Fortezza Est è un teatro operativo a Tor Pignattara e che ha appena inaugurato una stagione teatrale piena di sorprese.
Ciao Eleonora, Fortezza è nata nel 2020, una sfida in piena pandemia. Che cosa è successo da allora? Che cos’è oggi e cosa rappresenta per il territorio questo spazio aperto alla cittadinanza?
Fortezza Est è un progetto che stavamo costruendo poco prima della chiusura del marzo 2020. Ci abbiamo creduto fin da subito senza mollare mai, perché avevamo chiaro cosa volevamo offrire al quartiere e alla città. Un luogo accogliente, caldo come una casa, un posto dove ritrovarsi attraverso l’arte come comunità. Oggi Fortezza dopo quasi tre anni d’apertura e una pandemia mondiale di mezzo, è riuscita ad essere tutto questo, in poco tempo è diventata uno spazio frequentato da bambini, ragazzi, adulti grazie ad un’offerta culturale variegata, pensata per dare a questo territorio la possibilità di sperimentare e conoscere il mondo attraverso l’arte.
Che cosa significa lavorare in un quartiere come Tor Pignattara, luogo dalle tante anime e dalle diverse socialità?
Tor Pignattara è un luogo sicuramente complesso, ma rimane comunque un quartiere estremamente accogliente, dove tante famiglie scelgono di vivere. Lavorare in questo quartiere come operatori culturali è un’opportunità per noi, perché ci offre continui stimoli e ci mette di fronte sempre nuove sfide per cercare di coinvolgere le diverse anime che lo compongono. In generale crediamo che ogni quartiere, da quello più periferico a quello più centrale, dovrebbe avere uno o più luoghi dedicati alla cultura, spazi dove crescere, incontrarsi e conoscersi attraverso l’arte per relazionarsi con gli altri attraverso più punti di vista.
Dal Teatro Studio Uno a Fortezza Est: che cos’è il teatro indipendente oggi e che cos’era ieri? Quali sono le attuali tendenze e che come avete lavorato alla stagione 2022/2023
Il teatro Studio Uno è stato il nostro punto di partenza, abbiamo visto tante compagnie nascere su quel piccolo e magico palcoscenico. Con Fortezza Est vogliamo continuare e amplificare la nostra vocazione di spazio dedicato alle realtà emergenti, non in senso anagrafico del termine. Ci piace vedere sul nostro palco progetti che nascono, idee che prendono vita, spettacoli che sperimentano nuovi linguaggi, ma la nostra selezione si concentra su compagnie che abbiano voglia di sperimentare senza perdere di vista il contatto con il pubblico. Non ci interessa la sperimentazione di per se stessa, prediligiamo sempre lavori che mettano in campo un messaggio, un tema, un argomento che possa mettersi in connessione con lo spettatore. In questa stagione oltre agli emergenti ritroverete anche artisti più navigati del teatro nazionale come Matteo Tarasco, Filippo Gili e Marco Maltauro che hanno proposto o che sono stati coinvolti in progetto indipendente.
Che cosa troviamo da non perdere assolutamente in questa nuova stagione? Novità? Cavalli di battaglia?
Tutto. È una stagione di cui siamo particolarmente fieri. C’è veramente tanto da scoprire, ma anche da ritrovare, come gli spettacoli della compagnia dei “Tre barba” con cui da ormai più di quattro anni portiamo avanti l’ambizioso progetto di avvicinare il pubblico all’opera lirica, attraverso spettacoli rivisitati in chiave ironica e popolare. In programma ritroviamo “Rigoletto”, “Il Barbiere di Siviglia” e “Don Giovanni” che hanno già debuttato nei nostri spazi, opere liriche proposte al pubblico offrendo uno sguardo irriverente, satirico e fantasioso, giocando in modo intelligente con la musica e i libretti dell’opera lirica, per rendere popolare e vicina a tutti una forma d’arte unica apparentemente lontana ed elitaria.
Dal 2022/2023 per la prima volta in programma arrivano anche appuntamenti musicali, di che cosa si tratta?
A proposito di opportunità e connessioni che nascono dentro Fortezza est… abbiamo conosciuto Domenico Coduto in questi primi anni di apertura di Fortezza Est, ci ha proposto questo splendido progetto “Musica Fuori binario” e abbiamo calendarizzato insieme quattro appuntamenti.
Musica fuori binario è una rassegna di concerti per orecchie che vogliano uscire dai binari del “già sentito” e lasciarsi trasportare, in sospensione, attraversando i confini dei generi. Si inizia con il concerto di Alessandro D’Alessandro, Targa Tenco e fresco vincitore del Premio Loano per il suo album “Canzoni” che riscrive l’identità dell’organetto. Si prosegue il 13 novembre con Alessia Tondo, dal Salento che presenta “Sita” (Premio Loano Giovani), suo primo e fortunato lavoro da solista che l’ha portata tra i 10 migliori dischi del 2021 per “Il giornale della musica”.
A dicembre si continua con due concerti, diversi tra loro e appassionanti: Cristiana Verardo, con “Maledetti Ritornelli”, un progetto avvolgente e catartico le cui parole raccontano storie uniche che toccano l’anima; l’11 dicembre spazio alla musica strumentale di Claudio Prima & Seme che con “Enjoy”, un dialogo tra musica colta e folk che porta l’organetto nel “salotto buono” del quartetto d’archi. Vi aspettiamo a Fortezza est, in via Francesco Laparelli 62.