É uscito venerdì 9 dicembre 2022 “Le mie cose“, il nuovo singolo di Manlio Maresca, fuori su tutte le piattaforme digitali.
Un nuovo capitolo e primo assaggio di un disco in uscita per Record Y per il refrattario ed eclettico chitarrista classe 1977, Manlio Maresca, oggi di stanza a Berlino. Maresca ha fatto dell’estetica del rumore e la poetica dell’errore due componenti fondamentali della sua musica, dando vita a varie esperienze sonore internazionali tra cui quella dei Neo e degli Andymusic.
Gli abbiamo chiesto di parlarci di Record Y, la sua etichetta, Berlino e del suo nuovo singolo. Ecco com’è andata.
Come mai hai scelto il titolo “Le mie cose” per identificare questo singolo?
«Attrae anche me avere una cosa addosso che sanguina per 5 giorni e non muore, ecco andare nei luoghi abbandonati è una cosa che se non la faccio per 5 giorni al mese muoio».
Come nasce la tua collaborazione con Record Y? E qual è oggi il ruolo di un’etichetta discografica nel 2022?
«Io e Frank ci conosciamo oramai da anni , siamo legati soprattutto dal gusto amaro di non prenderci mai sul serio. L’etichetta è un supporto fondamentale per noi musicisti che siamo costantemente impegnati nello sviluppo della musica.»
Cosa ti ha portato a Berlino e cosa ti ha fatto rimanere?
«Da un po’ di tempo mi sto interessando a certi suoni provenienti dall’uso di sintetizzatori, computer, anche la distorsione e l’uso improprio di strumenti come mixer , microfoni a contatto ecc… Quello che mi ha convinto a rimanerci oltre alle suddette caratteristiche è un estrema professionalità da parte di fonici, locali attrezzati e tutto ciò che circonda questo ambiente.»
Tra le tue numerosissime esperienze, moltissime sono state internazionali. Cosa pensi della scena musicale underground italiana?
«Non penso che esista ancora una scena underground italiana, ma ci sono numerosi progetti che fanno cose spaventose, ma sono fenomeni rari e che trovano non poche difficoltà ad affermarsi.»
Qualche nome da segnalarci?
«Sicuro, “No Y banda” con Rix ed Emanuele Tommasi. Sono stra-geniali ed hanno un gran tiro. I “Testa de porcu” e gli “Spatterpink” entrambi partoriti dalla squinternata mente di Diego D’Agata potrebbero squallide il cervello ad un tirannosauro.»
Come è nato il brano “Le mie cose”? E sentiti libero di essere il più nerd possibile.
«Come nascono la maggior parte dei miei pezzi, giocando come un pupetto pericoloso per l’organigramma della società»