Recensioni e Interviste

“L’Amico Imperfetto” di Rosario Galli: la dissociazione mentale dell’uomo moderno in un raffinato noir psicologico

Dopo il successo come autore di numerose pièce teatrali, tra cui il cult Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, Rosario Galli debutta con il suo primo romanzo, L’Amico Imperfetto, edito da fila37.

Una storia coraggiosa e a tratti irriverente che si muove sui binari del romanzo psicologico, colorito di sfumature e noir. Ci troviamo a Roma tra gli anni Cinquanta, Settanta e Ottanta, e il ritratto del protagonista de L’Amico Imperfetto – il Principe – viaggia tra le strade della Capitale, tra le case popolari di Donna Olimpia, di Monteverde Vecchio e di Garbatella, e personaggi in fuga o di passaggio nel viavai romano.

L’Amico Imperfetto è un romanzo psicologico noir che rappresenta il ritratto della dissociazione mentale del protagonista, il Principe. Il narratore fin dalle prime pagine gioca con il lettore, lo mette alla prova e inizia a costruire un legame, attirandolo nel caos di questo nulla incomprensibile dal quale si trova a raccontare. È un narratore sui generis, che scardina le regole narrative classiche. La personalità del Principe è al centro del romanzo, è sfaccettata e complessa e come una calamita attrae chi legge nel vortice dei suoi pensieri, nel movimento dei suoi ragionamenti, nelle digressioni, necessarie a rendere chiara l’idea di questo personaggio. Confuso, solo e con il bisogno di ricostruire il proprio passato e di scoprire chi l’abbia ucciso e perché. Il testo si chiude in modo spiazzante, capovolge completamente l’interpretazione dei fatti, sorprende ma non conclude veramente il romanzo che resta aperto e chiama il lettore a interrogarsi sulla vera identità del protagonista che diventa, dopo le rivelazioni finali, un mistero da risolvere.

Ecco la nostra intervista all’autore, Rosario Galli

 “L’Amico Imperfetto” – edito da Fila37 – è il tuo primo romanzo ed è un noir psicologico: cosa ti attrae di questo genere letterario?

Mi piacciono i film americani tipo Chinatown, Il Falcone maltese, e i francesi, Alba tragica, La sposa in nero, e certi romanzi in cui non si capisce dove sia il problema, perché non è solo dover trovare l’assassino ma capire come faccia l’eroe, il detective, a risolvere i suoi problemi personali.

 Il libro è incentrato sulla vita del Principe, un uomo definito “irriducibile”, descritto attraverso il suo rapporto con dodici donne: quali aspetti psicologici conducono il protagonista a vivere una vita così tormentata ma allo stesso tempo ricca di avventure – sentimentali e non solo? 

“Dovrei svelare delle cose che farebbero capire subito perché il Principe si comporta in un certo modo ma davvero volete che lo faccia? Diciamo che il Principe ama il rischio, non si accontenta di vivere come tutti, è insofferente alle regole, è un anarchico nel suo intimo e non solo politicamente ma dal punto di vista del contratto sociale, non ama troppo Rousseau, preferisce gli indiani d’America, è sempre in viaggio, verso mete sconosciute, ama i sentieri inesplorati. Credetemi esiste nella realtà, l’ho incontrato. L’ho romanzato e nonostante tutto qualcuno dirà “ma no, non esiste uno così””

Se “L’Amico Imperfetto” avesse una colonna sonora quale sarebbe? 

“Un misto alla Tarantino, da Albano anni 60, che viene citato nel romanzo, a Debussy, dalla Cavatina del Cacciatore a Non smetto di aspettarti di Fabio Concato.”

Ci sono in programma degli eventi di presentazione? 

“La prima presentazione ci sarà il 12 marzo al Teatro Marconi di Roma, alle 18. E sarà ovviamente una presentazione in forma di un quasi spettacolo con molte sorprese e poche chiacchiere accademiche.”

— Onda Musicale

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