La notizia della morte di Jeff Beck (al secolo Geoffrey Arnold Beck) è arrivata come un tornado nelle redazioni di tutto il mondo.
Jeff Beck (24 giugno 1944 – 10 gennaio 2023) è stato sempre descritto come un musicista aperto alla collaborazione e sempre alla ricerca di nuove opportunità per esplorare nuovi generi e suoni. Le sue collaborazioni sono state spesso considerate come arricchenti per entrambe le parti e hanno portato a risultati musicali interessanti. Il suo stile chitarristico è stato spesso definito “visceralmente emozionale” e “tecnicamente audace“.
Proviamo a tracciare un ritratto del grande chitarrista inglese
Jeff Beck è stato un chitarrista e compositore inglese, noto per la sua carriera come solista e per aver suonato con gli Yardbirds e con il Jeff Beck Group. È considerato uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi e ha influenzato molti artisti successivi. Ha iniziato la sua carriera musicale negli anni ’60 con The Yardbirds e ha successivamente fondato il Jeff Beck Group, che ha pubblicato diversi album di successo. Nel 1975 ha intrapreso una carriera solista e ha pubblicato numerosi album di successo, tra cui “Blow by Blow” e “Wired“. Ha ricevuto numerosi premi per la sua carriera, tra cui un premio Grammy e un premio alla carriera venendo inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Jeff Beck è stato anche noto per la sua innovativa tecnica chitarristica e per aver sperimentato con diversi generi musicali, tra cui rock, blues, jazz e funk.
Il suo stile musicale
Lo stile musicale di Jeff Beck è caratterizzato dalla sua eccezionale abilità chitarristica e dalla sua capacità di sperimentare con diversi generi musicali. Inizialmente, la sua carriera è stata fortemente influenzata dal rock e dal blues, ma ha successivamente esplorato il jazz e il funk, creando un suono unico e innovativo. Beck è noto per la sua abilità nell’uso di tecniche di chitarra come il vibrato, il bending, il tapping e il fingerpicking. Ha anche utilizzato effetti come il wah-wah, il fuzz e il delay per creare un suono distintivo. Ha spesso utilizzato una chitarra Fender Stratocaster (celebre quella con body bianco e manico in palissandro), ma ha anche suonato altri tipi di chitarre come Gibson Les Paul e Fender Telecaster. Il suo stile è stato molto influente per molti chitarristi rock e blues, e ha anche ispirato molti artisti di altri generi musicali.
Con gli Yardbirds
Jeff Beck è stato un membro degli Yardbirds dal 1965 al 1966. Ha preso il posto di Eric Clapton come chitarrista principale della band, e ha suonato con la band durante il loro periodo più creativo e commercialmente di maggior successo. Con Jeff Beck, The Yardbirds hanno registrato alcuni dei loro più grandi successi, tra cui “Heart Full of Soul“, “For Your Love” e “Shapes of Things“. Durante il suo periodo con la band, Beck ha portato un nuovo livello di abilità chitarristica ed espressività nella musica dei Yardbirds. Ha introdotto nuove tecniche come il feedback e la distorsione, e ha dato un contributo significativo alla loro evoluzione verso un suono più duro e psichedelico. Beck ha lasciato la band nel 1966 a causa di divergenze artistiche, ma ha continuato a rimanere in contatto con i membri e ha collaborato con loro in seguito. La sua esperienza con i Yardbirds ha avuto un’influenza significativa sulla sua carriera successiva come solista e con la Jeff Beck Group.
La nascita del Jeff Beck Group
Dopo aver lasciato gli Yardbirds, Jeff Beck ha fondato il Jeff Beck Group nel 1968. La band era composta da molti musicisti di talento, tra cui il cantante Rod Stewart e il bassista Ronnie Wood (futuro chitarrista dei Rolling Stones). Con il Jeff Beck Group, Beck ha pubblicato diversi album di successo, tra cui “Truth” e “Beck-Ola“, che hanno mostrato il suo straordinario talento chitarristico e la sua capacità di sperimentare con diversi generi musicali. La band ha suonato una miscela di rock, blues, jazz e funk, creando un suono unico e innovativo. Beck ha utilizzato tecniche di chitarra innovative e ha collaborato con i membri della band per creare arrangiamenti complessi e dinamici. La band ha anche scritto alcune canzoni di successo, tra cui “I Ain’t Superstitious” e “Rice Pudding“. Il Jeff Beck Group ha avuto un grande successo negli anni ’60 e ’70, ma Beck ha deciso di intraprendere una carriera solista nel 1975. Tuttavia, i membri della band hanno continuato a lavorare insieme in varie configurazioni e hanno mantenuto una stretta amicizia.
La sua carriera solista
Jeff Beck ha intrapreso una carriera solista nel 1975, dopo aver lasciato il Jeff Beck Group. Ha iniziato la sua carriera solista con l’album “Blow by Blow“, che è stato un successo commerciale e ha ricevuto recensioni positive dalla critica. L’album ha mostrato la sua abilità chitarristica e la sua capacità di sperimentare con diversi generi musicali, tra cui il jazz e il funk. In seguito ha pubblicato altri album di successo come “Wired“, “There and Back” e “Flash“. Ha continuato a sperimentare con diversi generi musicali e ha collaborato con molti artisti di fama internazionale, tra cui Jan Hammer, Stevie Wonder e Tina Turner. Ha anche continuato a suonare il rock e il blues, e ha spesso fatto tributo ai suoi idoli come Les Paul e B.B. King. Ha anche creato musica per colonne sonore di film e programmi televisivi. Jeff ha ricevuto numerosi premi per la sua carriera solista, tra cui un premio Grammy e un premio alla carriera dalla Rock and Roll Hall of Fame. Ha continuato ad esibirsi e registrare musica fino ad oggi, e rimane una figura chiave nella scena musicale mondiale.
