Recensioni e Interviste

Intervista a Cilio a pochi giorni dall’uscita del suo primo EP “20/22”

Disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 18 novembre “20/22”, il primo EP di Cilio. Quattro brani con cui l’artista si presenta al mondo con un sound pop funky inebriante e su cui è impossibile restare immobili.

Ecco la nostra intervista con Cilio!

Ciao Cilio, come ti sei avvicinato alla musica?

Diciamo che non c’è stato un vero e proprio avvicinamento. E’ stato più uno studiarsi per anni per poi incontrarsi. E’ stata lei che mi si è avvicinata sotto diverse forme, alla fine ho capito che era musica. Ho vissuto diverse fasi in questa relazione, prima da ascoltatore poi da scrittore e infine da cantautore. E’ un’evoluzione costante.

Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il tuo sound?

Nasco ascoltatore con le cassette di mio padre, quindi tutto il cantautorato italiano, Tutto. La mia fonte di ispirazione, la strada che ho preso in autonomia è il panorama hip hop degli anni 90, da quello più underground al più mainstream. Neffa, Frankie hi-nrg mc, Sangue Misto, DJ Gruff, colle der fomento, fino al primo Jovanotti gli articolo 31. Ho ascoltato molto i Beastie Boy e gli rhcp, appassionandomi in seguito a Eminem negli anni 2000. Negli ultimi anni mi sono appassionato molto a Daniele Silvestri e a tutta la scena musicale indie italiana che è nata. E’ una bella ventata.

E’ uscito il tuo primo EP, una raccolta dei tuoi brani pubblicati finora. Cosa rappresenta il titolo 20/22?

20/22 mette un punto. E’ una bandierina in mezzo alla linea della vita. Ad un certo punto vuoi raccogliere quello che hai fatto dentro uno scatolone e su questo scatolone ci metti sopra una scritta con un bel pennarello indelebile per capire cosa c’è dentro. La scritta è 20/22.

Qual è il brano che stato più apprezzato dal pubblico?

“Liberami dal male”. Ai concerti è quello che prende di più. E’ un brano liberatorio, è arrivato dopo un periodo in cui siamo rimasti chiusi in casa e la gente lo capisce. Porta ad urlare davvero, porta a muoversi. La gente si affeziona a questo brano quando lo sente live.

Invece qual è il pezzo a cui sei più legato?

Sono due in realtà: “vieni con me” perchè è il primo, quello da cui è nato tutto. “Accenti” perchè è il mio manifesto.

Il brano nato con più fatica?

Scappa via, l’ultimo che ho pubblicato. Racconta di una serata in cui hai forse bevuto un po’ troppo, ma non esagerato. Noti una ragazza o un ragazzo al banco e vorresti approcciare. In realtà vuoi evitare figure e l’unica cosa che desideri realmente è che lei, o lui, scappi via. Da qui il titolo, scappa via. E’ una speranza, un invito. Scappa via non farmi fare figuracce, non darmi delusioni. Racconta di una serata ma racconta di come nella vita le cose non le affrontiamo per paura del fallimento. La canzone parla di un bacio ma può essere declinata in tutte le cose che avremmo voglia di provare ma non facciamo per paura. Un po’ quello che ho sempre fatto io con la musica, fino ad ora.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ho altri brani pronti per la pubblicazione. Li pubblicherò nel corso del 2023, poi forse li chiuderò tutti in un primo disco, ancora non lo so. Mi piace questa libertà di poter cambiare in corsa, anche se con i prossimi lavori non sarò più così tanto libero. Ci sono delle novità, delle belle novità che portano il progetto ad un passaggio di livello. E poi voglio andare a suonare in giro. Insieme alla mia band si è creata un’alchimia incredibile, riusciamo a migliorare ad ogni live e riusciamo a trasmetterlo. Viviamo per questo, poter portare la nostra musica, le nostre parole i nostri brani a più persone possibili entrando in contatto con loro.

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— Onda Musicale

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