Di chitarristi ce ne sono tantissimi e, se si va su Internet, il numero aumenta ancora di più in maniera esponenziale vista la gran varietà di stili, tecniche, tipi di chitarre, eccetera. Le cover non mancano mai e le rivisitazioni di composizioni classiche sono sempre in vetta.
Tra questi spicca il virtuoso Dan Mumm, autore anche di ottimi brani originali, di cui vi riportiamo la nostra intervista. Il link al suo canale è disponibile in fondo all’intervista.
Quando, e perché, hai cominciato a suonare la chitarra?
“Ho cominciato con la musica grazie al pianoforte quando avevo 5 anni ed ho sempre programmato di prendere in mano la chitarra ad un certo punto. Credo di essermi interessato alla chitarra perché mio padre la suonava e mi è sempre piaciuto ascoltarlo. Ho scelto, seriamente, la chitarra come strumento principale quando avevo 12 anni. È difficile dire esattamente quali fossero le mie ragioni, so solo che stavo diventando un musicista professionista sin da quando ricordo e la chitarra sembrava il modo migliore per farlo dato che è lo strumento principale della musica rock e popolare.”
Chi è Dan Mumm su YouTube e nella sua vita di tutti i giorni?
“Non vedo me stesso come una persona specifica su YouTube dato che considero YT solo un metodo efficace per condividere e promuovere la mia musica per un pubblico più grande. Mentre io amo esibirmi dal vivo, le piattaforme come YouTube permettono ad un video musicale di raggiungere tutte le persone attorno al mondo su base giornaliera. Mi sento veramente fortunato ad essere un artista indipendente che vive in un’era che dà così tanto potere e libertà nelle mani degli artisti e del pubblico, allo stesso tempo, grazie a piattaforme come YouTube. Ad essere onesti non mi piace parlare molto di me a livello personale. La mia vita verte sulla musica e sulla creatività e comporre musica è la mia gioia più grande. Una delle cose più importanti per me è il fatto di poter creare musica che la gente può trovare piacevole e, possibilmente, sfidarla in vari modi. Amo anche sentire di chitarristi che sono ispirati dal mio lavoro ed è molto gratificante incoraggiarli. Il mio messaggio principale come chitarrista è di provare a spingersi ai confini facendo capire a tutti che, se possono farlo, lo possono fare anche loro.”
Quando hai deciso di aprire il tuo canale di YouTube e perché?
“Ho aperto il mio canale su YouTube nel 2008. Come artista indipendente sembrava che fosse un metodo efficace per costruire una piattaforma di musica online che garantisce, allo stesso tempo, l’assoluta libertà nella creazione di contenuti. Ero anche desideroso di raggiungere il pubblico internazionale e, prima dell’era di YouTube, era veramente difficile senza un’etichetta discografica alle spalle con gli obblighi contrattuali che venivano con essa.”
Dai tuoi video possiamo vedere come tu sia un vero virtuoso che ama la musica classica. Dicci qualcosa a proposito di questa tua passione e cosa rappresenti la musica per te.
“La musica classica è sempre stato il mio genere preferito di musica per la sua profondità di espressione e per gli affascinanti intrecci delle composizioni. Arrangiare la musica classica in stile rock e metal era qualcosa che avevo sempre immaginato fare sin da quando ero molto giovane. Quando lavoro agli arrangiamenti noto aspetti differenti nelle composizioni che non avevo mai notato prima. Usando la chitarra elettrica, e cercando di capire come posso inserire i ritmi di batteria, sembra che si evidenzino elementi differenti dalla composizione originale. Amo anche dissezionare grandi composizioni e questo mi aiuta a capire cosa è stato fatto per raggiungere una certa espressione emozionale nel pezzo. Sento che trasportare la musica classica in stili differenti è la miglior educazione, nel campo della composizione, che io abbia mai avuto”.
Chi sono i tuoi artisti ed i tuoi gruppi preferiti?
“Questa è sempre una domanda difficile a cui rispondere perché non ho proprio dei preferiti. Ho un gusto estremamente eclettico in fatto di musica ed ascolto una grande varietà di generi e stili, dipende dal mio umore. Se è interessante, bello, ben messo assieme, ha una grande melodia ed un grande groove mi piacerà. Posso dire che le cose che ho ascoltato più recentemente sono i Pink Floyd, gli Steely Dan, i Gentle Giant ed i Love nella categoria rock e H.I.F. Biber, J.J. Walther e Vivaldi nella categoria della musica classica”.
