MusicaSoundtrack

Quando le sigle dei cartoni animati entravano nella hit Parade

|

sigle dei cartoni animati

C’era una volta in cui le sigle dei cartoni animati entravano nelle classifiche delle hit parade e spopolavano sulle piste da discoteca. E non era un gioco da ragazzi

Stilare una classifica delle sigle dei cartoni animati più vendute non è facile. Semplicemente perché non ci sono dei dati ufficiali relativi alle pubblicazioni dei 45 giri. Inoltre, i brani sono spesso inclusi in raccolte tematiche che vengono riproposte di tanto in tanto nei vari decenni dagli anni ’70 fino a oggi. Pertanto la classifica non può che basarsi sul dato della permanenza delle sigle dei cartoni animati nella hit parade italiana. Ed è stato considerato, quindi, la posizione più alta occupata nella Top 10 per l’anno di uscita della sigla nei decenni ’70 e ’80. Attenzione! Non stiamo parlando necessariamente delle sigle più “belle” o amate, ma sicuramente di quelle che hanno mantenuto la posizione più alta nella Top Ten. E ne scoprirete delle belle!

La prima posizione in classifica: Remi

“Remì” era la sigla dell’anime giapponese “Remì e le sue avventure”, ispirato al romanzo francese di Malot “Senza Famiglia”. Sia il cartone animato che la sigla furono un autentico successo: tra il 1978 e il 1979, Remì rimase per 19 settimane in classifica, toccando la prima posizione per ben 6 volte. Il testo è scritto da Luigi Albertelli con musica di Vince Tempera. Interpreti del brano sono il Coro di Vince Tempera con la voce solista di Gian Paolo Daldello (edizioni Cetra 1979).

Seconda posizione: L’Ape Maia

La sigla dell’Ape Maia rimase in classifica nel 1980 per 18 settimane, toccando anche la prima posizione. La serie, in realtà, aveva quattro sigle: L’Ape Maia va (sigla di apertura), L’Ape Maia in concerto (sigla di chiusura), Flip che compare sul lato B della prima sigla e “Ape Ape Maia”. Il testo è scritto da Danilo Ciotti, con musiche di Marcello Marrocchi. L’interprete del brano è Katia Svizzero (Edizioni Cetra 1980).

Terza Posizione: Heidi

Heidi è uno dei cartoni animati più popolari, la sigla in Italia portò la popolarità alla sua interprete: Elisabetta Viviani. “Heidi” rimase in classifica Top Ten nel 1978 per 16 settimane, raggiungendo la terza posizione come suo miglior piazzamento. Il testo per la versione italiana è scritto da Franco Migliacci su musica di Christian Bruhn (Edizioni RCA 1978).

Quarta posizione: Anna dai capelli rossi

Un’altra sigla per un altro cartone animato ispirato a un romanzo. Questa volta, però, il successo della sigla fu dovuto al fatto che si trattasse di una cover della celebre “Rivers of Babylon” dei Boney M. Proprio per questo sound già orecchiato e accattivante, la sigla di Anna dai capelli rossi rimase in classifica per 14 settimane a cavallo tra il 1980 e il 1981, raggiungendo anche la prima posizione. Il testo per la versione italiana del cartone animato è scritto da Luigi Albertelli su arrangiamento di Stefan Klinkhammer. Gli interpreti erano “I ragazzi dai capelli rossi” , ovvero il Coro di Vince Tempera (edizione CBS 1980).

Quinta posizione: Atlas Ufo Robot

Si tratta della prima “edizione” del noto cartone animato giapponese “Ufo Robot” del 1978. Rimase in classifica proprio lo stesso anno per 13 settimane, ottenendo come miglior piazzamento la 4° posizione. Per la sua popolarità e il successo mantenuto negli anni, avrebbe forse meritato la prima posizione, ed è tuttora considerata la “sigla” dei cartoni animati per antonomasia. Il testo è scritto da Luigi Albertelli e l’adattamento musicale è a cura di Vince Tempera e Ares Tavolazzi. Gli interpreti sono Alberto Tadini, solista, e il Coro di Vince Tempera (Edizioni Cetra 1978).

Sesta posizione: Lady Oscar

La nota serie animata aveva per sigla il titolo omonimo “Lady Oscar” interpretata dai Cavalieri del Re. Nel 1982, data di uscita in Italia, rimase in classifica per 14 settimane, ma raggiunse “solo” la settima posizione nella Top Ten. Il cartone animato è stato riproposto in replica più volte in Italia e la sigla originaria fu anche sostituita da “Una Spada per Lady Oscar” interpretata da Cristina d’Avena. Il successo ottenuto dalla prima sigla non fu, però, uguagliato. Il testo e la musica furono curati e arrangiati da Franco Zara (edizione RCA 1982).

Settima posizione: Capitan Harlock

Il pirata dello spazio fece breccia nei cuori dei ragazzi di fine anni ’70. Uscito nel 1978, la sigla rimase in classifica per 10 settimane e conseguì il secondo posto come posizione più alta in classifica. Ci furono due serie del cartone animato, ma entrambe mantennero la stessa sigla in Italia. Il testo è scritto da Luigi Albertelli su musica e arrangiamento di Vince Tempera. Gli interpreti erano “La Banda dei Bucanieri” (ovvero sempre il Coro di Vince Tempera) con voci soliste di Alberto Tadini e Paola Orlandi (edizione Cetra 1979).

