Ultimo, e più conosciuto, tassello della trilogia de “La Casa” anche “L’armata delle tenebre” non perde il suo tocco sospeso tra horror, commedia e fantasy in pieno stile Sam Raimi (il regista dell’intera trilogia).
L’entità malvagia che aveva ucciso la fidanzata di Ash (Bruce Campbell), e lo aveva anche costretto ad amputarsi una mano sostituendola con una motosega, lo trasporta in un tempo lontano di mostri, maghi, principesse e cavalieri tramite un vortice temporale.
Qui viene scambiato per un nemico del regno, più precisamente per un seguace di Enrico “Il Rosso”, ma si tratta di un tragico malinteso dettato dal curioso incatenarsi degli eventi.
Per guadagnarsi la libertà e la possibilità tornare a casa Ash dovrà trovare il famoso Necronomicon, il libro dei morti scritto con il sangue e rilegato in pelle umana, ma la minaccia del male è sempre in agguato.
Pericolosi, ma buffi e “pupazzosi”, mostri, tra cui un sé stesso malvagio ed un’armata di scheletri, minacciano il regno e rapiscono la bella principessa Sheila (Embeth Davidtz).
Ash si dovrà dunque armare di coraggio e di spada, come ogni buon cavaliere che si rispetti, a cui abbinerà la sua motosega, il suo fucile a canne mozze e la sua gran faccia tosta.
Riuscirà in questa sua ardua impresa da cavaliere improvvisato? Uno dei migliori esempi di film “ibrido” che mischia sapientemente vari generi diventando un cult tra gli appassionati e consacrando, nonché collegando tra di loro, i nomi di Sam Raimi e Bruce Campbell.
Titolo: L’armata delle tenebre (Army of Darkness in lingua originale)
Regia: Sam Raimi
Durata: 84 minuti
Interpreti principali: Bruce Campbell ed Embeth Davidtz