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Music Project Trio: una piccola orchestra che emoziona

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Immagina un chitarrista blues, uno diplomato al conservatorio ed il più grande esperto di ritmi anche ormai dimenticati. Immagina queste tre personalità diverse che si divertono a giocare con la musica e che, ripescando fra le rispettive passioni, mettono su un repertorio che è un crossover tra i rispettivi stili amalgamati tra di loro.

Immagina un preludio di Bach che sfocia naturalmente in una canzone di De Andrè o l’overture della Carmen di Bizet che prosegue nel più famoso pezzo di De Gregori, Mozart che fa da chiusura ad un brano di Fossati, la sinfonia K40 di Mozart che introduce Leonard Cohen e Rachmaninov che fa da preludio a Califano.

Immagina i più bei pezzi di autori come Bob Dylan, Lou Reed, Jimi Hendrix, Neil Young, Bruce Cockburn e tanti altri, destrutturati, assimilati, metabolizzati e riproposti in una veste talmente nuova da sembrare scritti oggi.

Immagina lo stupore del pubblico quando, all’improvviso, dal manico di una delle chitarre escono i suoni inconfondibili di un sax, di un pianoforte o, addirittura di una intera sezione di fiati o di archi.

Immagina la grande sfida di riproporre con due sole chitarre e un ibrido fra batteria e percussioni, un intero medley dedicato ai Pink Floyd e ai Beatles senza stacchi, con suoni, virtuosismi e trovate da lasciare a bocca aperta.

Immagina tre ore di divertimento e sorprese senza pause per chi ascolta.

Una piccola orchestra per dare emozioni.

Stefano Leto

 

 

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/Francesco De Gregori/Jimi Hendrix/Bob Dylan/Mozart
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