C’è un uomo che cammina e modula costantemente il sentimento che lo lega all’ambiente che attraversa: il Trentino (ma non solo). Lo ha sempre frequentato e lo continua ad osservare come un cercatore di verità.
Che siano la montagna (e Daniele Lira, guida alpina, le conosce tutte), una via di arrampicata (ne ha tracciate tante nominandole segnatamente e simbolicamente), o gli eventi culturali di maggior rilievo che ha fotografato con occhio particolare, Lira ha visto tanto di quel paesaggio che la sua memoria è in grado di registrarne anche i cambiamenti impercettibili ai più.
Sull’eco del recente articolo “Un album di famiglia scolpito sulla roccia” che Il Manifesto dedica alle vie di arrampicata da lui aperte, scriviamo dell’altra sua grande passione (divenuta anche lavoro): la fotografia. Lira ritiene che le due attività abbiano in comune molte similitudini, più di quanto si possa immaginare, in primis lo spirito di ricerca che le muove.
Di questo spirito, di questo andare per la terra c’è segno nelle immagini che ha scattato e che possono da sole raccontare chi abita il territorio e in che modo lo fa.
Indomito portatore sano di una sfiducia nelle controverse sorti e strade del progresso, Lira ha portato in Trentino fotografi di spicco a livello mondiale, conducendoli lungo tragitti impervi e località note della nostra provincia.
Ideatore e organizzatore di eventi legati alla fotografia, quali il Festival Internazionale Trentino Immagini, coadiutore di Fototrekking – Obiettivo Trentino, autore egli stesso, Lira cerca in ogni scatto di corrispondere alla realtà nella sua forma più autenticamente comunicativa, senza tralasciare l’aspetto estetico, che però è per lui secondario. Non è infatti la bella immagine, ma la giusta immagine che cerca e propone.
E soprattutto, vive il tormento, anche etico, di chi si impegna nell’espressione documentale e artistica non eludendo la fatica di perseguire un linguaggio quanto più originale possibile, al contempo interrogandosi sul significato del fare fotografia oggi.
Daniele Lira è attualmente impegnato con Ulixes Pictures,l’agenzia romana per la quale ha realizzato il progetto Vajont, un lavoro dai toni sobri e rispettosi, com’è nella sua cifra, dedicato alla memoria di un evento tragico della storia italiana.
Clara Lunardelli – Onda Musicale