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Robby Krieger: auguri di buon compleanno al chitarrista dei Doors

Robert Alan “Robby” Krieger  nasce a Los Angeles l’ 8 gennaio 1946 ed è un chitarrista statunitense, noto per esser stato il chitarrista del gruppo rock “The Doors“.

È l’autore (o coautore) di molte canzoni del gruppo, tra cui Light My Fire, Love Me Two Times, Touch Me, Spanish Caravan e Love Her Madly. Con il suo stile unico nel rock riuscì ad unire e ad amalgamare i suoni dell’organo di Manzarek, la pulsante batteria di Densmore e la voce mistica di Jim Morrison. Ancora in attività nel campo della fusion dopo il periodo The Doors, la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 76º posto nella classifica dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi.
 
La celebre rivista Guitar World dedicò a Krieger l’intera copertina del Gennaio 1983, col titolo: “Il più grande chitarrista del quale non avete mai sentito parlare” (“The greatest guitarist you’ve never heard of“), sottolineando il troppo spesso taciuto talento di Robby Krieger (Krieger ha in mano una rara Gibson modello Barney Kessel sunburst).
 
Sin dai tardi anni ’70 studiò lo stile a plettro (alternandolo al classico finger-style, suo tipico pizzicato) e si dedicò al genere Fusion; collaborò, ed incise album in studio, con ex membri dei Mothers of Inventions di Frank Zappa.
 
Ebreo, fu educato alla classica, ma ascoltava anche Fats Domino, Presley, i Platters. Iniziò a suonare la tromba, quindi il pianoforte. Iscritto al liceo California Menlo Park School, si esercitò a suonare la chitarra classica spagnola ed il flamenco, usando un ukulele per ricercare delle nuove sonorità.
 
Al liceo, a sedici anni, continuò con le lezioni di chitarra classica spagnola e flamenco e nel 1963, in una vacanza di Natale a Puerto Vallarta, Messico, il padre gli regalò una autentica Ramirez (dall’elevato valore e che ancora oggi possiede, come ha dichiarato) le cui sonorità ispaniche furono anni dopo riesumate in Spanish Caravan ed in altre sue composizioni da solista.
 
Cominciò quindi a suonare in qualche band liceale di Menlo, per proseguire con altre band all’Università di Santa Barbara. Collaborò alla formazione di una jug band chiamata The Back Bay Chamberpot Terriers with Bill Wolff (poi chiamata The Peanut Butter Conspiracy). Dopo aver assistito ad un concerto di Chuck Berry, decise di dedicarsi al rock’n’roll e rhythm and blues, scambiando una delle sue chitarre da flamenco con una Gibson SG special color ciliegio (usata nei primi due album dei Doors e dal vivo dal 1966 al 1969).
 
Poi, grazie ai suoi studi di musica indiana all’università, iniziò a sperimentare nuovi sound con altre piccole band di amici e con un batterista jazz conosciuto alcuni mesi prima, John Densmore. I due iniziarono a fare qualche jam, anche se l’interesse di Krieger per la musica indiana lo portò a studiare il sitar presso la Kinnara School, fondata da Ravi Shankar.
 
Si appassionò al jazz e alla musica modale, citando per tutta la vita John Coltrane come prima influenza. Durante alcune lezioni di meditazione conobbe Ray Manzarek. Questi, insieme a Densmore, lo convinsero a provare con Jim Morrison, nel 1965. Krieger ha sempre detto che aveva iniziato a suonare la chitarra elettrica solo otto mesi prima di entrare nei Doors (tardo autunno 1965) ma continuò ad usare il pizzicato con dita ed unghie (finger-style) tipico dell’impostazione classica spagnola.
 
La primissima formazione della band, con Jim Morrison alla voce, Ray Manzarek al piano, John Densmore alla batteria, Rick Manzarek alla chitarra, Jim Manzarek all’armonica a bocca e Patty Sullivan (ragazza che poi diventò solo co-produttrice della band), registrò i primi sei brani agli inizi di settembre 1965, presso i World Pacific Jazz Studios: Moonlight Drive, Hello, I Love You, Summer’s Almost Gone, My Eyes Have Seen You, The End Of The Night, e Go Insane (A Little Game), stampando anche qualche vinile per procurarsi ingaggi.
 
Krieger, quindi, entrò nella band solo qualche settimana dopo, in sostituzione di Rick e Jim Manzarek. Invitato da Densmore, Robby dimostrò subito la propria abilità nella chitarra slide, in particolare l’effetto bottleneck; così nacquero storicamente i veri Doors. Dopo vari esordi nei club di Los Angeles e concerti, furono ingaggiati al London Fog e più tardi al leggendario Whisky a Go Go e dopo essersi fatti un nome grazie a memorabili concerti, i quattro furono messi sotto contratto nel 1966 dalla Elektra Records. Il 4 gennaio del 1967 pubblicarono il loro primo album, The Doors. Il disco è uno dei classici del rock di tutti i tempi, anche grazie a pezzi come Light my Fire, la cui musica fu scritta proprio da Krieger.
 
Nel giro di tre anni i Doors pubblicarono altrettanti album. Agli inizi degli anni settanta produssero ancora due album, Morrison Hotel del 1970 e L.A. Woman del 1971. Nello stesso anno, Jim Morrison, allontanatosi dal gruppo, morì a Parigi. Tentarono di continuare, pubblicando l’album Other Voices e, nel 1972, Full Circle, ma con modesto successo.
 
