Cultura ed eventi

Biagio Antonacci: cuore e decibel al Palatrento

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In un Palatrento gremito, anche se  forse meno di quanto ci si potesse aspettare, si è esibito ieri sera il cantautore milanese Biagio Antonacci, insieme ad una band di musicisti di prim’ordine.

In scaletta un totale di trentuno canzoni, quattro delle quali eseguite in un medley acustico, sette tratte dal presente e dunque dall’album “L’amore comporta“, altre tratte dal passato prossimo, altre ancora ripescate dai primi album in studio del cantautore che è stato interprete dal vivo una selezione di brani tratti dal suo ultimo lavoro discografico, uscito lo scorso aprile, ma anche i brani più noti del suo repertorio.

Ad accompagnarlo sul palco una band composta da sette elementi: Massimo Varini, Emiliano Fantuzzi e Gabriele Fersini (tutti e tre alle chitarre), Mattia Bigi (basso), Leo Di Angilla (percussioni), Alessandro Magri (tastiere e programmazioni) e Mika Ronos, batterista ventiduenne scoperto da Antonacci su You Tube  e che Biagio ha deciso di portare con sé per questa  tournée.

Biagio Antonacci, nato e cresciuto nella periferia milanese di Rozzano e scoperto musicalmente da Ron e dagli Stadio, ha al suo attivo 13 dischi, 8 raccolte e ben 45 singoli, a testimoniare una carriera lunga e ricca di soddisfazioni.

Antonacci si è presentato al pubblico del Palatrento in grande forma fisica e ha cercato, con successo,  di stabilire subito  un forte contatto con la gente,  invitandola più volte a ballare e a duettare insieme a lui e dimostrandosi abile e coinvolgente e dalle ben note capacità vocali.

Al Palatrento abbiamo visto coppie di fidanzati giovani e meno giovani, gruppi di amici provenienti da tutta la provincia, mamme con le figlie e padri con i figli, famiglie intere con il panino in una mano e lo smartphone nell’altra a testimoniare come il pubblico trentino sia davvero pronto ad accogliere un target di artisti molto alto.

In totale circa 3000 spettatori che hanno partecipato, divertendosi, ad uno spettacolo fatto di ottima musica ma anche di colori e di poesia.

Stefano Leto

 

— Onda Musicale

Tags: Biagio Antonacci/Massimo Varini/Ron/Stadio
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