Napoli è una città dall’atmosfera magica e speziata, nella quale non appena ci si mette piede, subito si capisce che gli incredibili racconti, talvolta da non credere, erano invece veri e che infatti non si vede l’ora di viverli tutti in prima persona, uno per uno.
E’ una città accattivante, capace di stregare e d’indurre chiunque ad un innamoramento precoce. Fondamentale però sapere che per visitare Napoli bisognerebbe a mio avviso lasciare a casa l’attitudine da turisti, i pregiudizi e le proprie abitudini vacanziere più rigide. Solo in questo modo la si potrà vivere appieno e come essa merita, perché si tratta di una città davvero unica al mondo che va vista molto oltre l’immagine che ci viene spesso restituita. Come poter dunque vivere in pochi giorni il capoluogo campano, turisticamente ma non da turisti? Quali sono le cose assolutamente da sapere per tornare a casa davvero sazi di Napoli?
Viabilità. Il primo impatto a cui il turista viene sottoposto è la viabilità impazzita e totalmente labirintica, e con essa dunque le possibili metodologie di spostamento. Napoli risulta comodissima da raggiungere in treno o in aereo ed è una città che si può girare a piedi tranquillamente, anzi merita lunghe camminate per essere goduta del tutto. Unica pecca: le cartine stradali sono un po’ ingannevoli e con un numero così esteso di vie e viuzze non sempre è facile orientarsi, occorre della pratica e molta pazienza. I visi storditi degli altri turisti quando anch’essi alzano gli occhi dalla cartina, guardandosi attorno con aria inebetita, possono comunque essere un conforto momentaneo che comunica a pieni polmoni: “non siete soli”. Per le grandi distanze e soprattutto per le strade ripide in salita che portano a zone come quella dove si ergono il Museo di Capodimonte o le Catacombe, ci si può arrivare in tranquillità con i mezzi, sia di superficie sia metropolitani. Alcune fermate della metro sono così artisticamente vive che varrebbero la pena della discesa solo per poter essere ammirate.
Date tutte queste possibilità di spostamento che rendono le mete accessibili, le automobili sarebbe dunque consigliabile lasciarle a casa. Inoltre non bisogna dimenticarsi dei taxi quali validi mezzo di trasporto, quasi parte del folklore cittadino con la loro pittoresca guida capaci di azioni ardite quali retromarce in strade trafficate a senso unico. Oltretutto i taxisti risultano molto disponibili, desiderosi di dare suggerimenti di ogni tipo ed adattabili ad ogni genere di clientela, oltre ad essere sempre pronti a portare in giro il turista anche per giornate intere dietro richiesta speciale, trasformandosi quindi in veri e propri chaperon. Tutta questa disponibilità e gentilezza ovviamente si manifesterà solo dopo aver risposto correttamente alla domanda “Ma tu che squadra tifi?”. Pensate bene alla risposta da dare.
Mangiare. Si potrebbe scriverne un libro infinito. Le strade, quelle del centro specialmente, pullulano di odori ammaliatori e a qualunque ora della giornata e inducono in continue tentazione di fronte alle quali è davvero impossibile resistere. Nonostante le note fritture e condimenti insieme con la quantità d’ingredienti, tutto è sempre cucinato alla perfezione e digeribilissimo.
Non si smetterebbe mai di mangiare e di voler provare cosa offre la bottega affianco ed i prezzi davvero bassi lo consentirebbero anche. Si può sentire l’amore dei Napoletani per la cucina in ogni singolo boccone: dalla pizza, fritta e non, alle sfogliatelle, ai pasticciotti, al cuoppo, ai taralli mandorlati, alla pastiera, agli struffoli, ai babbà, alle Nuvole, fino al più semplice pane. Tutto ha un gusto caratteristico, buono e genuino.
Le code per assaggiare la pizza migliore sono una sorta di legge del contrappasso per il peccato di gola, delle inezie se poi si pensa a quello che si avrà l’onore di gustare di lì a poco. Ci sono sicuramente pizzerie più note e posti più ambiti dove la coda può durare anche più di un ora- a sentire gli aneddoti dei taxisti sembra che l’ex presidente Clinton abbia cenato in tutte queste- ma in generale la si può mangiare deliziosa e “diversa” da ciò a cui i nostri palati sono abituati un po’ovunque. Il consiglio dato da tutti e personalmente testato è di provarne almeno una che non sia troppo elaborata. La semplice Margherita è davvero pazzesca, si può distintamente sentirne ogni singolo sapore: la pasta, la mozzarella, la salsa e l’olio, tutte radunate assieme per una sinfonia di gusto. Vietato inoltre lasciare la città senza aver pagato al bar un “caffè in sospeso”.
Visitare. Ci sono meraviglie d’obbligo, e se il soggiorno napoletano è breve, le guide segnalano facilmente la top ten delle cose da visitare. L’unico consiglio non riguarda infatti cosa vedere, ma come: alzarsi presto e mettersi in coda il prima possibile davanti alle attrattive più apprezzate dai turisti, se si vuole tentare di visitarle tutte. Cristo Velato, Museo di Capodimonte e Archeologico, Napoli Sotterranea, meritano senza dubbio una levataccia, e se per alcuni è possibile prenotare in precedenza con la clausola “salta la coda”, fatelo. Con tutte le bellezze che offre Napoli sarebbe davvero un peccato perdere tanto tempo in fila. Ma se foste costretti ad una di queste, un bel modo d’ingannare l’attesa potrebbero essere i cantautori che per la strada passano ad allietare i turisti con serenate di voce melodica e chitarra, o i venditori di amuleti portafortuna e cornetti, che all’acquisto ti benedicono letteralmente. Luoghi con meno code non sono anche essi da dimenticare perché nascondono in ogni caso dei tesori: Il Duomo e le numerose chiese e chiesette, i vicoli spagnoli, la Via dei Presepi, il lungo mare con i vari Castelli e la vista sul Vesuvio, le Catacombe, il Cimitero delle Fontanelle, il Vomero. Se poi il soggiorno è superiore a qualche giorno vale davvero la pena di prendere un treno e raggiungere mete vicine come Pompei ed Ercolano, Caserta, Pozzuoli, Salerno, Amalfi e le Isole.
I Napoletani. Sono senza ombra di dubbio ciò che rende Napoli il luogo magico e unico che è. Amanti fino al midollo della propria città, capaci di difenderla a spada tratta di fronte a qualunque ostacolo, sempre pronti a sorridere e ad aiutare un turista perplesso di fronte alle cartine non corrispondenti alla realtà. Gentili nel fornire ogni tipo d’informazione, sempre festosi e favolosi urlatori, tali che se ci fosse una specialità alle Olimpiadi ne vincerebbero il podio intero.
Ovviamente la città è molto più di tutto ciò, questa vuole essere solo una piccola guida “per vivere da Napoletani” qualche giorno.
Martina Bastianelli- Onda Musicale
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