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Roger Waters inizia il tour italiano: “Se volete ascoltare i Pink Floyd ma non le mie idee politiche, andate a fare in culo al bar”

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Al concerto di Roger Waters al forum di Assago – poco prima dell’inizio – sui grandi schermi a forma di croce dentro la platea, appaiono delle scritte.

“Se siete qui per ascoltare le canzoni di Pink Floyd, ma non le mie idee politiche 
siete pregati di andare a fare in culo al bar”

Se qualcuno sperava ancora nelle reunion dei Pink Floyd ora avrà le idee più chiare

La cosa più impressionante dello show di Roger Waters, 79 anni, al quale la Germania sta chiudendo le porte impedendogli di portare il suo concerto – per adesso due date del “this is no a drill” tour a Francoforte e Monaco – e sta girando il mondo è la scenografia. 8 megaschermi montati su una struttura a forma di croce e all’inizio dello show (esattamebte alla seconda canzone) si alza sopra il palco mostrando la band, che non si era mai vista sino a ora.

Gli U2 avevano fatto una cosa simile ma lo schermo (enorme) era solo orizzontale e si allungava sopra tutta la passerella. Quel genio immenso di Roger Waters ha superato quell’estetica con un’esplosione di immagini che lasciano basiti. Foto enormi virate sul colore rosso che mostrano la faccia di Ronald Reagan e la scritta che recita : «quest’uomo ha ammazzato più di 30000 persone».

I presidenti Usa, da Reagan a Obama, da Trump a Biden, vengono accusati di essere criminali di guerra. Ci sono le agghiaccianti immagini accompagnate da un «free Julien Assange» che le diffuse, in cui due reporter e otto civili vengono uccisi per errore da militari americani a Baghdad. C’è un elenco di fuck che copre dall’antisemitismo al patriarcato alla guerra al terrore. Si esaltano i diritti dei palestinesi, degli yemeniti, dei trans, i diritti umani. Si critica la corsa agli armamenti nucleari che potrebbe lasciare spazio alla costruzione di ospedali. Waters (forse) spazia fin troppo e approfondisce troppo poco.

Come quando compaiono i nomi di decine di martiri innocenti delle oppressioni che flagellano chiunque in questo mondo cerchi, in quanto minoranza, di far valere le proprie ragioni. C’è spazio per i saluti al pubblico e l’ex genio creativo dei Pink Floyd si dice emozionato nel salutare il pubblico italiano perché, dice: «mi avete sempre voluto bene».

La canzone che ha aperto il concerto è stata “Comfortably Numb“, nella versione da lui riadattata (e non propriamene amata da molti fan) e completamente priva dei due magnifici assoli di chitarra.

Il racconto

Durante lo show Roger ha raccontato molti aneddoti della sua vita professionale e privata, come quando con sua moglie (incinta) si trovava in Toscana e ha detto in italiano all’autista “guida piano per favore, mia moglie aspetta un bambino“. Roger ha raccontato molto di Syd Barrett e durante il concerto sugli schermi sono state proiettate le foto di tutti i Pink Floyd. Tranne David Gilmour.

Ad un certo punto compaiono dal nulla dei proiettori laser che creano 8 prismi che ricordano la copertina dell’album incorniciando gli schermi: l’effetto è notevole, come vedete dalla foto.

La scaletta (si replica stasera, poi ancora il 31 marzo e 1° aprile; poi il ritorno a fine aprile a Bologna per altre tre date, 21, 28 e 29)
  • Comfortably Numb – Cover di Pink Floyd
  • The Happiest Days of Our Lives – Cover di Pink Floyd
  • Another Brick in the Wall, Part 2 – Cover di Pink Floyd
  • Another Brick in the Wall, Part 3 – Cover di Pink Floyd
  • The Powers That Be
  • The Bravery of Being Out of Range
  • The Bar
  • Have a Cigar – Cover di Pink Floyd
  • Shine On You Crazy Diamond (Parts VI-VII, V) – Cover di Pink Floyd
  • Wish You Were Here – Cover di Pink Floyd
  • Sheep – Cover di Pink Floyd

Set 2:

  • In the Flesh – Cover di Pink Floyd
  • Run Like Hell – Cover di Pink Floyd
  • Déjà Vu
  • Déjà Vu (Reprise)
  • Is This the Life We Really Want?
  • Money – Cover di Pink Floyd
  • Us and Them – Cover di Pink Floyd
  • Any Colour You Like – Cover di Pink Floyd
  • Brain Damage – Cover di Pink Floyd
  • Eclipse – Cover di Pink Floyd
  • Two Suns in the Sunset – Cover di Pink Floyd
  • The Bar (Reprise)
  • Outside the Wall – Cover di Pink Floyd
La band

Roger Waters è la voce solista, ma suona anche la chitarra, il basso e il piano. Accanto a lui sul palco per questo tour “This is Not a Drill” ci sono Jonathan Wilson alla chitarra e voce, Dave Kilminster sempre chitarra e voce, Jon Carin alle tastiere, chitarra e voce, Gus Seyffert al basso e voce, Robert Walter alle tastiere, Joey Waronker alla batteria, Shanay Johnson alla voce, Amanda Belair alla voce e Seamus Blake al sassofono. Il concerto prevede venti brani classici dei Pink Floyd e Waters, ma anche una nuova canzone intitolata The Bar.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/David Gilmour/Roger Waters/Syd Barrett
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