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Lelio Camilleri, “Il Suone del Progresso” analizzato nel suo nuovo libro

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Lelio Camilleri e il suo libro

Quando arriva nelle librerie un nuovo lavoro di Lelio Camilleri per gli appassionati di musica è sempre una festa. E’ il caso di questo Il Suono del Progresso, da poco uscito per Arcana.

Lelio Camilleri è Docente di Composizione Musicale Elettroacustica presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. La sua attività di ricerca riguarda la musica elettroacustica, la popular music, la comunicazione sonora e l’audiovisione. Su queste tematiche ha pubblicato articoli in riviste nazionali e internazionali.

Particolarmente interessanti sono i libri Gelatine sonore. Guida all’ascolto di “Larks’ Tongues in Aspic” dei King Crimson, I sogni d’oro dei Beatles. Guida all’ascolto di “Abbey Road”, La musica in grigio e rosa. La discografia dei Caravan 1968-1982.

Camilleri è però anche un brillante compositore.
Ispirato da grandi come Berio, Cage, Feldman e Stockhausen, lo scrittore porta avanti il suo discorso musicale parallelamente a insegnamento e divulgazione. L’ambito è essenzialmente quello del progressive, corrente musicale che ha monopolizzato quasi un decennio tra fine anni Sessanta e prima metà dei Settanta.

Si tratta quindi di lavori che, pur rimanendo ampiamente fruibili, analizzano la musica su un versante squisitamente tecnico. Spesso gli scritti di Lelio Camilleri ci aiutano anche a spostare il nostro punto di vista, come per Abbey Road dei Beatles.

Tempo fa, intervistato dalla nostra redazione, Lelio ebbe a dire dell’album:

“I Beatles rappresentano qualcosa che va al di là del loro grandissimo valore musicale. Purtroppo, spesso ci si interessa di questo, l’aspetto extra-musicale, e non della musica. È una cosa rara che un gruppo chiuda la sua carriera con un album che è un picco creativo.”

Lelio Camilleri

Abbey Road – prosegue Lelio – contiene sia dal punto di vista musicale che produttivo molti elementi che influenzeranno i gruppi del rock progressivo. Non è un caso che sia stato prodotto nel 1969, anno in cui si può parlare della nascita del rock progressivo con l’uscita di In The Court of the Crimson King.”

Il Suono del Progresso si propone di fare un ulteriore passo avanti nell’analisi.
Uno degli aspetti centrali delle tecniche di registrazione è l’esplorazione sonora, l’accesso alla totalità del mondo sonoro, non più il solo impiego degli strumenti musicali. La possibilità di creare un discorso musicale partendo dalle manipolazioni di suoni registrati o dalla sintesi sonora.

Di fatto, molte esperienze nel quadro del rock progressivo impiegano queste tecniche e questo tipo di approcci compositivi, integrandole e metabolizzandole nel loro discorso musicale. Il Suono del Progresso mette in evidenza questi legami e le specificità nell’impiego di queste tecniche all’interno del genere musicale del rock progressivo.

Oltre a una panoramica delle varie tipologie di discorsi sonori vengono analizzati in dettaglio i lavori solistici di Robert Wyatt, Hopper, Frank Zappa, e album degli Henry Cow, dei Faust e dei Tangerine Dream.

Il lavoro è diviso in cinque sezioni, oltre che da una premessa e un’avvertenza. Completano il quadro le vaste sezioni di bibliografia e discografia.
Un intero capitolo è dedicato a The End of an Ear di Robert Wyatt, fondamentale esordio solistico dell’ex componente dei Soft Machine. Il disco viene analizzato brano per brano, con il ricorso a spartiti e diagrammi.

Il capitolo successivo analizza allo stesso modo cinque esempi di come il fissaggio sonoro in un supporto possano essere utilizzati creativamente. Si parte con l’analisi di 1984, album di Hugh Hopper del 1973; si passa poi a Lumpy Gravy del grande Frank Zappa, con questo pezzo del 1968. I lavori, anche in questo caso, vengono analizzati mediante tabelle e diagrammi.

Unrest degli Henry Cow, The Faust Tapes dei Faust e Phaedra dei Tangerime Dream completano la sezione.

Il Suono del Progresso di Lelio Camilleri si propone insomma come un vero vademecum per gli appassionati dell’aspetto più tecnico della registrazione. Il libro è tuttavia fruibile anche da chi è un po’ più, per così dire, profano, offrendo una chiave di lettura complessa ma intrigante all’ascolto del rock progressivo.

— Onda Musicale

Tags: Abbey Road/The Beatles/King Crimson
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