Recensioni e Interviste

2Moellers: oltre i sogni la realtà. L’intervista

foto artista
Matrici sonore che al futuro chiedono quiete e verità. Oltre i sogni c’è il vero, la verità, la concretezza del reale. E dunque “Kill Your Dreams” è un disco che custodisce un concetto che diviene anche un monito a procedere oltre quel tempo dentro cui investiamo risorse a sognare cose.

2Moellers torna in scena con un nuovo lavoro sonoro e digitale, come suo solito in bilico tra distopia e landscape. La particolarità di una produzione totalmente realizzata in cuffia e un meloni pot di Dance, IDM, Ambient, Techno, House e R’n’B. Senza dio apolidi di un futuro presente.

Secondo disco per Sandro Moeller. Il tuo moniker sembra parlarci di una doppia personalità… o sbaglio?

In realtà non è esattamente così. Il mio nome d’arte principale nasce da un nomignolo attribuitomi ormai 15 anni fa dagli amici facendo un po’ il gioco con il nome Trentemoller. Da quel momento è nato Sandro Moeller. 2Moellers è arrivato successivamente perché il progetto ha incluso un socio (che è anche mio fratello) poi uscito dal “gruppo”.

Ho tenuto in vita 2moellers perché nella mia testa resta un progetto aperto ad altri componenti.

Vero è che probabilmente ho, artisticamente parlando, più sfaccettature ed è per questo che i miei brani si prestano a diversi mondi, dalla dancefloor al teatro, passando per gli spot televisivi.

E in qualche modo tutto questo vive dentro la copertina di questo disco?

La copertina di questo disco è la visione di Elvezia Artist rispetto al concetto KYD. Idea che esprime una trasformazione che è più che altro un rivelarsi al mondo per quello che si è. Quindi più che una doppia personalità è quello che sinceramente siamo, nell’arte, nella vita, negli affetti.Questo album è difatti per me un passaggio, ma anche un nuovo punto di partenza. Già sono al lavoro sulla continuazione di questa manifestazione del mio essere, che è però ciò che realmente mi sento di esprimere di volta in volta. Trovo che le parole di Elvezia Artist siano le migliori per cogliere al meglio il significato della sua opera.

Esiste una dimensione analogica del tuo suono? Ci hai mai pensato?

A dire il vero l’album prodotto in studio ha diverse chiavi analogiche. Ancor di più ne ha il live che è volutamente ancor più analogico. Ciò perché è mia intenzione trasmettere quel concetto dal vivo tramite sintetizzatori e drum machine. Generalmente non mi piacciono i live uguali agli album fatti in studio. Il suono analogico mi aiuta ancor più a rimarcare questa differenza.

Uccidere i sogni perché una volta realizzato diventano realtà. Quanto tempo perdiamo a sognare i nostri sogni?

Direi che ogni qual volta si sogna senza agire, senza lavorare nella direzione del sogno stesso, si perde del tempo. Riflettendo bene, il sogno, inteso come desiderio di fare o di voler essere, è anche sinonimo di insoddisfazione. Se nella vita si è sereni con quello che già si ha o si è, probabilmente i sogni sono già stati realizzati e non se ne cercano altri.

Nella condizione più comune però tutti desiderano qualcosa, il tempo dedicato ad immaginare ciò senza un’effettiva messa in pratica è tempo sprecato. Per alcuni può essere tutta la vita, io stesso ho certamente sprecato anni ad immaginare obiettivi senza agire. A volte serve un trigger per mettere in moto un processo.

E su questo tema, pensando anche al video di “Get Down”, il disco può prendere anche una piega sociale?

Assolutamente sì, perché lo stesso concetto di KYD vuole spronare chiunque a rivelare il proprio essere. La realizzazione e l’eliminazione di un sogno ha a che fare con tutti gli aspetti della vita, lottare per i propri diritti ad esempio, per le pari opportunità, per una versione migliore di noi stessi, e di conseguenza del collettivo, è assolutamente un KYD. Esprimersi nella propria totalità è essenziale per raggiungere il senso della vita di ognuno di noi.

Qui il nostro articolo su “Kill Your Dreams”, il nuovo disco di 2Moellers, che è su Instagram e su Facebook.

— Onda Musicale

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