Continua il tour nazionale di Paolo Benvegnù per la presentazione del nuovo straordinario disco di inediti dal titolo “H3+” (Woodworm Label). Il 13 marzo è uscito il primo singolo/video, “Se questo sono io“.
Link al video di ” Se questo sono io” (regia di Fabio Capalbo).
TOUR DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO DISCO “H3+”
7-apr Santa Maria a Vico (CE) – Smav
13-apr Roma – Monk
15-apr Brescia – Latteria Molloy
21-apr Milano – Serraglio / doppio set con Angela Baraldi
28-apr Bologna – Locomotiv
29-apr Torino – Officine Corsare
5-mag Firenze – Tender
12-mag Salerno – Modo
EVENTI SPECIALI
19–apr Napoli – MANN Paolo Benvegnù incontra Riccardo Sinigallia. Inizio ore 16.00
20-apr Napoli – MANN Schowcase di presentazione di H3+ acustico. Inizio ore 18.00
22-apr Napoli – MANN Paolo Benvegnù incontra Niccolò Fabi. Inizio ore 16.00
25-apr Napoli – MANN apertura al concerto di Cristiano De Andrè
A sola una settimana dall’uscita, “H3+” ha ricevuto i consensi di alcune tra le principali testate nazionali. Rai News 24 ha presentato il disco “H3+” con un’intervista trasmessa il 22 marzo 2017.
Le canzoni dell’album “H3+” sono state trasmesse in anteprima a King Kong Radio 1 – un brano al giorno, dal 27 febbraio al 3 marzo.
“H3+” è stato presentato, con intervista e minilive, in tramissioni radio di qualità come:
King Kong Radio 1, il 3 marzo 2017
La Lingua Batte Radio 3, in onda il 12 marzo 2017
In più, è stato presentato, con un’intervista, all’interno del Gr Radio 3 del 3 marzo 2017
“Lui un giro nello spazio se l’è fatto eccome, tornando con un bottino che si intitola H3+. […].”
Il Fatto Quotidiano, intervista di Diletta Parlangeli del 3 marzo 2017
“Potenza del buon pop atomico, che rende felici senza motivi sensati.”
Vanity Fair, intervista di John Vignola – marzo 2017
“E’ un album musicalmente intenso […] ricco di suoni e sofisticate variazioni. Disco bellissimo, va detto.”
Il Manifesto, intervista di Stefano Crippa del 25 marzo 2017
“Un distillato di mille ricerche perse tra chiavi armoniche e parole appropriate, con quel tanto di elettronica che solleva dalla sedia […].”
Left, intervista di Tiziana Barillà del 4 marzo 2017
“[…] c’è davvero da rimanere affascinati – di più: rapiti – dall’abilità con cui Paolo Benvegnù crea una canzone d’autore dove un linguaggio espressivo attuale/moderno si lega in modo indissolubile a un respiro classico.”
BlowUp, recensione di Federico Guglielmi – marzo 2017
“Il risultato è un equilibrio perfetto tra parole e note.”
Mucchio, recensione di Davide Ferrario – marzo 2017
“Pensieri così profondi da mettere le verigini e da suggerire testi straordinariamente intensi e solenni e pretendere traiettorie melodiche di ampiezza galattica da parte dell’autore.”
Rockerilla, recensione di Elio Bussolino – marzo 2017
“Luce che traspare del tocco degli archi, dei fiati, dei pianoforti; e da quella voce intensa, profonda e unica cui non occorrono presentazioni.”
Rumore, recensione di Barbara Santi – marzo 2017
“Quegli spazi umani, troppo umani, in cui il collante tra gli esseri è fatto di ansie, desideri, odi, amori e vendette. Spazi che Benvegnù indica, descrive, mette in musica con una intensità quasi del tutto sconosciuta tra gli autori italiani: ogni ascolto di H3+ è nulla di più e nulla di meno di un dono.”
Repubblica.it, recensione di Carmine Saviano del 2 marzo 2017
A tre anni di distanza dal disco “Earth Hotel”, Paolo Benvegnù torna con un nuovo album di inediti, “H3+”, dedicato alla perdita, all’abbandono e alla rinascita, un’antologia di visioni, dove la grazia, la molecola alla base della vita, riempie gli spazi tra le emozioni, conservando la memoria di quello che siamo stati e quello che saremo.
“H3+”– lo ione triatomico d’idrogeno – è la particella alla base dell’Universo, la componente più diffusa nelle ampie regioni vuote che separano una stella dall’altra, testimone silenziosa dell’origine del mondo.
Benvegnù la prende come metafora, per elaborare dieci canzoni profonde e ispirate, dal sound inconfondibile: attraverso queste, come “Il Piccolo Principe“ di Saint Exupéry, lascia il pianeta Terra, incontra tutte le parti di se stesso, e alla fine fa ritorno, dimenticando quello è stato e comprendendo che al buio, una volta esplose le stelle, solo il cuore può vedere.
“H3+” conclude la trilogia iniziata da “Hermann” e “Earth Hotel”: un viaggio a tre tappe all’interno dell’anima.
(vv)
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