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“The last of us”, una serie TV da … ascoltare

Ispirato a un noto video game, la serie TV “The Last of us” ha debuttato il 15 gennaio con visualizzazioni record anche grazie a una ricca colonna sonora.

La serie TV “The Last of us” è l’adattamento televisivo dell’omonimo videogioco del 2013. La serie è creata da Craig Mazin e Neil Druckmann ed è una produzione canadese. Ha debuttato su HBO in streaming mondiale il 15 gennaio 2023 e il 27 gennaio già è stata riconfermata la seconda stagione. Il primo episodio è stato seguito da 4,7 milioni di telespettatori negli USA solo sul canale HBO che lo ha distribuito. Si è trattato del secondo più grande debutto dal 2010 dopo House Of Dragons.

La serie in Italia è trasmessa da Sky Atlantic e in streaming su “Now”. Nel resto del mondo, la serie è trasmessa in Australia, Canada, India, Nuova Zelanda, Germania, Austria, Svizzera, Irlanda e Regno Unito.

The Last of us
La trama di The Last of Us

L’ambientazione è post-apocalittica. Venti anni dopo lo scoppio di una pandemia da Cordyceps che trasforma gli esseri umani in zombie, un contrabbandiere di nome Joel – privo di scrupoli e di ogni speranza nell’umanità – è costretto a viaggiare in circostanze estreme attraverso gli USA insieme a Ellie, una quattordicenne che non ha mai vissuto fuori dall’area di quarantena. Il viaggio che doveva essere solo una questione di “affari”, si trasforma in qualcos’altro – simile a una “missione”. Un viaggio più lungo del previsto, epico, atroce, pieno di misteri e della scoperta di come Ellie – probabilmente immune al virus – potrebbe essere l’unica salvezza per quel che resta dell’umanità non contagiata. Mentre Joel scopre di essere il padre di Ellie …

La colonna sonora e altri inserimenti musicali

La colonna sonora di “The Last of us” è stata composta da David Fleming e Gustavo Santaoalla, compositore di musiche anche dell’omonimo videogioco e della sigla di apertura. Quest’ultimo ha dichiarato di essersi ispirato alle musiche di precedenti suoi lavori cinematografici e per la TV come “Making a Murderer” e “Jane The Virgin”.

Ma a parte la colonna sonora di sottofondo, la serie attinge e ripropone in ciascun episodio brani musicali di successo del passato, usati per commentare apposite scene. I brani vengono “citati” e non scelti a caso perché il testo in un modo o nell’altro “racconta” i pensieri dei protagonisti, quasi fossero parte dello screenplay.

L’episodio 7 di The Last of us con i successi di Etta James, A-ha e Pearl Jam

Dopo la commovente inserzione di “Long long time” di Linda Ronstadt e di “Never Let me Down Again” dei Depeche Mode nell’episodio 6 a commento di due momenti forti nello svolgimento della serie TV, l’episodio 7 si rivela fino a questo punto quello più “musicale”, più ricco di citazioni di interi brani.

Il titolo dell’episodio è “Left behind” ed è basato sulla “ricostruzione” del passato di Ellie (interpretata da Bella Ramsey), attraverso una serie di flashback durante una notte in cui lei e la sua migliore amica Riley (interpretata da Storm Reid) si trovano in un centro commerciale abbandonato.

Fin dalle prime scene dei flashback, si intuisce che la musica avrà un ruolo fondamentale nell’episodio. Mentre scorrono le immagini dei ricordi di Ellie che corre nella palestra della sua scuola ascoltando sul suo walkman “All or None” dei Pearl Jam, si passa alla scena di una pila di cassette tra cui si intravedono “Tell Mama” di Etta James e la raccolta Headlines and Deadline: The hits of A-ha.

Diversi brani di entrambi gli album si ascolteranno in seguito nell’episodio.

The Last of us
Screenshot di “The Last of us”
L’inserimento di “I got you babe” di Etta James nel 7° episodio

La cover di Etta James del duetto classico di Sonny & Cher appare nell’episodio perché già citato anche nel videogioco da cui trae ispirazione e nelle stesse circostanze: l’esplorazione di un centro commerciale abbandonato. Nel videogioco, Riley suona la canzone per Ellie, ballano insieme e poi si scambiano un bacio. Nella serie TV, la sequenza è diversa e il brano di Etta James viene proposto perché Ellie ripercorre i suoi ricordi e i suoi tesori: la cassetta di Etta James, il libro di barzellette su Will Livingston e i suoi fumetti.