Fu quello l’ultimo album prima dello scioglimento definitivo del gruppo. Krieger firmò, come co-produttore dei Doors, circa 40 brani della band, in uno dei quali, Running Blue, canta come seconda voce insieme a Morrison.
 
Robby Krieger continuò a suonare anche dopo i Doors. Già poco prima dello scioglimento ufficiale, insieme a Densmore, comparve come produttore per la band The Comfortable Chair, della casa editrice Ode. Sempre con Densmore, formò The Butts Band dando alle stampe due album influenzati dal rock, blues, jazz e reggae; poi pubblicò vari album solisti orientati verso il genere Fusion, tra i quali Robby Krieger & Friends del 1977, Versions del 1983 e No Habla del 1986. Incise, e continua tutt’oggi ad incidere e suonare dal vivo, con vari membri dei Mothers of Invention di Zappa.
 
1978: collaborò con Densmore e Manzarek alla scrittura ed interpretazione delle musiche di “An American Prayer“, album di poesie di James Douglas Morrison.
 
Nel 1980 contribuì all’album Sharp Cuts (Planet Records), antologia rock di vari musicisti americani, e precisamente nel brano She’s Illegal, sotto il nome di The Willys, insieme a Duncan (chitarra, voce), Stevo (tastiere, voce), Marten Ingle (basso, voce), Kyle C. Kyle (batteria).
 
Continuò con numerosi tour dal vivo, anche in Europa, per tutti gli anni novanta, più altre collaborazioni con band come i Blue Öyster Cult.
 
Nel 1983 si riunì con Densmore e Manzarek per incidere una versione reggae di The Crystal Ship (con un inedito Manzarek alla fisarmonica); tale interpretazione è contenuta nell’album Version (1983).
 
Nel 1985 cominciò la sua collaborazione con ex membri dei Mothers of Invention di Zappa, collaborazione in studio e dal vivo che continua tutt’oggi. Il disco “Robby Krieger” del 1985 è un esempio di virtuosismo fusion.
 
Nel 1990 collaborò, e fu in tour per anni, con Eric Burdon. Fu ospite dei Ramones, durante il tour del 1992, per il brano Take it as it Comes. Alla celebre cerimonia della Hall of Fame del 1993, dedicata ai Doors, Krieger si riunì a Densmore e Manzarek, con Eddie Vedder (dei Pearl Jam) alla voce.
 
Nel 1994 fondò la RKO (Robby Krieger Organization) un power-trio col celebre virtuoso dell’organo Skip van Winkle (organo e pedaliera basso) e a Dale Alexander (batteria); con loro incise un disco dal vivo e fu in tour mondiale per anni.
 
Il 25 luglio 1999 partecipò al sequel festival Woodstock 1999, suonando insieme ai Creed.
 
Nel 2000 si riunì con Densmore e Manzarek per contribuire all’album di tributo ai Doors “Stoned Immaculate” (al quale parteciparono numerose celebrità, fra le quali John Lee Hooker, Bo Diddley, Aerosmith, The Cult, Perry Farrell, William S. Burroughs, Creeds e altri); nel 2001 fu ospite del celebre programma VH1 “Storytellers”, sempre assieme a Manzarek e Densmore
 
Nel 2002 invece, ritornò a collaborare con Manzarek, formando The Doors of the 21st Century, con Ian Astbury dei Cult e, inizialmente, Stewart Copeland dei Police alla batteria, per effettuare alcune registrazioni e concerti dal vivo. Nel 2005, in seguito ad una causa, Densmore ottenne nei confronti dei due ex compagni, che nel frattempo continuavano a farsi chiamare The Doors of the 21st Century, che il gruppo non potesse più usare il vecchio nome, che fu quindi ribattezzato da Ray “Riders On The Storm“.
 
ll 16 febbraio 2007, Ian Astbury lasciò il gruppo per ritornare con i Cult, ma la reunion di Ray e Robby continuò imperterrita per anni con Brett Scallions (dei Fuel) alla voce e poi, dal 2012, con altri cantanti turnisti, fino all’improvviso decesso di Manzarek nel Maggio 2013.
 
Nel 2008-2009 Robby Krieger partecipò alla serie di concerti Experience Hendrix, in tributo al celebre chitarrista.
 
2011: Robby Krieger ottiene la nomination al celebre Grammy Award per l’album solista “Singularity“.
 
Nel 2011, Manzarek-Krieger collaborarono col giovane deejay di musica elettronica dubstep Skrillex e produssero il brano Break’n A Aweat. Nello stesso anno, Manzarek fece la sua penultima apparizione in Italia al Pistoia Blues Festival, dove suonò insieme a Krieger in occasione dei 40 anni dalla morte di Jim Morrison.
 
Dopo la morte di Manzarek nel 2013, Krieger e Densmore annunciarono più volte un live tribute in memoria del tastierista scomparso, concerto che infine avverrà nel Febbraio 2016. (fonte Wikipedia)
 

— Onda Musicale

Tags: The Doors, Frank Zappa, Los Angeles, Jim Morrison, Fats Domino, Compleanno, Gibson, John Densmore, Robby Krieger, Ray Manzarek
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