“Il mio grido per te” è l’ultimo estratto dall’interessante lavoro “Nato nel medioevo”.
Luca Ploia è un cantautore nato nel 1969 a Brescia. Dopo aver studiato canto, pianoforte, teatro ed aver compiuto mille lavori, lascia la musica in secondo piano per sviluppare l’arte della pasticceria. Coltiva da sempre una passione per le canzoni italiane avendo sempre come riferimento il “Festival della canzone di Sanremo”.
La discografia
Dopo un primo album autoprodotto “Bellissimo” (2016) continua a scrivere canzoni e melodie abbozzate fino al 2019 quando conosce Paolo Salvarani (produttore) e Antonio Giovanni Lancini (arrangiatore e produttore), con i quali inizia una collaborazione per la realizzazione di un progetto che lo caratterizzi e che ne esprima la sua vera essenza.
Nasce così “Nato nel medioevo” pubblicato nel novembre 2021 e da cui sono stati estratti i singoli “Buongiorno amore”, “La felicità è una questione di spazio” e “Proibito svanire”. L’estratto più recente è “Il mio grido per te”. Conosciamolo meglio con una breve intervista.
Descriviti in 5 righe. Da dove vieni, il genere che proponi. Dacci dei riferimenti ad artisti a cui ti ispiri.
Come tanti musicisti vengo da un passato di cover band in giro per i locali di Brescia. Poi in seguito ho trovato la mia giusta dimensione musicale proponendo un cantautorato ispirato a grandi nomi come Rino Gaetano, Lucio Battisti, Renato Zero ma cercando di rielaborare materiale inedito che possa rappresentarmi.
Cosa ti spinge a fare musica?
Il piacere di comporla, di vederla crescere e soprattutto la grande soddisfazione di vederla cantare dal pubblico.
Perché hai intitolato il disco così?
“Nato nel Medioevo”, a parte l’ironia della congiunzione dell’età, è un omaggio sentimentale a questo periodo, spesso descritto e ricordato con accezione negativa. Ma in realtà ho voluto prendere il buono del Medioevo: approfondendolo a livello storico si trovano altissimi momenti di poesia, musica, arte figurativa. E soprattutto l’Amore Cortese ed i valori semplici di una volta (il pane caldo, una coperta, le risate) che si ritrovano nelle mie canzoni.
Qual è il brano dell’album a cui sei più affezionato? Raccontaci un aneddoto sulla realizzazione del disco.
“Buongiorno amore”, il primo singolo estratto perché ha dato il via a tutto il lavoro. Vuole regalare ottimismo, passione e nostalgia. Un aneddoto particolare è sul brano “Una felicità è una questione di spazio”, una canzone pubblicata in un momento particolare come una pandemia, dove eravamo rinchiusi. Questa canzone ci ha dato una speranza in più di uscirne anche riflettendo dentro noi stessi.
Luca Ploia, che farai nei prossimi mesi?
Ad aprile saremo già in sala di registrazione per il nuovo album. Un album totale che darà un’immagine più completa dell’arte che rappresento, cercando di approfondire tutti gli aspetti: ironici, umani, sentimentali. Abbraccerò anche nuovi generi musicali che mi hanno appassionato di recente.