Raccontaci qualcosa dei tuoi album solisti come “A Glimpse Beyond” e“Peering Through The Lens of Time”.
“A Glimpse Beyond è stato il mio primo album ed è stato, più o meno, una collezione delle mie canzoni preferite che avevo composto durante la mia, relativamente giovane allora, carriera solista. “Peering Through the Lens of Time”, invece, è molto differente perché è stato scritto tutto in una volta e sento che è un album più compatto. Il mio obiettivo era quello di creare un album che potesse essere ascoltato dall’inizio alla fine invece di trovare solo il giusto ordine per mettere le canzoni assieme. Entrambi gli album sono influenzati dalla musica classica e si focalizzano su interessanti tecniche di chitarra. Inoltre includono degli arrangiamenti di musica classica in stile metal. Il mio EP “No Illusions” contiene una selezione dei miei arrangiamenti di musica classica mentre, la mia raccolta di Bach, Beethoven, Vivaldi e Mozart, contiene arrangiamenti per ogni rispettivo compositore”.
Quali chitarre, amplificatori ed effetti usi di più? Dai tuoi video si vede che adori le chitarre Parker.
“Un paio d’anni fa ero endorser di una compagnia italiana di amplificatori, DV Mark, ed ho usato I loro fantastici Multiamp su ogni cosa che ho fatto da allora a partire da“Peering Through the Lens of Time“. La tecnologia di questi amplificatori ed effetti traspariva da essi ed ero affascinato dai suoni del canale pulito e di tutti gli altri suoni dell’amplificatore. Il Multiamp copre tutta la mia gamma di amplificatori ed effetti di cui ho bisogno allo stesso tempo e sono davvero entusiasta del risultato. La mia catena di effetti funziona così: noise suppressor – amp – EQ – noise suppresor – delay – reverb – cab. Per quanto riguarda le mie chitarre, la mia chitarra principale è sempre stata una Parker Fly Classic rossa che si vede nella maggior parte dei miei video. Uso questa chitarra da molti anni e l’adoro. Quando sono diventato un Parker Artist, 5 o 6 anni fa, ho preso anche una Parker MaxxFly che è davvero un bellissimo strumento e suona veramente bene. Al momento sto lavorando con Keith Greeson della Greeson Custom Guitars per la creazione di una chitarra custom ed una linea di chitarre signature con i pickup della Nico’s Custom Pickups. Ho suonato con molti strumenti custom per anni ed è veramente eccitante vedere come prendono vita. Keith Greeson è davvero un mago come liutaio. La mia nuova chitarra signature farà la sua comparsa nei miei album e video musicali più tardi nel 2017.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Il mio nuovo album “Hortulus Melicus” sarà disponibile per intero ad aprile ed è stato messo assieme scrivendo una canzone al mese per dieci mese. Ho poi pubblicato un video musicale girato ed editato dal chitarrista degli Hellion e dei Society 1, Maxxxwell Carlisle, che è un vero genio creativo. Deve esserci una linea chiara nello stile dell’album dato che l’ho basato su un singolo concept di composizione che mi è venuto in mente ascoltando le somiglianze tra le variazioni del violino ostinato del XVII secolo e della musica elettro – pop moderna, nonostante non ci sia uno stile eccessivamente appariscente o troppo influente nell’album. Mi sono anche concentrato su delle inusuali, ma intenzionali, progressioni di accordi ‘catchy’ per poi usare una linea di basso in loop come spina dorsale di ogni canzone. Un altro elemento che rende questo album diverso dalle mie altre pubblicazioni è, ad eccezione della prima traccia, che nessuna delle melodie e delle parti soliste di chitarra è stata scritta sulla chitarra. Ho annotato tutte le note ad orecchio per esprimermi in maniera più pura all’interno delle composizioni. Poi ho trascritto queste parti alla chitarra come sono abituato a fare quando arrangio i pezzi classici in versione rock o metal. Questa era un’idea che avevo in testa da un po’, ancora prima di cominciare a fare il disco. L’ho usata anche, inavvertitamente, con delle interessanti tecniche di chitarra che non credevo potessi fare se avessi scritto il tutto direttamente alla chitarra. Ero veramente eccitato da come stavano evolvendo le cose e credo che continuerò così in futuro. Quando” Hortulus Melicus” sarà completato continuerò a scrivere nuove canzoni ogni mese per il mio prossimo album. Inoltre ci saranno anche delle collaborazioni, sia con canzoni che con video, con Maxxxwell Carlisle e sono veramente eccitato all’idea”.
Vanni Versini – Onda Musicale
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