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Phil Spector, ascesa e declino del muratore della musica

Phil Spector è uno dei personaggi più influenti del rock. Ha saputo trascendere il ruolo del produttore. E ha saputo farsi odiare.

Quando ci metti lo zampino

Phil Spector è innanzitutto stato un produttore, e quello del produttore è un ruolo fondamentale per un artista. È colui che plasma il suono che uscirà dagli altoparlanti, e non a caso è oggi una delle figure più importanti per la buona riuscita di un disco.

Ne sanno qualcosa, per esempio, i Coldplay, che, dopo il capolavoro Parachutes, non sono riusciti a raggiungere lo stesso livello qualitativo (anche se a me i dischi successivi piacciono, francamente) fino a quando non hanno iniziato a lavorare con Brian Eno, e hanno fatto uscire il loro (a mio parere) ultimo capolavoro, Viva La Vida.

Ecco, tutto questo non sarebbe stato possibile senza Phil Spector.

Si devono a lui alcune delle più grandi novità in fatto di gestione dei suoni e dei brani. Vero e proprio artista, ha composto, arrangiato e anche eseguito alcuni dei più importanti brani della storia del rock.

Un muro di suono

Ovviamente Phil Spector fa rima con Wall Of Sound, la sua invenzione più famosa. Ma che cos’è il Wall Of Sound?

In effetti non è cosa complicata. L’idea, nata in collaborazione con Larry Levine all’interno dei Gold Star Studios di Los Angeles nei primi ‘60, è quella di rendere il suono più denso, in modo che il rendimento del disco fosse maggiore.

Immaginatevi giovani e frenetici, con una coca in mano, un paio di occhiali da sole e un giubbino di pelle con il colletto alzato. Siete al bar con i vostri amici e mettete una monetina dentro il juke-box per ascoltare qualcosa con cui ballare. Ovvio, più è pregno il suono, meglio si balla. Ecco, l’intuizione nasce proprio da questo: rendere maggiormente accattivanti i dischi da far passare in radio o nei juke-box (e a casa, ovviamente).

Ma come si fa?

È un po’ come una ricetta. Prendete un bel brano, dal ritmo interessante e possibilmente cantato da una o più belle voci. Aggiungete un pizzico di band composta dai soliti basso-chitarra-batteria. E poi montate tutto con un’orchestra sinfonica raddoppiata o triplicata. Alla fine, una spruzzatina di eco e riverberi.

“Stavo cercando un suono, un suono così forte che anche se il materiale non fosse stato il massimo, il suono avrebbe supportato il disco. Si trattava di aumentare, aumentare. Tutto si incastrava come un puzzle”

Credo fosse davvero la prima volta che un orchestra intera entrasse in uno studio di registrazione pop-rock

Le prime ad usufruirne furono le Ronettes, gruppo doo-wop capitanate da Ronnie Spector (la moglie). Prodotte proprio da Phil Spector, vennero usate come cavie per quella che sarà una delle più grandi innovazioni discografiche della storia della musica. L’esempio iconico per comprendere meglio di cosa fosse il Wall Of Sound può essere Bridge Over Troubled Water, di Simon & Garfunkel.

Ehm… What’s up Doc?

Siccome non ci è dato saperlo (Phil Spector muore per complicazioni da Corona Virus nel gennaio del 2021), ho immaginato il momento in cui è stato arrestato per l’omicidio di Lana Clarkson, modella e attrice statunitense.

Davanti allo specchio, vede tutta la sua vita scorrergli davanti: i successi, le tragedie, le violenze subite e quelle date, l’alcol, le droghe. E come Bugs Bunny si chiede: “Hey, che succede amico?”

Se lo sono chiesto un po’ tutti

Nel 2003 la modella viene trovata morta nella residenza del produttore, il quale si difenderà dicendo che è stato un suicidio accidentale. Ma dato il personaggio e i suoi trascorsi (tra le varie cose è bene ricordare il trattamento che subì la seconda moglie Ronnie Spector: segregata in casa, vittima di tormenti psicologici e impossibilitata a far decollare ulteriormente la sua carriera, perché lui glielo vietava) nessuno gli ha mai creduto.

È diventato il cattivo per eccellenza, come Charles Manson.

Il declino non è solo per la sua immagine, ma anche per ciò che è stato per la musica. Ora Phil Spector non è solo colui che ha inventato un nuovo sound per la musica rock, ma anche un efferato assassino.

— Onda Musicale

Tags: Coldplay, The Beatles, Brian Eno
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