Musica

Le 5 cover che non avremmo mai voluto ascoltare

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Cosa accomuna le cover di Vasco, Marco Masini, Luca Carboni, L’Aura e Mino Reitano? Il trash.

Si parte bene…

L’Italia, che è la nazione in cui (di fatto) è nata la musica, ha saputo regalarci vette altissime di pura poesia musicale. Sono serio: pensate al prog. Pochi altri Paesi nel mondo hanno portato il prog ad un livello così alto. E noi lo abbiamo anche esportato, con serietà e competenza.

Oppure pensate alla dance. Playahitty (che negli anni ’90 sfornò “The Summer Is Magic” – e fioccano i ricordi), Eiffel 65, Gigi D’Agostino o Benny Benassi. Per alcuni di questi, tanto funzionava la loro musica, neanche sapevamo fossero italiani. Ci sembrava strano… Oh, sia chiaro, piaccia o non piaccia, questi hanno veramente fatto il colpaccio in tutto il mondo (prima dei Maneskin, tra l’altro).

…si arriva male

E poi si è deciso di cantare canzoni di altri. Ovviamente si è sempre fatto, con risultati anche pregevoli. Ma non i prossimi esempi. I prossimi esempi sono tra le più brutte canzoni che abbia mai avuto la possibilità di ascoltare. Trash allo stato puro. Sono, in musica, ciò che “Alex l’Ariete” e “Chicken Park” sono stati per il cinema. E dato che sono un po’ sadico, le faccio ascoltare anche a voi.

Vasco Rossi, Ad Ogni Costo

Creep” dei Radiohead è un gioiellino. La canzone tratta argomenti importanti e Thom York la canta con una voce che detta l’interpretazione. Meravigliosa.

Meno meravigliosa la versione di Vasco, che semplicemente porta il significato originale del brano non si sa bene dove. Eppure con “Gli Spari Sopra” (“Celebrate”, degli An Emotional Fish) non era andata così male… giudicate voi.

Marco Masini, E Chi Se Ne Frega

Masini è un fan dei Metallica e non lo ha mai negato. O forse ci ha provato quando ha realizzato questa cover di “Nothing Else Matter”. Talmente brutta da essere in qualunque classifica di brutte canzoni. Probabilmente la più conosciuta di tutte le brutte cover.

Dispiace per Masini (che tra l’altro racconta di aver avuto apprezzamenti dagli stessi Metallica), però proprio no. Anche perché le prime parole sono “Lo so che il tempo lò sa” (con l’accento, sì).

L’Aura feat. Nek, L’Eclissi Del Cuore

Quando Bonnie Tyler era al “toppermost del poppermost” sfornò “Faster Than the Speed of Night”, il suo quinto album. All’interno c’era quello che, insieme a “It’s a Heartache”, è stato il suo più grande successo, “Total Eclipse of the Heart”.

Le cover non si contano. Ce n’è anche una di Valerio Scanu. Ma almeno sono tutte in lingua originale. E allora non vuoi farne una cover in italiano? Così L’Aura, con la collaborazione di Nek, ne realizza una versione che lascia a desiderare.

Luca Carboni feat. Jovanotti, O È Natale Tutti i Giorni

E qui si entra in serie A.

Vorrei essere stato presente quando Luca Carboni e Lorenzo Cherubini si sono incontrati per decidere di cantare, insieme, una delle canzoni più strappamutande della storia delle ballad rock.

Non c’ero, quindi invento di sana pianta.

  • Ciao Luca!
  • Hey, Jova. Vuoi un caffè?
  • Grazie, fa un freddo…
  • Già sembra quasi Natale
  • Bello! Sembra il titolo di una canzone. Dovremmo pensarci!
  • Sì, ma non so se ho il tempo di mettermi a pensare alla musica. Dovremmo fare una cover.
  • Aspetta, cosa stanno passando per radio, ora? Ma è “More Than Words” degli Extreme!
  • Genio.

Ecco, sono sicuro che, se fossi stato lì, avrei pilotato la conversazione in modo da farla diventare esattamente questa.

Ascoltatela, ne vale la pena.

Mino Reitano, Mino Dove Vai?

Questa è così brutta che fa il giro e diventa bella. Giuro che la sto cantando a memoria, da quante volte l’ho ascoltata. Mino Reitano, il grande Mino Reitano, è famoso per la sua voce. E forse anche perché, quando cantava, tendeva a barcollare come Mandi Mandi.

Ad un certo punto della sua carriera, però, deve essersi stancato di cantare “Italia” di continuo, quindi ha deciso di puntare in alto. Ma Icaro, puntando in alto, è caduto in mare. Non vi dico qual è il brano originale perché vorrei che faceste un video delle vostre facce, mentre ascoltate la versione di Mino Reitano, così lo condividete su Facebook.

Sappiate solo che sarebbe dovuta uscire su disco intitolato “Mino e le Mine Vaganti“, ma la casa di produzione si rifiutò. Meraviglia. Vi posto il video (3 minutini) tratto dal Maurizio Costanzo Show, unica versione esistente della canzone.

— Onda Musicale

Tags: Metallica/Nek/Vasco Rossi/Radiohead
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