Salire sul palco con un gruppo e continuare a farlo per vent’anni, in un susseguirsi di festival, concerti, eventi, album e collaborazioni che pochi possono annoverare in Italia.
Gli NH3 di Pesaro sono una di quelle band che possono dire di aver fatto tutto questo. E mentre la loro corsa inarrestabile continua, scattano una diapositiva di questo momento con il singolo “Take Your Time”. E anche noi, su Onda Musicale, abbiamo voluto immortalare questo momento con un’intervista esclusiva.
Come siete cambiati voi come band in questi vent’anni? E come è cambiato il punk e la musica in generale?
Ciao! Siamo cresciuti come persone e come esseri umani e questo ha fatto si che il cambiamento si riflettesse sulla band, sul modo di intendere la musica. Sai che non lo so in che modo, nello specifico sia cambiata la musica e il punk? Forse sono semplicemente rimasti gli stessi in un contesto completamente diverso che anziché considerare la musica, quella punk nello specifico, una possibilità, la vedono come trend da seguire.
Qual è il consiglio che dareste ad un gruppo di adolescenti affinché possano godere di una carriera musicale longeva e sana con gli amici coi quali stanno iniziando a muovere i primi passi come band?
Essere amici prima di essere una band. Costruire un rapporto solido, fare esperienze, non cercare per forza la via più breve, ascoltare musica insieme, confrontarsi e anche scontrarsi (non fisicamente) se necessario. Non esistono case senza fondamenta che stanno in piedi a lungo.
“Take Your Time” è il vostro nuovo singolo. Da dove nasce questo brano e come mai pubblicarlo proprio oggi, raggiunto il traguardo dei vent’anni di carriera?
Dall’esigenza di rallentare i ritmi dopo vent’anni trascorsi in giro per l’europa correndo. Una metafora della vita, se vogliamo. Qualcuno diceva “produci, consuma, crepa”! Viviamo in un contesto affannoso, iperproduttivo, in cui devi funzionare prima di essere e questo ci ha portato a riflettere sul valore del tempo, sul bisogno di fermarsi a vedere chi siamo diventati, la strada fatta per goderci il panorama a vent’anni dall’inizio.
Avete collaborato alla produzione con Simo Perini, musicista e produttore attivo con vari progetti anche oltreoceano. Quale è stato il suo contributo alla realizzazione di “Take Your Time”? Dove ha fatto realmente la differenza?
Simo ha un’esperienza incredibile che, messa a disposizione nella stesura del singolo, ha dato a “Take Your Time”, il sound e il tempo giusto. Ha rivoluzionato il nostro modo di comporre e intendere un brano.
Siete molto attivi in Germania, infatti il vostro tour celebrativo si rivolge quasi esclusivamente a quei territori. E in Italia? Impossibile vedervi da queste parti?
Questione di opportunità, all’estero ci sono, qua, molte meno.
Se doveste descrivere con tre aggettivi ciascuno dei vostri album, quali scegliereste?
30 agosto 2002: scanzonato, adolescenziale, divertente
Eroi Senza Volto: sperimentale, inclusivo, consapevole
Rise Up: combat, resistente, coinvolgente
Hate and Hope: passionale, riflessivo, generoso
Superhero: introspettivo, intimo, potente
Siete soddisfatti del percorso fatto in queste due decadi di musica?
Si, molto. Se ci ripenso, è stato incredibile.
Cosa possiamo aspettarci invece dagli NH3 nel futuro?
Ora siamo in tour e abbiamo tutta l’intenzione di godercelo dopo i due anni di pandemia. Vedremo cosa ci lascerà questo ennesimo viaggio. Grazie dello spazio che ci avete concesso!