Quello che si temeva da giorni è accaduto e il mondo si trova ad assistere ad una nuova guerra. Anche se la storia ci insegna a non commettere errori già commessi nel passato.
La Russia nella notte tra il 24 e 25 Febbraio alle ore 4:15 del mattino ha ha avviato un operazioni militari sul territorio Ucraino. Esplosioni e sirene di allarme si sono udite all’alba anche nella capitale di Kiev ora conquistata dai militari russi. Oggi ottavo giorno di guerra, nel secondo round di negoziati fra Russi e Ucraini non sono stati raggiunti i risultati attesi da Kiev: lo ha detto un membro della delegazione Ucraina:
Il secondo round di negoziati si é concluso e, purtroppo, per quanto ci riguarda, non abbiamo raggiunto i risultati sui quali contavamo.
Putin minaccia che questo é solo l’inizio e il peggio deve ancora accadere
Migliaia di persone in tutto il mondo stanno manifestando per la pace, poche sera fa a Bologna in Piazza Maggiore il cantante Gianni Morandi ha cantato «C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones…» per la pace tra l’Ucraina e la Russia. Anche a San Pietroburgo, Mosca e altri paesi della Russia, diverse persone si sono radunate per esprimere il proprio dissenso sull’operazione militare in corso, ma la polizia russa ha arrestato tutti i manifestanti anche bambini.
Proprio domenica mattina Papa Francesco, durante l’Angelus, ha detto: “Chi fa la guerra dimentica l’umanità. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto interessi di parte e di potere. Si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio. E si distanzia dalla gente comune, che vuole la pace; e che in ogni conflitto – la gente comune – è la vera vittima, che paga sulla propria pelle le follie della guerra.“
Riflettendo in ambito musicale, ho pensato di parlare di questa guerra con un brano dei Pink Floyd appartenente all’album The Wall: Goodbye Blue Sky pubblicata nel 1979.
“Look mommy, there’s an aeroplane up in the sky”
(harry waters)
Did you see the frightened ones?
Did you see the falling bombs?
Did you ever wonder why we had to run for shelter
When the promise of a brave new world unfurled
Beneath a clear blue sky?Did you see the frightened ones?
Did you see the falling bombs?
The flames are all gone, but the pain lingers on.Goodbye, blue sky
Goodbye, blue sky
Goodbye.
Goodbye.
Goodbye.
Goodbye Blue Sky
Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd, scrive questo brano pensando alla guerra, agli uomini spaventati che combattevano per la finta promessa di un “mondo nuovo” proprio come molti giovani in questo momento stanno affrontando in Ucraina.
Penso che molti bambini in questo momento hanno espresso questa frase parlando con uno dei genitori: “Look mommy, there’s an aeroplane up in the sky” tradotto in italiano – “Guarda mamma, c’è un aereo in alto nel cielo”. Frasi impensabili e orribili da pronunciare nel 2022. Il finale del brano Goodbye Blue Sky è l’annuncio di imbarco in un aeroporto. Queste parole vennero pronunciate, nel disco, dal figlio di Roger Waters (Harry) cher all’epoca aveva solo 2 anni.
Pink è adulto e sta prendendo l’aereo per suonare a un concerto. Riflettendo all’annuncio dell’imbarco in questo momento molte famiglie stanno fuggendo dall’Ucraina sperando di farcela per rifugiarsi in luoghi sicuri, o aspettando un treno “della spensieratezza della guerra” anche se i propri mariti o genitori sono obbligati a restare in Ucraina per aiutare il proprio popolo.
Concludo citando Volodymyr Zelensky a cui in questi giornio è stata offerta una via di fuga da Kiev. Avrebbe potuto scegliere di vivere in un esilio dorato negli Stati Uniti (o altrove) facendo interviste e conferenze. Invece è rimasto lì, nella sua Ucraina, a combattere in prima persona, guidando eroicamente il suo popolo e trascinando (o cercando di farlo) le leadership europee, anche le più titubanti, a creare un fronte comune contro Putin. Contro la guerra.
Un vero leader europeo.