Cultura ed eventi

Romania, viaggio in un paese che non ti aspetti

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Dicono che dalla Romania arrivi strana gente. E gli stereotipi fatti di scetticismo e pregiudizi abbondano. Invece, attraverso un lungo viaggio inverso di 4.700 km, fatto in camper, si scopre tutt’altro.

Un paese di colline che ricordano la nostra Toscana, coltivate in modo regolare e che va a incidere nella terra forme geometriche perfette. Carri trainati da cavalli o buoi lungo le strette strade, carichi di fieno, ortaggi e persone che salutano, sorridono. È un tempo lento il loro, non inghiottito dalla macchina, nella gran parte del territorio ancora così vicino ai ritmi della natura. La sosta fuori casa, a fine giornata, è d’obbligo.

Lì ci si racconta il quotidiano, si ascoltano i pensieri. La maestosa presenza del Danubio, largo come un mare, ramificato e vissuto da flora e fauna spettacolari, dona fertilità a questa terra.

Il paesaggio colpisce per la sua bellezza nelle immagini di Mario Giovannini e Giuliano Tamanini che, venerdì sera, insieme agli  appunti di viaggio di Lorenza Nardelli, hanno raccontato al pubblico questo paese da scoprire. La sua cultura è nei numerosi monasteri, tutti gestiti da monache, nelle chiese fittamente affrescate all’esterno, nelle case con “gli occhi”, abbaini speciali che le trasformano in visi, nella maestria degli artigiani che utilizzano e lavorano il legno con grande creatività, nell’incredibile “Cimitero Allegro” o in quelli realizzati come piccoli giardini, ma soprattutto nell’ospitalità generosa incontrata gratuitamente lungo gli itinerari.

Una generosità trasmessa anche a fine serata, quando con il buffet gentilmente offerto dalla comunità rumena il pubblico ha potuto gustare i dolci tipici di quei luoghi e assaporare la dolcezza della “Viinatӑ”, liquore garbato nel gusto ma assai forte negli effetti. La Romania, un paese che ha vissuto la lunga dittatura comunista di Ceauescue che dopo la rivoluzione del 1989, cerca, lentamente ma con estrema dignità, di costruirsi un futuro in equilibrio tra storia, tradizione, sviluppo.

La cultura diffusa e in forma di volontariato che il Circolo culturale Ipazia di Mattarello continua a proporre nelle sue serate è volta anche a questo, a ravvicinare le cose e i mondi, per scoprire le somiglianze, apprezzare le differenze, conoscere altre culture.

 

             Clara Lunardelli – Onda Musicale

— Onda Musicale

Tags: Clara Lunardelli
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