Ottava posizione: Goldrake

Nel 1979 uscì la seconda edizione della serie Atlas Ufo Robot. “Goldrake” era la sigla di chiusura di ogni episodio che andò a sostituire “Shooting Star”, la sigla di chiusura e retro del 45 giri di “Ufo Robot”. Anche questo fu un successo … planetario. Nel 1979, “Goldrake” rimase in classifica per 9 settimane, e la posizione più alta che raggiunse nella Top Ten fu il 4° posto. Il testo italiano è scritto da Luigi Albertelli su musica e arrangiamento di Massimo Luca e Vince Tempera. L’interprete è Alberto Tadini (Edizioni Cetra 1978).

Nona Posizione: La canzone dei Puffi

La sigla del cartone animato dei “Puffi” è una delle prime che a metà anni ’80 riesce a fare capolino in classifica. “La canzone dei Puffi” – cantata da Cristina d’Avena – rimase in classifica nel 1983 per 8 settimane e raggiunse come miglior piazzamento il 6° posto. Fu un bel risultato considerando la concorrenza di quel periodo. Più che per copie vendute, i puffi entrarono in classifica anche e soprattutto per il merchandising collegato (pupazzi, figurine, passaggi in radio). L’adattamento dei testi in italiano è di Alessandra Valeri Manera su musica di Victor Szell (Edizioni Five 1982).

Decima posizione: Kiss me Licia

Chiude la classifica dei migliori piazzamenti delle sigle dei cartoni animati, la sigla “Kiss me Licia” del 1985. Fu una delle ultime sigle di cartoni animati a riuscire a entrare in classifica a metà degli anni ’80. La sua permanenza in classifica fu di “solo” 4 settimane a cavallo tra il 1985 e il 1986, raggiungendo come posizione più alta in Top Ten, il 7° posto. Fu scalzata dalla compilation delle canzoni di Sanremo uscite quell’anno per essere definitivamente scalzata dall’allora esordiente Eros Ramazzotti.

La sigla è notoriamente cantata da Cristina d’Avena, su testi di Alessandra Valeri Manera e musica di Giordano Bruno Martelli (edizioni Five 1985).

sigle dei cartoni animati
Quando le sigle dei cartoni animati uscirono dalle classifiche

Le sigle dei cartoni animati che hanno accompagnato i pomeriggi degli adolescenti italiani che meritano di essere citate sono tantissime. In un periodo storico dove la musica – di qualunque genere – poteva definirsi “fiorente” e prolifica: gli edonistici anni ‘80. Dalla metà degli anni ’80 in poi, le sigle dei cartoni animati scompaiono, forse, dalle classifiche ufficiali (anche perché cambiarono i parametri), ma non dai cuori degli ascoltatori: da Lupin a Daitarn 3, da Pollon a Creamy, da Occhi di Gatto ai Cavalieri dello Zodiaco, Il grande Mazinga, Lamù, Cybernella, Bia, Candy Candy, Holly e Benji, Mila e Shiro, Memole, Ken il guerriero, Dragon Ball. Si farebbe sicuramente torto a qualcuno nel non citarli tutti. Però altre due sigle meritano una citazione particolare, l’una per il successo dell’anime “L’uomo tigre” e l’altra per il “mistero” o leggenda metropolitana che dir si voglia che a lungo ha voluto Piero Pelù cantante della sigla di Jeeg Robot, eseguita invece da Roberto Fogu.

L’outsider: L’uomo tigre

«E l’uomo Tigre che lotta contro il male» cantava Riccardo Zara su testo e musica adattati in italiano dai Cavalieri del Re. È stato uno dei cartoni animati più rappresentativi di un’epoca in cui la lotta tra bene e male nel mondo si giocava sugli equilibri della minaccia atomica, ritornata assurdamente attuale nelle cronache odierne. Naoto Date era il wrestler che si nascondeva dietro la maschera dell’Uomo Tigre la cui unica missione era combattere la “Tana delle Tigri”, malvagia associazione criminale che addestra lottatori in modo disumano per vincere illegalmente i combattimenti dal giro di affari altissimo. Al confine tra James Bond e Robin Hood, l’Uomo Tigre è stato un eroe per generazioni di ragazzi.

Jeeg Robot e Roberto Fogu

Altra sigla storica per un cartone animato storico è Jeeg Robot, una storia altrettanto simbolica che ha entusiasmato tanto i produttori dell’anime – che visto il successo – hanno realizzato Shin Jeeg Robot d’Acciaio, il reboot del gigante metallico over 40.

La sigla per l’Italia fu cantata da Roberto Fogu (nato a Roma il 27 agosto 1936 e deceduto a Copenaghen il 19 gennaio 1995). Pianista e cantante, arrangiatore di Don Marino Barreto Jr, lavorò per anni come musicista in Rai. Ad un certo punto della carriera decise di dedicarsi alla scrittura ed interpretazione di sigle dei cartoni animati. Le sue più celebri sono “Jeeg Robot d’acciaio” e “Ryu il ragazzo delle caverne”.

Per diversi anni è circolata la convinzione che la sigla di Jeeg Robot fosse cantata dal leader dei Litfiba, Piero Pelù per via di una certa somiglianza nella timbrica vocale. Bastava leggere i credits sul 45 giri per conoscere la verità e fare due conti anagrafici. È giusto ricordare, però, che lo stesso Piero Pelù rese omaggio a Roberto Fogu nel 2008 eseguendo la sua versione di Jeeg Robot d’acciaio contenuta nell’album “Fenomeni”.

«Se dal passato arriverà una nemica civiltà noi restiamo tutti con te perché tu, tu sei Jeeg»

(Fonte: Hit Parade Italia)

— Onda Musicale

Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli