Ormai si sa che il Trentino Book Festival, da anni, porta sul lago di Caldonazzo autori e temi interessanti coinvolgendo la comunità, i turisti, molti appassionati di letteratura trentini e non solo.
Il Festival, infatti, è una occasione unica nella nostra regione di ascoltare la voce di chi scrive, dai giornalisti ai romanzieri, dai filosofi ai poeti, senza farsi mancare momenti dedicati al teatro e alla musica.
E proprio la musica e la poesia hanno fatto da padrone ieri, al Palazzetto di Caldonazzo, con Roberto Vecchioni. Un incontro-conversazione accompagnato dall’esecuzione (alla chitarra Massimo Germini) di alcuni bellissimi brani del cantautore milanese che hanno commosso il pubblico, nonché lo stesso autore. Il paroliere, come fanno i poeti, ha preso subito il filo dell’ispirazione ed ha vagato nei suoi ricordi, dalla giovinezza con le sue prime passioni amorose, agli importanti legami familiari, ma soprattutto ha portato il pubblico nel territorio della creatività disquisendo intorno alla nascita delle canzoni, sul significato di felicità e sulla sua forma “ordinaria”, sempre presente e strettamente connessa al fatto di essere vivi.
Tutto questo è raccontato nel suo libro “La vita che si ama” (ed. Einaudi) che qui presentava, rispondendo alle domande di Gabriele Biancardi. Un incontro caldo, informale, fatto di ascolto. Vecchioni, che più volte ha ripetuto di avere già 73 anni, è capace di dare alla sua voce una profondità e una forza invidiabili, incredibilmente sostenuta dalla precisione delle parole. E proprio sulle parole si è a lungo soffermato, descrivendole come creature vive, capaci e in grado di compiere rivoluzioni, esortando il pubblico – a tratti silenziosissimo per non perdere nemmeno una delle sue – a “sentire” le parole, a dedicare loro tutta l’importanza e l’attenzione nell’atto del comunicare.
Non sono mancati certo i riferimenti ai cliché di una società confusa, che Vecchioni ammette di non capire, ma che noi sappiamo capisce benissimo, in grado com’è di leggere nella filigrana delle cose.
Le sue canzoni e i suoi libri ce lo confermano.
Clara Lunardelli