Take on Me, nella scena chiave

Il brano “Take on me” degli A-ha – usato nella versione unplugged come brano per il trailer di lancio della serie a dicembre 2022 – compare nell’episodio in entrambe le versioni. L’iconico riff del brano parte in sottofondo quando Ellie e Riley – nella loro esplorazione notturna del centro commerciale –  scoprono con meraviglia che la scala mobile è ancora funzionante. La canzone con il suo ritmo e il synth incalzante conferisce alla sequenza, la sensazione di due ragazze che attraversano spensierate un centro commerciale. È vero, l’ambiente è desolante e desolato, saccheggiato, ricoperto di detriti e calcinacci da vero scenario post-apocalittico, ma per Ellie quella è una novità e la scoperta di un mondo “nuovo”.

L’inserimento di Take on me coglie perfettamente la gioiosa esplorazione delle due ragazze. Inoltre, la scena contiene un riferimento al testo della canzone stessa nel momento in cui Ellie lanciandosi di corsa giù per la scala mobile, grida verso Riley “Sto venendo da te!”, come lo speculare “I’m coming for your love, ok” cantato da Morten Harket nel brano originale. Una citazione che non capita casualmente perché sottolinea subito dopo la scena del bacio tra Ellie e Riley.

Differenze con il videogioco

Nella seconda parte del videogioco, Ellie, invece, canta e suona alla chitarra Take on me nella versione “unplugged”, più lenta, struggente e triste rispetto al ben noto riff. La canta mentre piange la perdita devastante della sua ragazza Dina, rendendo il brano comunemente associato all’eccitazione della prima cotta, qualcosa di più romantico e tragico allo stesso tempo. Per la protagonista – sia della serie TV che del videogioco – il brano degli a-ha “Take on me” in entrambe le versioni è sicuramente un brano associato all’amore nel suo lato ottimista e spensierato e in quello tragico della perdita e dell’abbandono. Anche nella serie TV, infatti, Ellie e Riley non avranno modo di vivere una relazione romantica, perché finirà in tragedia.

Continuando l’esplorazione del centro commerciale, le ragazze si imbattono in una tradizionale giostra a cavalli, un carillon. Il momento è sottolineato dal brano “Just like Heaven” dei The Cure.

The Last of us
“All or None” e “Future Days” dei Pearl Jam

L’inserimento di questo brano nell’episodio “Left Behind” è interessante perché non è citato nel videogioco. Bensì compare un altro brano sempre dei Pearl Jam, “Future Days”. Allo stesso tempo, però, il brano Future Days è comunque citato in un’altra scena toccante della serie TV “The Last of Us”, in cui i versi “If I ever were to lose you / I’d surely lose myself” commentano il profondo legame tra Joel e Ellie, e la protagonista tornerà a cantare quella canzone ogni volta che pensa a Joel.

Nell’episodio precedente – l’episodio 6 – Future Days è la canzone preferita di Joel. Durante il viaggio, Joel confessa che gli sarebbe piaciuto diventare un cantante e quando Ellie insiste perché lui canti, Joel intona “Future Days” dei Pearl Jam.

All or None”, invece, viene inserita nella sequenza in cui Ellie ricorda altri momenti trascorsi a scuola. Il brano si apre con i versi “It’s a hopeless situation” riflettendo la situazione senza speranza di Ellie perdurante nella serie, così come “I try to run on” suonano quasi come una dichiarazione della protagonista di andare avanti nonostante tutto.

Il successo della serie

Sia critica che pubblico hanno ampiamente dimostrato di apprezzare la serie TV canadese “The Last of Us”. Un plauso universale, cosa più unica che rara. La prima stagione ottiene il 97% dei consensi della critica per aver mantenuto gli aspetti più avvincenti della storia originale del videogioco con un approfondimento della storia nella serie, collocando “ The Last of Us” tra i migliori adattamenti di videogiochi di tutti i tempi.

Gli amanti della musica e di questo genere cinematografico hanno anche qualche ragione in più: una serie da vedere e da ascoltare.

— Onda Musicale

Tags: Pearl Jam, Depeche Mode, The Cure
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