Recensioni e Interviste

La Jovenc & Nei Shi: intervista sul nuovo album”Gardenia”

La Jovenc & Nei Shi

Intervista a La Jovenc & Nei Shi sulla realizzazione di un album omaggio a Billie Holiday dal titolo “Gardenia-Ten Contemporary Songs In Homage To Billie Holiday“.

Gardenia – Ten contemporary Songs in Homage to Billie Holiday” è un tributo appassionato e sincero a Billie Holiday realizzato da La Jovenc e Nei Shi. Un disco che omaggia la grande Lady Day, in cui i brani vengono rivisitati dalla cifra stilistica e dalla ricerca musicale dei due musicisti. Qui la struttura jazz è contaminata da sonorità rock ed elettroniche.

In questa intervista per Onda Musicale ci raccontano della nascita del progetto

Perché la scelta della  Gardenia nel titolo?

Giovanni: «Gardenia è il fiore che Billie portava nei capelli, era un simbolo di profumo, raffinatezza, ed era importante per un’artista afroamericana del tempo togliersi dall’immagine di sofferenza e delinquenza che caratterizzava la sua razza.

Inoltre avevo visto uno spettacolo intitolato Gardenia di Alain Platel, che in sostanza parla del sentimento come comune denominatore umano. Ci è sembrata subito una perfetta coincidenza».

Con quale criterio sono stati scelti i brani in tributo a Billie Holiday e in che vi ha unito come artisti?

Giovanni: «I brani sono stati scelti per preferenza, per affinità ed in realtà ci sarebbero moltissimi altri suoi pezzi da poter rielaborare. Alcuni li avevamo suonati nel 2019 in delle jam sessions del collettivo Ipa, dove Alessandro mi invitò a cantare. Quando chiedemmo ad altri musicisti se volevano far parte dell’esperienza rimanemmo in due, e ne è valsa la pena».

Alessandro: «Inoltre entrambi amiamo vari generi musicali ed è stato bello poter ri-arrangiare i brani senza porsi dei limiti, l’album è piuttosto versatile».

L’album è stato anticipato dal singolo “He’s Funny That Way”, ce ne volete parlare?

Giovanni: «È’ un pezzo strepitoso. Il testo, che trovate nel link di Youtube, parla di un amore compassionevole, fatto di accettazione, rispetto e pazienza. La parte armonica della musica è stata composta con campioni di sgabelli trascinati sul pavimento e suonati in modo da sembrare una sezione di fiati. È stata una piccola concessione al lavoro sulla musica concreta, sull’uso di oggetti e di suoni trovati e ricontestualizzati».

Alessandro: «La parte di chitarra nell’introduzione riprende quella originale del pianoforte, mentre l’assolo con un suono in reverse sviluppa l’atmosfera un po’ sognante del brano, portandoci altrove».

All’interno dell’album troviamo Strange Fruit, un brano che pone l’attenzione sull’aspetto impegnato di Billie Holiday. Qual è il messaggio, che vorreste comunicare con questi brani?

Alessandro: «Abbiamo creato una versione “arrabbiata” che mischia rock ed elettronica, ci è sembrato che stesse bene col testo».

Giovanni: «Strange Fruit parla da solo, è un pezzo storico. Come tutti sanno, parla dei linciaggi nel sud degli Stati Uniti nella prima metà del XX secolo ed è molto controverso, che due bianchi lo eseguano. Ma in fin dei conti la denuncia non ha colori».

Le registrazioni della voce di Billie Holiday non passano inosservate, ma arricchiscono di intensità l’intero disco, quanto hanno influenzato nel processo creativo e produttivo dei brani?

Alessandro: «Nell’album precedente a nome Nei Shi avevo usato diversi campioni di voce, è una cosa che amo molto fare, in particolare quando la voce veicola qualche contenuto emotivo importante (ad esempio nel brano “Alda Merini” del 2014). In questo caso usare la voce di Billie senza il canto, ma mentre recita il testo, è sembrata la ciliegina che si sposa bene con l’atmosfera del brano Don’t Explain, che parla di un tradimento».

— Onda Musicale

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