La sua discografia
La discografia di Jeff Beck comprende molti album pubblicati sia come membro degli Yardbirds e The Jeff Beck Group, che come solista. Di seguito è riportato un elenco delle sue pubblicazioni.
- Come membro degli Yardbirds:
- “For Your Love” (1965)
- “Heart Full of Soul” (1965)
- “Having a Rave Up” (1965)
- “Roger the Engineer” (1966)
- Come membro del Jeff Beck Group:
- “Truth” (1968)
- “Beck-Ola” (1969)
- “Rough and Ready” (1971)
- “The Jeff Beck Group” (1972)
- Come solista:
- “Blow by Blow” (1975)
- “Wired” (1976)
- “There and Back” (1980)
- “Flash” (1985)
- “Jeff Beck’s Guitar Shop” (1989)
- “Crazy Legs” (1993)
- “Who Else!” (1999)
- “You Had It Coming” (2001)
- “Jeff” (2003)
- “Emotion & Commotion” (2010)
- “Live+” (2015)
- “Loud Hailer” (2016)
- “Beck01” (2019)
- Dischi Live:
- “Jeff Beck Group Live” (1972)
- “Jeff Beck with the Jan Hammer Group Live” (1977)
- “Jeff Beck Live” (1981)
- Live At BB King Blues Club
- Live in Tokyo 99
- Official Bootleg USA ’06
- Live at Ronnie Scotts
- Live and Exclusive from the Grammy Museum
- Rock & Roll Party: Honoring Les Paul
- Tokyo 2014 First Night
- Live+ 2015
- “Jeff Beck and the Big Town Playboys Live at Ronnie Scott’s” (1991)
- “Jeff Beck and Eric Clapton Live at the Hollywood Bowl” (1992)
- “Jeff Beck and the Jan Hammer Group Live” (2000)
- “Performing This Week…Live at Ronnie Scott’s” (2008)
- “Live at the Hollywood Bowl” (2017)
Questi album catturano la sua esibizione in diverse occasioni e mostrano la sua grande capacità di suonare in una varietà di contesti, dalle piccole sale da concerto ai grandi festival. Jeff Beck mostra anche la sua enorme abilità di adattarsi a differenti formazioni e generi musicali, e la sua interazione con altri artisti.
Con altri musicisti
- 1990 – Jon Bon Jovi – Blaze of Glory (colonna sonora film Young Guns II – La leggenda di Billy the Kid)
- 1992 – Jeff Beck & Jed Leiber – Frankie’s House (colonna sonora)
- 1992 – Roger Waters – Amused to Death
- 1993 – Crazy Legs (cover di Gene Vincent)
- 1992 – Duff McKagan – Believe in Me
- 2013 – Roger Taylor – Fun on Earth
- 2019 – Hollywood Vampires – Rise
- 2022 – 18 (con Johnny Depp)
- 2022 – Patient n.9 (con Ozzy Osbourne)
La sua vita privata
Non ci sono molte informazioni disponibili sulla vita privata di Jeff Beck. È stato sposato una volta, con Sandra Dickinson, ma il matrimonio è finito con il divorzio. Non ha figli. Beck era noto per essere riservato riguardo alla sua vita privata e non mai stato particolarmente attivo sui social media. Ha evitato di parlare della sua vita privata nei media e nelle interviste, concentrandosi principalmente sulla sua musica. Non ci sono molte informazioni sulla sua vita privata, ma è stato spesso descritto come un musicista dedicato e appassionato.
Beck è stato anche noto per la sua generosità verso le organizzazioni benefiche. Ha supportato organizzazioni come MusiCares, il Nordoff-Robbins Music Therapy Center e la Little Kids Rock. Inoltre, ha anche partecipato a numerosi eventi di beneficenza e concerti per raccogliere fondi per cause importanti e benefiche.
Il rapporto con gli altri musicisti
Jeff Beck è stato amico di molti musicisti famosi nel corso della sua grande carriera. Ha suonato e collaborato con molti artisti di fama internazionale, e ha spesso espresso il suo rispetto e l’ammirazione per i suoi colleghi musicisti.
Una delle sue amicizie più importanti è stata quella con Eric Clapton, di cui ha preso il posto negli Yardbirds, e in seguito in varie occasioni come solisti, per esempio nel 1992 hanno suonato insieme al Hollywood Bowl. Beck e Clapton sono stati spesso descritti come due dei migliori chitarristi del mondo, e la loro amicizia è stata celebrata in molti articoli e libri sulla storia del rock.
Jeff Beck ha anche avuto una lunga amicizia con Rod Stewart, con cui ha suonato nel Jeff Beck Group e successivamente in varie occasioni. Ha anche collaborato con molti altri artisti di fama internazionale, come Stevie Wonder, Tina Turner e Jan Hammer.
Jeff Beck è stato anche amico di molti musicisti del mondo del blues, come B.B. King e Buddy Guy, ed è stato spesso descritto come un grande ammiratore della musica blues. Ha anche espresso il suo rispetto per i chitarristi jazz come Wes Montgomery e George Benson. In generale, Jeff Beck è stato descritto come un musicista rispettato e ammirato dai suoi colleghi e ha avuto molte relazioni positive con i musicisti con cui ha lavorato.