L’hanno cantata più di un concorrente di X-Factor, Karen O degli Yeah Yeah Yeahs, gli A Day To Remember e persino M.
Sì, quella MØ: la cantante di Lean On e Final Song il cui nome significa “fanciulla vergine” in danese e i cui collaboratori illustri includono Diplo, Iggy Azalea, Dj Snake e Charli XCX. Alla quale, con tutto il mondo contro, è pure riuscita bene. Cosa attira un pubblico così diverso a Bullet With Butterfly Wings?
Bullet With Butterfly Wings, cambio di un’era
C’è una fascinazione popolare legata a Bullet With Butterfly Wings, la hit degli Smashing Pumpkins del 1995 che ha consacrato Melon Collie and the Infinite Sadness come album classico, e che va ben oltre la consacrazione del gruppo di Billy Corgan in icone del rock alternativo. La si potrebbe dire l’equivalente musicale di un piccolo film horror d’autore. Quelli che escono in poche sale, si diffondono col passaparola degli appassionati nei circoli ristretti dove si riuniscono per scambiarsi i loro segreti, e anni dopo vengono riconosciuti come piccole pietre miliari. E come un horror d’autore, ancora anni dopo, viene voglia di spacchettare anche la canzone e cogliere il suo (i suoi) significati.
Bullet With Butterfly Wings è descritta, in buona parte delle sue interpretazioni, come una critica al mondo dello showbiz. A un mondo “vampiro” che divora chi vi si avvicina, senza lasciare traccia di alcun sentimento vero, e trasforma i suoi soggetti di spettacolo in “nient’altro che un animale”. L’immagine centrale, quella del topo in gabbia – ben lontano dalla farfalla del titolo, che non compare mai – rimanda al mondo della scienza e agli esperimenti spesso discussi sugli animali vivi. Un angolo più intimo, che rimanda a un abuso deliberato e privo di elemento di massa.
Allora parla d’altro, e se è così di cosa? A Billy Corgan si attribuisce una citazione dedicata proprio a Bullet, che recita queste parole: “Io sono convinto che la gente fosse interessata alla mia storia personale e sapessero tutte le cose che mi sono successe nell’infanzia mi vedrebbe in modo diverso, perché sono cresciuto in una famiglia che mi ha preparato a fallire”. Un’interpretazione più coerente anche con il video musicale, che vede protagonista un gruppo di minatori coperti di sporcizia. La metafora si allarga, si riferisce alla Storia stessa – in passato il lavoro del minatore era aperto anche ai bambini, capaci di passare attraverso i tunnel più stretti e più facili da controllare da parte dei loro oppressori.
La musica degli Smashing Pumpkins, che attendono sul fondo di una fossa dove i presenti si abbandonano a una mischia più adatta a un concerto che a una miniera, diventa quasi una luce che trascina via dall’abbrutimento.
Un leitmotiv, questo, molto comune nel grunge e nei suoi derivati
L’idea che l’esprimere la propria sofferenza diventi un condotto perché anche i propri fan, che la condividono e la vivono, possano dare voce ai loro pensieri negativi. Da cui anche la frase sul topo in gabbia, che secondo la voce dell’artista stesso era qualcosa “doveva” esistere. “Avevo questa frase nella testa”, racconta Corgan in un’intervista per Kerrang, e a partire da quella aveva bisogno di raccontare. E quel bisogno di raccontare quella storia diventa una mano protesa a chiunque possa rivedersi in quella situazione. Il video è realizzato in collaborazione con Samuel Bayer, regista anche di quello di Zombie dei The Cranberries: una figura già vicina all’impegno sociale.
La fragilità degli anni novanta
Ed è quell’elemento di messa a nudo, in cui il dolore di uno diventa quello di tanti, ad assicurare la longevità di Bullet With Butterfly Wings nella cultura pop e nella storia della musica. Nel suo nucleo è una storia di sfruttamento, che si può colorare con qualunque sguardo senza perdere la sua forma caratteristica. Citano la Bibbia – si paragonano a Giobbe, il personaggio biblico che subisce tormenti senza fine per provare la sua fede – in una canzone che si apre parlando di vampiri e “distruttori segreti”. Non c’è fuga all’Inferno come in Paradiso, quindi non c’è per nessuno. Tutti possono capire.
Gli anni novanta sono il periodo d’oro per l’intimità
Tutti, dai rapper più sboccati alle civettuole principesse del pop, vogliono parlare di sé per come sono davvero. Da qui nascono alcune delle carriere più prolifiche della musica moderna, nascono sodalizi artista-pubblico senza intermezzi, e nasce la durevolezza di Bullet With Butterfly Wings – che ricorda che anche gli Smashing Pumpkins, dietro alle urla e alle affettazioni da rockstar, sono proprio come voi. Crolla, in questo modo, lo stesso mito della rockstar, o i resti di esso che non erano stati distrutti da Kurt Cobain.
Ma si costruisce qualcos’altro, di ben più speciale
La cover degli A Day To Remember citata più in alto è stata registrata nel 2018 come parte della compilation Songs That Saved My Life, lavoro di beneficenza per raccogliere fondi per la prevenzione del suicidio. Essa, che comprende tra le altre cover di Linkin Park, Postal Service e Beatles, è stata realizzata con cover di tracce che, per i loro ideatori, hanno “salvato la loro vita”. Non c’è commemorazione più adatta per Bullet With Butterfly Wings.