Musica

Phil Collins: ritorno ai concerti tutt’altro che morto

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L’ex batterista e cantante nell’era post Gabriel dei Genesis Phil Collins è rimasto piuttosto defilato negli ultimi anni, soprattutto per alcuni problemi di salute che lo accompagnano da un pò. (leggi l’articolo)

Ma ieri sera Phil ha salutato con queste parole il pubblico presente alla Echo Arena di Liverpool per la “data zero” del suo ritorno ai concerti dopo la pausa forzata che durava dal 2011: “So che ho detto che non l’avrei rifatto più. Ma la verità è che mi siete mancati. L’unica cosa che sarà leggermente diversa stasera è che devo cantare da seduto. Non mi vedrete danzare questa sera perché sono stato operato di nuovo alla gamba, la mia “fottuta” gamba. Ci divertiremo comunque, ve lo prometto”. 

L’ex batterista dei Genesis aveva annunciato il  “Not Dead Yet (non sono ancora morto)” nel mese di ottobre dello scorso anno e a Liverpool ha sottolineato come ha riscoperto la sua passione per la musica, specialmente quella live.

A 66 anni è apparso sul palco con il bastone e con una camminata piuttosto lenta e insicura ma anche con la voglia di sempre di stupire e divertirsi con la musica.

I biglietti per l’ECHO Arena di Liverpool sono stati venduti in pochi minuti, così come i cinque spettacoli  alla prestigiosa Royal Albert Hall di Londra. C’è chi sostiene che siano stati venduti in appena 20 secondi.

Dopo Londra Phil Collins è atteso a Parigi (18 giugno) per ritornare nella capitale inglese per la tappa all’Hyde Park del 30 giugno nel centro di Londra, dove sono attese 65mila persone. Successivamente sono in programma concerti a Dublino (con il suo amico Mike Rutherford dei Genesis).

“Ci divertiremo comunque, ve lo prometto.” Così aveva promesso Collins e così è stato.

Il concerto è iniziato con la splendida  “Against All Odds (Take A Look At Me Now)”, suo cavallo di battaglia della metà degli anni ’80, ed è proseguito con “Another Day In Paradise”, “One More Night” e “Wake Up Call”.

Ad un certo punto la band inizia a suonare “Follow You Follow Me” e Phil dice. “Suonavo in una band (Genesis – NDR) che messi tutti insieme facevamo quattro secoli. 400 anni! E siamo tutti ancora grandi, grandi, grandi amici e ci vogliamo bene. Vecchi, ma amici.”
 

Insieme a Collins sul palco ci sono:

il chitarrista Ronnie Caryl, suo amico sin dall’adolescenza.

Leland Sklar al basso.

Daryl Stuermer alle chitarre (con Phil sui palcoscenici di tutto il mondo dal 1978).

Luis Conte alle percussioni. 

Brad Cole alle tastiere.

Ai fiati Harry Kim, Dan Fornero, George Shelby e Luis Bonilla. 

I vocalist Amy Keys, Bridgette Bryant e Lamont van Hook.
 

Set List del concerto di Liverpool

Against All Odds (Take A Look At Me Now) 

Another Day In Paradise 

One More Night 

Wake Up Call 

Follow You Follow Me 

Can’t Turn Back The Years 

I Missed Again 

Hang In Long Enough 

Separate Lives 

Only You And I Know 

You Know What I Mean 

I Don’t Care Anymore 

Something Happened On The Way To Heaven 

You Know What I Mean 

In The Air Tonight 

You Can’t Hurry Love 

Dance Into The Light 

Invisible Touch 

Easy Lover 

Sussudio 

Bis 

Hymn To Love 

Take Me Home 

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

 

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— Onda Musicale

Tags: Genesis/Phil Collins/Hyde park/Parigi/Londra/Royal Albert Hall/Dublino/Not Dead Yet
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