle canzoni.

Il 2016 è stato un anno terribile per la musica, con la scomparsa di artisti come David Bowie, Glenn Frey, Keith Emerson, Prince, Leonard Cohen e molti altri, e il vuoto lasciato appare incolmabile.  In un epoca digitale siamo sempre costantemente connessi con il mondo attraverso i social network, e le funeste notizie ci sono “piombate” sui nostri desktopo con una forza a volte disarmante.

Ma l’anno in corso ci ha regalato anche delle soddisfazioni e alcune produzioni musicali assolutamente degne di essere ricordate e menzionate.

Noi di Onda Musicale abbiamo voluto fare la nostra personale classifica che vi proponiamo:

 

1. David Bowie: “Blackstar”. Nell’anno della sua morte il Duca Bianco ha voluto farci una sorta di regalo di addio, arrivato al termine di una carriera straordinaria. Nel disco sono contenuti brani che trattano il tema della sua morte e dalla sua malattia, affrontati da Bowie con incredibile coraggio e determinazione.

2. Dream Theater: “The Astonishing”. Chiamarlo concept album sarebbe limitativo: in più di 2 ore di musica, 2 dischi, 34 tracce, si susseguono le voci di 8 personaggi e quella del narratore. Sembra un’opera teatrale, un musical. Il cantante Labrie è l’attore principale che con la sua voce interpreta quelle di tutti i personaggi. L’arrangiamento sintetizza molto bene le emozioni e i caratteri dei personaggi attraverso la ripetizione di pochi temi, che, rielaborati e riadattati in virtù dei dialoghi e delle atmosfere, fungono da filo conduttore fra le tracce.

3. Metallica: “Hardwired… To Self – Destruct”. Otto anni dopo “Death Magnetic“la band si presenta a novembre 2016 con un disco nuovo, che piace e che è composto da 9 canzoni belle. Disco nel suo insieme bello, anche se a molti non sembra “memorabile”.

4. Red Hot Chili Peppers: “The Gateway”. La band ritorna con un disco dopo cinque anni e viene pubblicato il 17 giugno 2016. Si tratta di un lavoro molto meno “accessibile” rispetto agli ultimi tre dischi prodotti e che risulta difficile se viene ascoltato “tutto d’un fiato“, anche se contiene alcune tracce molto interessanti.

5. The Rolling Stones: “Blue & Lonesome”. Il tanto atteso disco è arrivato come una bomba. Il ritorno al blues ruvido ed autentico dei primi anni della loro incredibile carriera.

6. Neil Young: “Peace Trail”. Il chitarrista canadese racconta se stesso e il mondo americano che lo circonda nelle 10 tracce di questo suo 38mo disco, autentico concentrato di semplice essenzialità in cui purezza del suono e regole commerciali appaiono elementi secondari.

7. Eric Clapton: “I Still Do”. Nell’anno in cui annuncia il suo abbandono alle scene musicali, Clapton ci regala un disco di ballate in perfetto “stile Clapton”, suonate e cantate magistralmente.

8. Sting – 59th & 9th. L’ex bassista e cantante dei Police ritorna al rock con un disco nato, per sua stessa ammissione, “in poche settimane di registrazione per esaltare la spontaneità dei brani“.

9. Green Day – Revolution Radio. Arriva dopo grandi attese e aspettative e dopo 4 lunghi anni di silenzio e può essere considerato un “ritorno alle origine” per la band di Armostrong, che si lascia ascoltare piacevolmente e che soddisfa la maggior parte dei fans della band.

10.Devin Townsend Project: “Transcendence”. Il disco contiene delle ottime canzoni ed è la continuità di un processo creativo iniziato dal musicista canadese.

 

Stefano Leto – Onda Musicale

— Onda Musicale

Tags: Neil Young, Green Day, The Rolling Stones, Metallica, Sting, David Bowie, Leonard Cohen, Glenn Frey, Keith Emerson, Prince
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