Massimo Dapporto e Tullio Solenghi sono due barbieri della periferia londineseche vivono assieme da una trentina d’anni. I due consolidati interpreti della scena italiana si trovano per la prima volta in scena insieme in questa inedita e splendida commedia sull’amore.
“L’amore raccontato da Quei due dura per tutta la vita. È un amore fatto di attenzioni, di cure reciproche, di affetto; e naturalmente di continui litigi, ripicche, dispetti e plateali scenate. Un vero amore. Un amore omosessuale. Protagonisti due uomini di mezza età, Charlie e Harry, una coppia di barbieri omosessuali “intrappolati” da circa trent’anni in una barberia londinese, situata in un sottoscala dove hanno condiviso gran parte delle loro irrisolte vite”.
“È forse proprio quell’amore ormai lacero e stantio, ma ancora capace di accendersi e dispiegarsi con calore, l’unica cosa in grado di restituire un senso alla loro tragicomica parabola esistenziale. E così continuano, malgrado tutto, a prendersi teneramente cura l’uno dell’altro forse perché la solitudine è un abisso troppo oscuro e doloroso in cui sprofondare.”
“Su tutta la commedia incombe l’ombra di un processo che Charlie dovrà affrontare per sospetto di omosessualità e per atti osceni in luogo pubblico. Quello di Harry e Charlie è un amore consumato clandestinamente in un oscuro sottosuolo, emblema di una felicità sacrificata, di un’esistenza votata alla dissimulazione e alla vergogna, sullo sfondo di una società omofoba, quella dell’Inghilterra degli anni Sessanta, che sorveglia e punisce (per dirla con Foucault) gli omosessuali con pene severe”.
“Una società inchiodata al giogo dell’oscurantismo, in cui essere omosessuale significava rischiare il carcere o la castrazione chimica. Due esistenze castrate, mortificate e offese quelle di Harry e Charlie, come quelle di moltissimi altri omosessuali dell’epoca, perseguitati da una legge obsoleta che si perde nel tempo: il Buggery act adottato in Inghilterra per la prima volta nel 1533 e abolito soltanto nel 1967.”
Il regista, Roberto Valerio
La commedia, interpretata da due grandi dello spettacoli italiano, Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, per la prima volta si mettono in gioco assieme per riprodurre una commedia scritta nel 1966 da Charles Dyer, con il titolo originale di Staircase (Scale).
Venne presto tradotto e interpretato anche in Italia da Paolo Stoppa ed Enzo Ricci, ebbe molto successo anche il film che usci nel 1969, che aveva anche esso due interpreti di eccezione, come Richard Burton e Rex Harrison.
Una produzione Star Dast Show Productions
“Quei due (Il sottoscala)”
di Charles Dyer
con Massimo Dapporto e Tullio Solenghi
scene di Massimo Bellando Randone
costumi di Moris Verdiani
musiche di Brentmont
adattamento di Massimo Dapporto
regia di Roberto Valerio
Teatro comunale di Pergine
Mercoledì 25 gennaio ore 20.45
{loadposition testSignature}