Recensioni e Interviste

L’intervista esclusiva a NoLove4me

NoLove4Me intervista.

L’artista racconta il disagio di vivere in una società nella quale è difficile essere felici.

Un progetto musicale che mescola musica alternative, electro, post punk e grunge. Testi crudi e senza giri di parole. Ma anche voglia di riscatto, esorcizzazione del male della società di oggi e un tocco di ironia che non guasta mai. Quella di NoLove4Me e del suo album “La Lunga Strada per l’Inferno” è una storia che andava approfondita e l’abbiamo fatto con questa intervista in esclusiva per Onda Musicale.

Da dove hai attinto le tue influenze musicali alternative, electro, post punk e grunge? Ci sono artisti ai quali ti ispiri che hanno già mescolato queste sonorità con successo? E quale è invece la tua personale ricetta in questa mescolanza di suoni?

«Le mie influenze musicali provengono sicuramente da quelli che sono stati i miei ascolti giovanili come i Tre Allegri Ragazzi Morti, Nirvana, Alice in chains, Nine Inch Nails, mischiati alla scena americana attuale, come N8noface, Heffy, Lil Peep, Molčat Doma etc. Al momento onestamente non mi viene in mente nessun artista che abbia mischiato le stesse sonorità. Una ricetta vera e propria non esiste, tutto nasce molto istintivamente, il testo sicuramente é l’elemento che veicola quelle che saranno le sonorità di ogni singolo pezzo.»

I tuoi testi vengono presentati come nichilisti e crudi, ma sembra esserci una forte componente che richiama ad una voglia (se non una vera propria necessità) di riscatto nei confronti di una realtà che non vorrebbe lasciare scampo. Ti reputi una persona positiva o negativa? Quanto è importante esorcizzare ciò che fa star male con la musica per te?

«La crudezza dei miei testi riflette la quotidianità cupa e nebbiosa del mio vissuto. Racconta il disagio di vivere in una società nella quale è difficile essere felici e riuscire ad emergere e quindi si, il riscatto è sicuramente ciò che auspico per me e per tutte le persone che come me hanno qualcosa da superare ed un obiettivo da perseguire. Un 70% di me è decisamente negativo, e la musica è senza ombra di dubbio il solo strumento che conosco per esorcizzare i problemi, ma anche le sventure più banali che ho sempre inserito all’interno dei miei pezzi. Fare musica è una valvola di sfogo a tutti gli effetti.»

Hai collaborato con Skankfrancisco nella produzione dell’album “La Lunga Strada per l’Inferno”? Quali sono le principali differenze che questa collaborazione ha portato rispetto alle fasi embrionali della stesura del disco? Credi che collaborerete ancora insieme? Oppure vorresti provare a collaborare con qualcun altro e sperimentare un nuovo approccio?

«La collaborazione con Skanf nasce prima di tutto da una lunga amicizia e da una grandissima stima reciproca consolidata negli anni. Riesce a tradurre quelle che sono le mie idee e c’è una grandissima sintonia, quindi dalla prima stesura dell’album, il suo apporto è stato sicuramente il valore aggiunto che ha trasformatol’embrione nel mio secondo figlio. Credo molto nel nostro team e non voglio valutare l’idea di altre collaborazioni.»

Da dove è nata la collaborazione con il chitarrista Luca Ciani e come ha influito il suo background metal/crossover nella creazione del suono dell’album?

«La collaborazione con Luca Ciani è avvenuta dopo l’uscita de La Lunga Strada per L’inferno, grazie ad Albyzzo dei Catarrhal Noise che ci ha fatto conoscere. Ha una grande esperienza e professionalità ed è stato fin da subito in grado di tradurre con la sua chitarra ciò che volevo emergesse nei pezzi.»

Se dovessi scrivere un auto-recensione del tuo album “La Lunga Strada per l’Inferno” in poche parole, cosa diresti? E quali sono le caratteristiche che sembrano essere più apprezzate da chi lo ascolta?

«Se dovessi recensire La Lunga Strada per l’inferno, direi che le dodici tracce di cui é composto hanno un piglio ruvido e vero. Che le tematiche affrontate raccontano la difficoltà di vivere all’interno di una società cupa e nebbiosa nella quale emergere risulta al limite del possibile. Le sonorità appaiono più mature e pulite rispetto all’album precedente, grazie anche al fatto che dall’Home Recording, si è passati a registrare in uno studio vero, il NOSHOES Recording Studio. Questo Album è fatto per pogare, riflettere ed immedesimarsi. Le caratteristiche più apprezzate sono l’aggressività nelle sonorità, la crudezza nei testi e le tematiche affrontate.»

Il video del singolo “Sampa” sembra raccontare una società distruttiva e consumista, è un brano che fa riflettere ma è inevitabile vederci anche una carica ironica. Quanto è importante saper mantenere il contatto con la realtà e sapere fino a che punto prendersi sul serio nel tuo genere musicale?

«In Sampa volevo mostrare i retroscena ed il disagio di vivere in una società distruttiva e consumista, nella quale è difficile essere felici e riuscire ad emergere. Credo che mantenere il contatto con la realtà sia fondamentale, ma ho ritenuto opportuno che il video dovesse avere una grande componente ironica, anche per alleggerire l’emotività del pezzo. Penso che in generale non sia mai un bene prendersi troppo sul serio, nemmeno nel mio genere musicale.»

Quali sono i tuoi obiettivi futuri come artista? C’è qualcosa che stai lavorando in questo momento che puoi condividere con chi ci legge?

«Per il futuro spero di far conoscere a più persone possibile il progetto Nolove4me, di suonare molto e di creare una sorta di sfogo collettivo nel quale riconoscersi, cercando di esorcizzare ogni dolore. Al momento stiamo lavorando ad una serie di nuovi pezzi, il primo dei quali in uscita a giugno. Ci saranno nuove collaborazioni con artisti emergenti e nuovi video sempre a cura di Daniele Bagolin.»


Ascolta l’album:
https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_kDZ-TSMHNnHCsa2f-4G8vOaqbEhccttJM&feature=share

Guarda il video: https://youtu.be/Z1SxpOfCp10

“La Lunga Strada per l’inferno” è disponibile su tutte le principali piattaforme digitali al link: https://linktr.ee/nolove4me

Instagram: https://www.instagram.com/_nolove4me_/

— Onda Musicale

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