AnimaLucio è un progetto musicale che vede protagonisti alcuni dei musicisti che hanno suonato per molti anni con Lucio Battisti: Gianni Dall’Aglio (batteria), Massimo Luca (chitarra e voce) e Bob Callero (basso).
Li abbiamo contattati a pochi giorni dal concerto che faranno alla “barchessa” di Treviso, un locale storico che ha visto sul proprio palco moltissimi artisti nel corso degli anni. Ecco le risposte alle nostre domande in questa intervista.
Cosa significa per voi musicisti, (che siete stati tutti con Lucio) suonare ancora la sua musica?
“Per noi della band “ANIMALUCIO” suonare, cantare e raccontare aneddoti di vita vissuta accanto a Lucio ha due significati precisi. Il primo ha il sapore della festa e nel coinvolgere empaticamente la gente con le canzoni che sono state le colonne sonore della loro vita. Il secondo è quello di portare testimonianza di un periodo culturalmente ricco alle nuove generazioni.“
Nei prossimi giorni sarete ospiti alla Barchessa, un locale nel trevigiano ricco di storia che ha ospitato – negli anni – molta musica live. Che cosa significa per voi il contatto (anche ravvicinato) con il pubblico?
“Il 9 dicembre ci esibiremo in concerto al “Barchessa”, locale storico dove è corsa tanta buona musica del passato e riaperto da poco dopo anni di inattività.
Per noi l’obiettivo più importante che ci permette di salire su un palco è sicuramente quello di emozionare il pubblico emozionando noi stessi…. cercare di stabilire un contatto empatico suscitando forti emozioni.“
Lucio Battisti è stato uno dei più grandi in Italia e non solo. Raccontateci qualcosa di lui di poco noto e, perché no, magari anche di curioso.
“Noi stessi siamo stati contattati dalla maggior parte degli autori di libri sulla vita e le opere di Battisti per donare loro la nostra testimonianza su avvenimenti di vita vissuta insieme a lui…che dire…di quella volta che cambiai un accordo su “Il mio canto libero” tra le ire di Lucio…che poi non lo cancellò dalla registrazione…oppure di quella volta che giocando a pallone in strada fuori dallo studio Fonoroma di Cologno Monzese Lucio si ruppe un piede per cercare di prendere un pallone ad effetto che gli avevo lanciato io… Comunque il meglio di queste storie le racconteremo al Barchessa il 9 dicembre.“
Che cosa ne pensate della musica cantautorale dei giorni nostri?
“Diciamolo francamente….chi tira il carretto della discografia d’autore sono ancora i grandi “vecchi”…almeno quelli ancora in vita… Non vedo oggi un nuovo filone cantautorale degno di nota….“
E dei talent show?
“Esprimo la mia opinione… ma credo che anche Gianni e Bob siano d’accordo… I Talent Show sono un fenomeno televisivo dove la musica è il mezzo per arrivare al pubblico… Come tutti i programmi televisivi del momento l’obiettivo dei Network tv è quello di avere molta audience perchè ciò permette agli Sponsor di investire molto denaro… La Televisione non ha mai creato carriere…casomai le conferma o le promoziona. Mi colpisce e mi rattrista il cinismo di quei produttori televisivi che sfruttano la pelle dei giovani per raggiungere i loro scopi…. I ragazzi escono dal salotto di casa loro ed entrano in tv bypassando tutta la gavetta che serve alla formazione dell’artista…. Diventano strafamosi per 6 mesi…fino a che ne appare un altro che prende il loro posto e la consapevolezza che qualcuno ha giocato con le loro vite spesso li distrugge.”
Vedete qualche cantatore in grado di rappresentare, anche in parte, quello che è stato Lucio?
“Lucio Battisti e stato il più grande… e nessuno prenderà mai il suo posto…“
Che programmi avete per il futuro?
“Per il futuro prevediamo di continuare ad esibirci in pubblico e magari di scrivere anche qualche libro biografico che racconterà della “golden age” della musica italiana che ci ha visti testimoni oltre che partecipanti. Non siamo nuovi a queste esperienze.. Gianni ha scritto un bellissimo libro autobiografico dal titolo “BATTI UN COLPO”…ed io un manuale su come sopravvivere nel mondo della musica dal titolo “ROCK THE MONKEY”…“
