Eiszeit. Inverno in famiglia,il titolo scelto per la nuova produzione Teatro E / Emit Flesti, sembrerebbe quasi partire da un ossimoro:quello tra le parole Eiszeit, ossia “era glaciale”, e famiglia, il nucleo affettivo originario deputato al calore e all’intimità delle relazioni familiari, da cui ogni individuo muove i primi passi per costruire l’avventura della propria vita.Unacontrapposizione solo apparente,che nel corso dello spettacolo disvela la sua vera natura.
Eiszeit. Inverno in famigliadebutterà sabato 9 aprile alle ore 20.45 al nuovissimo Teatro di Meano.Lo spettacolo nasce da un’idea di Alessio Dalla Costa,che ha curato anche la regia, mentre la drammaturgia è frutto della penna di Gelsomina Bassetti, presente anche in scena accanto ad Andrea Deanesi, Annalisa Morsella e Beatrice Uber.
Cosa accade quando,all’interno di una famiglia,dinamiche e relazioni vengono stravolte da un accadimento imprevisto e qualcosa va storto? Tra i familiari può crearsi una distanza che è interiore, prima ancora che fisica. La struttura familiare rischia allora di restare in piedi solo grazie a un equilibrio delicato tra individualismo e doveri formali, in cui ciascuno ricopre un proprio ruolo.
Un anno prima una morte, quella del padre, che lascia aperti dei dubbi. Ora, un anniversario di matrimonio celebrato comunque, come se nulla fosse cambiato. Una madre vedova, che vive da sempre nella casa di famiglia. Una figlia rimasta negli anni accanto alla madre, nella casa. Altri due figli – l’una sposata con un uomo più vecchio, l’altro in cerca di spazio e tempo per il proprio mestiere, la musica – che si sono distaccati dalla famiglia molto tempo prima – forse ancora prima di andarsene di casa – e che fanno ritorno per la festa. Di fronte all’occasione del ritrovo, un confronto troppo a lungo rimandato diviene inevitabile.
Il matrimonio di cui si festeggia l’anniversario, il rapporto della madre e del padre con i figli, quella morte che aleggia ancora nell’aria vengono ripercorsi e rivisti con gli occhi di ciascun convitato, ognuno arrivato con il proprio carico di domande, di rimprovero, di voglia di rivalsa. Il tempo della storia familiare – il passato, il presente, ma anche il futuro – è ricostruito attraverso lo sguardo d’individui tormentati e sfuggenti in un puzzle frammentato e spezzato, anziché in un insieme di ricordi e di speranze condivisi. I desideri inespressi – o, quando espressi, ignorati e derisi – lottano per tornare a galla e respirare.
Il taglio registico voluto da Alessio Dalla Costa ricerca una scena di stampo naturalistico, ispirato a Bergman, asciutta;le parole sono contate, niente è regalato a visioni oniriche, ma tutto è ricondotto a una stretta quotidianità;non c’è spazio per altro se non il qui e ora di un confronto troppo a lungo rimandato,che ha trovato il suo momento per essere affrontato. L’elemento umano è indagato nella sua luce più cruda: i colori sono lividi, il registro linguistico tocca i tasti dell’ironia, del sarcasmo, dell’immediatezza comunicativa, sia nei momenti del conflitto, sia nei momenti di tenerezza e di gioco.
Eiszeitè il tempo dei ghiacci, della freddezza affettiva, ma anche dell’immobilità di un elemento che è destinato a tenere congelati i suoi prigionieri, oppure a spezzarsi al disgelo. Lo spettacolo scende nelle viscere dei personaggi,ne svela le reazioni,talvolta opposte,di fronte alle medesime dinamiche familiari, che costringono taluni a rimanere intrappolati in una spirale, mentre altri riescono a liberarsene, recidendo di netto quel primigenio cordone ombelicale per costruirsi un’esistenza libera dal fardello emotivo e mentale del passato.
L’attenzione di Eiszeit si focalizza su un aspetto complesso del tema della famiglia, quello della difficoltà di comunicazionetra i soggetti che la “abitano”, una problematica che non si limita al nido domestico, ma attraverso gli individui si riflette in ogni ambito della società contemporanea.
Lo spettacolo prevede un biglietto d’ingresso di 12 euro per l’intero e 10 euro, ridotto over 65 e under 26, per info e prenotazioni info@teatrodimeano.it e 389 1151058 (martedì-venerdì ore 17-20 e sabato ore 10-13).
Lo spettacolo è stato realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto